Tra le nuove regole che riguardano il mondo della MotoGP, quella che consentirà di utilizzare i piloti titolari nei test molto più che in passato, sarà di certo fondamentale per la Ducati, che così potrà provare il più a lungo possibile il nuovo telaio perimetrale. Nel recente passato infatti, la Ducati poteva utilizzare Valentino Rossi e l’americano di squadra Nicky Hayden soltanto per un numero limitato di giorni di test prefissati, utilizzando così il collaudatore Franco Battaini per lo sviluppo della moto. Rossi ha spesso criticato questa situazione, in quanto a suo dire la Ducati sarebbe stata penalizzata dal divieto di test stagionali: il pesarese ha dunque avuto ragione, visto che le sue tesi sono state accolte dalla Dorna e dalla Fim, con le nuove regole limiteranno i piloti soltanto nei 120 penumatici annuali a loro disposizione.
«Per noi che abbiamo la necessità di essere più competitivi dobbiamo fare i test con i nostri migliori piloti», ha dichiarato Jeremy Burgess, capotecnico di Valentino Rossi al sito MCN. «Abbiamo l’obbligo per gli appassionati Ducat di essere assolutamente competitivi e se siamo dietro abbiamo bisogno di fare test con la nostra linea di piloti ufficiali. E’ l’unico modo per andare avanti».
Burgess ha detto che la decisione della Dorna e della FIM avvantaggia tutti i team, non solo la casa bolognese:
«Altre scuderie avranno le stesse regole e se non è necessario i test si potranno non fare. Vogliamo solo essere più competitivi e abbiamo bisogno di lavorare insieme ai nostri piloti, non solo Valentino, e portare in alto questa moto molto rapidamente. Negli anni passati la Honda era nella stessa posizione della Ducati, Dani Pedrosa non ha vinto molte più gare di Casey Stoner in quel periodo, quando la Yamaha era la moto migliore fra tutte. Ora forse la Honda dominerà per alcuni anni, ma la Ducati deve lottare comunque tra i primi e non stare nelle retrovie», ha concluso il tecnico di fiducia di Rossi.