Nonostante sia passato più di un anno dalla scomparsa del campione Marco Simoncelli, continuano le iniziative in tutta Italia per poter tenere viva la memoria del Sic, anche lontano dalla sua terra d’origine. Ecco che così a l’Aquila è stata approvata la delibera per intitolare una strada del capoluogo abruzzese, martoriato dal terremoto del 2009, al compianto campione di Coriano, venuto a mancare durante il Gran Premio della Malesia sul circuito di Sepang il 23 ottobre 2011.
Il via libera è arrivato dalla commissione toponomastica che ha dato parere favorevole all’iniziativa del motoclub aquilani presentata al Comune il giorno dopo la scomparsa del Sic.
«La raccolta di oltre 750 firme in meno di dieci giorni e l’apertura di un gruppo su Facebook che in poche ore ha superato il migliaio di iscritti hanno contribuito non poco a spingere verso l’accoglimento di una richiesta che avrebbe altrimenti subito un iter interminabile», ha spiegato il presidente del club abruzzese, Massimiliano Mari Fiamma che ha anche ringraziato «tutti i componenti della Commissione Toponomastica che hanno compreso immediatamente il valore della proposta che va ben oltre il ricordo di un grandissimo campione, di un ragazzo che, in pochi anni, ha saputo ergersi a esempio positivo e il cui ricordo è ancora oggi più che mai forte e fonte di ispirazione.
Anche per questo l’idea finale del motoclub – ha concluso – non si limiterà all’intitolazione ma anche alla edificazione di una stele che commemorerà sia Marco Simoncelli che tutti i motociclisti che sulle nostre strade hanno visto infrangersi i propri sogni».
Non solo libri, strade o circuiti (il Misano World Circuit è stato dedicato alla sua memoria) insomma, ma anche una canzone è stata scritta per ricordare Marco: l’idea è di Gabriella Mancini, giornalista della Gazzetta dello Sport diplomata all’accademia musicale diretta da un mostro sacro della musica italiana, Mogol. E’ sua “Corro tra le stelle”, progetto realizzato in collaborazione con alcuni dei musicisti che studiano alla stessa scuola e con la partecipazione di un ospite d’eccezione: Loris Capirossi.
Proprio a Capirossi è affidato il compito di recitare la frase più importante del testo (scritto da Debora Vezzani, una delle interpreti della canzone): “Diobò come sono belle… Ora corro tra le stelle”.