Le dichiarazioni di Jorge Lorenzo alle porte dell’ultimo appuntamento di MotoGp del 2009, in scena l’8 novembre a Valencia, sono quelle di un pilota felice e soddisfatto. Grato alla Yamaha per l’opportunità fornitagli e sicuro di aver fatto tanto a titolo personale. Non il massimo, è vero, ma quanto basta per migliorare ulteriormente lo score individuale.
Nel 2010, lo spagnolo vuole esserci per mettere in bella mostra il fatto di aver imparato dalle disattenzioni, dalle incertezze, dalle difficoltà che gli si sono presentate davanti. Il che equivale a ribadire il concetto su cui si fonda l’ottimismo di Lorenzo: stare appena dietro a Valentino Rossi, in questo momento, è il massimo che gli possa capitare. Perchè Vale va via che è una bellezza: ancora il migliore, senza alcun dubbio. Ma il 46Yamaha, per lo spagnolo, potrebbe significare anche qualcosa di più: un’ottima scuola di vita e una opportunità professionale capitata a pochi altri.
Osservare da così vicino Rossi non è che l’anticamera per una carriera assicurata. Basta avere intelligenza: dovesse mostrarla, Lorenzo è uno dei papabili dominatori della MotoGp per i prossimi dieci anni:
“Apprezzo molto quello che è stato fatto durante la stagione, perché abbiamo migliorato molto rispetto allo scorso anno e questo era il mio obiettivo. Guardo con fiducia al resto della mia carriera Yamaha, ma in questo mondo che cambia, nulla è sicuro. Nel 2009 sono stato molto più regolare. Sono sempre stato in prima linea, sempre in lotta per la vittoria, anche se c’è sempre qualcosa di cui lamentarsi. Si deve sempre provare, si dovrebbe sempre cercare di vincere il campionato. Penso che dobbiamo sempre avere fame per ottenere il meglio. Valentino Rossi è il pilota più completo e quello che ha più esperienza, ma non dobbiamo perdere di vista nè Casey Stoner nè Dani Pedrosa. Comunque non si può essere solo aggressivi, si può far bene in una o due gare, ma alla fine si finisce per terra, così la mia filosofia è quella di avere equilibrio in tutto. Le ultime due gare non sono state il massimo per me e voglio mettermele alle spalle. Ora ho bisogno di un punto per diventare vice-campione e mi piacerebbe conquistarlo con un podio o una vittoria. Questo è il mio obiettivo a Valencia. Su questa pista non ho mai vinto e so che non è una delle migliori per Yamaha ma sono sicuro che posso provare a cambiare la situazione e finire il campionato nel miglior modo possibile. Il 2009 è stato un anno incredibile per me e non vedo l’ora di festeggiarlo con i miei fans nella gara di casa”.