Che cosa ci fa la Lambretta sulla pista del motomondiale? Semplice, prova a vincere nella classe 125. Non è uno scherzo: il glorioso marchio italiano ha deciso di partecipare alla prossima stagione del mondiale 125 nella squadra che Nicola Casadei ha costruito per l’assalto al titolo 2010. Casadei, uomo di fiducia della Engine Engineering di Alberto Strazzari, ha deciso di riportare in auge il marchio nato dopo la guerra in Italia e attualmente di proprieta dell’inglese Harris. In realtà, il team ha preso il posto della squadra cinese che lo scorso anno ha corso il mondiale sotto il nome Loncin. Con la scomparsa dalla 125, la Cina rinuncia alla scalata al motomondiale, visto che nel giro di pochi anni i cinesi non hanno rinnovato il contratto con la Dorna per il Gran Premio della Cina sul circuito di Shanghai e poi con l’addio alle corse da parte della Maxtra e della Loncin. In attesa di conoscere e vedere i modelli della Lambretta che prenderanno parte alla nuova stagione, è cambiato il responsabile dello sviluppo del motore: per il 2010 il ruolo è stato affidato a Giancarlo Cecchini. Invariati gli altri tecnici che hanno seguito la stagione 2009 con la Loncin. Tuttavia, cambiano i piloti: al momento la Lambretta ha trovato solo Ravaioli, ma Casadei sta cercando un compagno per l’italiano e le candidature, secondo le indiscrezioni, riguardano un italiano e due stranieri. Per la Lambretta sarebbe l’esordio assoluto nel motomondiale: il marchio, il cui nome deriva dal Lambro, il fiume che attraversa la zona a est di Milano, è appartenuto negli anni, prima a Ferdinando Innocenti che fondò l’azienda, poi alla BMC (British Motor Corporation), quindi alla SIL (Scooters of India Limited) e poi dal 2003 alla società statunitense Khurana Group USA LLC che vanta la licenza per la produzione e la vendita negli USA dei motoscooter marchiati Lambretta.
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