Non cambia il trend, sempre negativo, delle immatricolazioni moto neppure a gennaio 2013: Confindustria Ancma rende noto che le immatricolazioni sono scese rispetto ad un anno fa del 23,8% per un totale di 9.323 veicoli. In particolare, gli scooter hanno venduto 5.978 pezzi, in calo del 25,6%, e le moto hanno immatricolato 3.345 unità, in flessione del 20,3%. Il presidente di Confindustria Ancma Corrado Capelli chiede al prossimo governo
di dare priorità alle misure per la crescita in favore della ripresa.
Continua la discesa – precisa Confindustria Ancma – anche per l’andamento dei cinquantini, con 2.056 consegne a gennaio, pari al -30%. Il mese di gennaio vale in media, sul totale anno, circa il 5%. In totale nel primo mese dell’anno sono state vendute 11.379 due ruote a motore (immatricolazioni +50cc), pari al -25,5% rispetto a gennaio dell’anno scorso. «Non si vede il fondo del periodo recessivo e il mercato dei mezzi di trasporto è sceso più del reddito disponibile. La situazione – afferma Capelli – è drammatica.
L’elevata disoccupazione, in particolare quella delle classi di età più giovane, la scarsa disponibilità di credito e le insostenibili tariffe delle assicurazioni, che letteralmente strangolano il mercato in molte zone del centro sud, non consentono un’inversione di tendenza.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori spera quindi che
dalle prossime elezioni possa scaturire un governo stabile, in grado di affrontare le necessarie riforme favorendo in primo luogo la crescita e fornendo certezze alle famiglie per aumentare il livello di fiducia.
Da parte dei costruttori delle due ruote e di tutto il settore
l’impegno sarà invece quello di continuare a incrementare il livello di sicurezza e di compatibilità ambientale dei veicoli. Tuttavia – aggiunge – abbiamo la necessità che tutti facciano la propria parte investendo ad esempio nelle infrastrutture oggi carenti e pericolose, ed evitando di penalizzare lo sviluppo delle vendite con ulteriori accise.
Nel dettaglio delle cilindrate, gli scooter di 125cc (1.848 veicoli -22,6%) rappresentano il segmento più numeroso. Seguono i 150-200cc (1.720 pezzi e -10,9%), i 300- 500cc (1.677 unità e -29,8%) ed i 250cc (289 veicoli e -46,5%). Rispetto all’anno scorso flettono anche i maxiscooter oltre 500cc, con 444 vendite e un -44%. Nelle moto, quelle superiori ai 1000cc, con 803 pezzi, subiscono un calo del 27,3%. Seguono, con 783 unità, le moto tra 800 e 1000cc (-20,2%), le medie cilindrate tra 650 e 750cc (con 538 unità e -14,5%) e le 600cc (con solo 112 unità e -50,4%).
L’unica nota positiva arriva dalle 300-500cc (con 556 pezzi e +5,7%), mentre le 250cc (187 unità) scendono del -19,7%. In calo del 28,9% anche le 125cc (con 334 unità). L’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, presenta i seguenti dati: in discesa le enduro stradali con 1.035 pezzi (-23,3%), le naked con 818 unità (-22,6%), le custom con 390 vendite mantengono i volumi del 2012 con un +0,8%, le moto da turismo con 346 immatricolazioni si fermano a -17%. Seguono le sportive con 339 pezzi (-24,3%) e le supermotard con 241 moto (-27,2%).