Guarda caso, è sempre Jonathan Rea l’uomo da battere: anche gli ultimi test che si sono svolti in Australia hanno messo in chiaro per l’ennesima volta come sia sempre lui il pilota più forte della Superbike. O, perlomeno, che tutti gli altri dovranno necessariamente fare i conti con il suo talento per aggiudicarsi il titolo mondiale.
Superbike: tutti alle spalle di Jonathan Rea durante gli ultimi test in Australia
Nel corso delle ultime due sessioni finali di test, Rea ha sbaragliato gli avversari e ha fatto capire a tutti come sarà un’impresa riuscire a togliergli dalle mani il titolo Mondiale Superbike. Il fenomeno che corre in sella alla Kawasaki ha fatto il vuoto dietro di sé nelle ultime due sessioni di test invernali che si sono svolte sul circuito di Phillip Island.
Sarà proprio il tracciato australiano, tra le altre cose, ad ospitare la prima sfida del 2020 di Superbike. E sembra sempre più chiaro che sarà lui il pilota da battere, anche perché più si avvicina l’inizio del campionato e più Rea fa tempi record, giusto per avvisare tutti gli altri. In realtà, però, si tratta di una storia già vista e rivista, visto che in ogni fase precampionato da diversi anni a questa parte è una storia che si ripete puntualmente.
Infatti, durante le ultime prove di ieri mattina, Rea, con la pista fresca, è riuscito a scendere addirittura sul tempo di 1’30”448: un vero e proprio tempone, considerando anche come il record della pista che è stato siglato nel 2019 da parte di Alvaro Bautista con la Ducati era pari a 1’30”573. Nei test al pomeriggio, nel momento in cui l’asfalto del tracciato è diventato via via più caldo, fino a toccare i 33 gradi, ecco che Rea ha estratto dal cappello un altro… super tempo, dato che è sceso fino all’1’30”523. E, come se non bastasse, ha affrontato anche con assoluta nonchalance una scivolata, a velocità ridotta c’è da dirlo, alla curva 4.
Se il centauro di origini transalpine continua a fare record su record, anche Loris Baz sta crescendo in misura sempre maggiore. Infatti, con la R1 satellite di Ten Kate, si è tenuto dietro pure i due piloti ufficiali Yamaha, raccogliendo la seconda posizione sempre dietro a Rea in tutte e due le sessioni. Ottime sensazioni anche per la BMW, con Tom Sykes che, sul giro secco, ha dimostrato di essere in formissima, oltre ad avere un buon passo gara.