Graziano Rossi è il padre di Valentino Rossi, il nostrano campione del MotoGP. In questi mesi è senz’altro stato al centro dell’attenzione per via del titolo mondiale strappato in un modo poco consono al campione di Tavullia, ma Graziano Rossi è sempre stato così presente nella vita di suo figlio?
Com’è facile immaginare, a questa domanda dobbiamo dare una risposta negativa. Graziano Rossi faceva un mestiere che lo teneva costantemente impegnato con il corpo e con la mente altrove rispetto al terreno di gioco e vittoria del figlio. Oggi al figlio del quale può vantarsi con tutti, ha fatto una bella dichiarazione d’amore paterno.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Graziano Rossi fa gli auguri al figlio ormai 37enne:
Troppi. Vorrei avere una bacchetta magica e tornare indietro di almeno 20 anni. Mi darebbe gusto ricominciare tutto daccapo senza sapere cosa succede. L’anno del primo Mondiale in 125, un momento che vorrei rivivere, complicato e indimenticabile, perché vincere quel titolo significava andare a correre con i veri piloti, dimostrare che non era stata una botta di fortuna. No, i soldi no, erano arrivati l’Aprilia e Pernat, e con Carletto i problemi erano già risolti. Avevamo iniziato una storia che era già una favola. Io guardavo alla 250 e alla 500, nella mia mente c’era già una Donington sotto la pioggia….
E poi racconta perché lo hanno chiamato Valentino
Avevo un amico che si chiamava così, con cui a 17 anni facevamo cross nei campi. Un giorno avevamo appuntamento al mare, ma non ci siamo mai visti perché lui è affogato. Mi è rimasto il ricordo. E Valentino è un nome dolcissimo.