Un aprile 2012 amaro per il mercato moto in Italia che fa registrare una frenata delle immatricolazioni che registrano un calo del 38,9% con un totale di 21.861 veicoli in meno rispetto allo stesso mese del 2011. Scorporando il dato per segmenti di due ruote, appare speculare il risultatao delle moto, che con 7.284 vendite segnano un -38,1%, e degli scooter, che con 14.577 pezzi presentano un -39,4%. Stando alle analisi di mercato, il dato di aprile pesa tra il 13 e il 14% del totale venduto nell’anno. I 50cc risultano ancora più penalizzati nel mese con 4.059 unità e un -42,8%. A diffondere i dati è una nota di Acma la quale, attraverso le parole del presidente Corrado Capelli, evidenzia che
La situazione di crisi economica generale ha un’influenza sensibile sull’acquisto dei mezzi di trasporto. La pressione fiscale ai massimi livelli sta provocando effetti recessivi sulla domanda e le famiglie preferiscono rimandare gli acquisti dei beni durevoli. Alti tassi di disoccupazione e precarietà colpiscono in particolare il target dei più giovani che non hanno sufficiente potere d’acquisto.Il clima piovoso non ha certo aiutato le vendite”.
Nel primo trimestre di quest’anno appare in diminuzione anche il mercato dell’usato perchè i passaggi di proprietà scendono di un -13%. Ancora Capelli:
“Riteniamo fondamentale un piano di rilancio dell’economia per la futura ripresa che potrebbe essere supportata da elementi sui quali insistiamo da tempo: maggiore credito al consumo, con tassi di interesse accessibili, tariffe assicurative calmierate e prezzo del carburante più basso. Azioni concrete che prospettino la crescita potrebbero modificare la fiducia degli utenti e, non solo far ripartire il mercato, ma consolidare il ruolo fondamentale che le 2 ruote hanno per la mobilità individuale”.
A conti fatti, da gennaio ad aprile l’immatricolato arriva a 72.117 veicoli con una flessione del -23,9%; di cui 46.971 scooter -21,1% e 25.146 moto -28,7%. L’approfondimento per cilindrata conferma il segmento più grande degli scooter di 125cc con 14.416 veicoli e un -21,3% in media con il comparto. Migliore la tenuta dei 150-200cc con 10.090 pezzi -12,5%. In caduta libera i 250cc con 2.869 veicoli -46,1%, mentre i 300-500cc subiscono un travaso di volumi con 13.481 unità -42,6%, che si spostano a favore dei maxi-scooter con 6.115 immatricolazioni rispetto alle 892 dello stesso periodo dell’anno scorso, con una forte accelerazione dei nuovi modelli di maggiore cilindrata e prestazioni. Il dettaglio dei vari segmenti è reso noto dalla stessa Acma:
“Le moto riportano risultati negativi su tutte le cilindrate, dal segmento più importante delle moto superiori ai 1000cc con 8.003 pezzi pari al -28,9%, a seguire i modelli tra 800 e 1000cc con 6.430 unità, e un -28,3%. Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 4.949 moto -25,1%, le 600cc che dimezzano le vendite con 1.306 moto -57,2%. Infine le 300-500cc con 1.860 pezzi -15,6%, e le 125cc con 1.686 moto e un -16,7%, che portano a casa un risultato migliore rispetto alla media del mercato”.
L’andamento dei segmenti evidenzia una punta negativa con le naked con 6.844 vendite -40,9%, le custom con 2.677 immatricolazioni -34,2 %, le sportive con 2.457 moto -32%; meno accentuata la flessione delle enduro con 7.799 pezzi -20,6%, le supermotard con 1.989 moto e un -21,5%, mentre le moto da turismo per la prima volta virano in negativo con 2.690 modelli -6,2%. Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) segna 14.542 registrazioni pari al -25,2%. Da gennaio ad aprile sono state vendute complessivamente 86.659 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -24,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.