Michael Doohan non perde la grinta. Dopo aver abbandonato il mondo delle corse, il pilota australiano, che vanta in bacheca cinque titoli mondiali in 500, ha deciso di investire i suoi (molti) risparmi nella Orkdale, una compagnia specializzata nella compravendita, noleggio e gestione di piccoli aerei privati. Ma se in pista Doohan riusciva a mettersi alle spalle i migliori piloti del mondo (tra gli altri Cadalora e Biaggi), nella vita “reale” si è ritrovato a dover denunciare un suo ex cliente che non gli ha pagato un volo goduto con uno dei suoi aerei. A fare le spese della grinta dell’australiano, un giovane di soli 26 anni, proprietario di un’azienda che lo scorso anno valeva addirittura 82 milioni di dollari australiani (circa 52 milioni di euro): Daniel Tzvetkoff è stato denunciato da Doohan che gli ha chiesto un risarcimento di 75mila dollari australiani (circa 45mila euro), ovvero la cifra spesa per il volo di un Gulfstream GIV. Per l’ex iridato l’episodio è solo uno degli eventi sfortunati che hanno contrassegnato la sua carriera di pilota. Prima di dedicarsi agli aerei e alla produzione vinicola (altra passione di Doohan), l’australiano, originario della Gold Coast vicino a Brisbane), aveva rischiato di perdere una gamba a causa di un grave incidente capitatogli ad Assen nel Gran Premio d’Olanda del 1992: il pilota dovette sottoporsi ad un lungo periodo di rieducazione, ma nonostante alcuni danni permanenti, riuscì a tornare in pista. E in cinque stagioni, dal 1994 al 1998 conquistò cinque titoli mondiali in 500. Per vedere trionfare un altro australiano nella classe regina del motomondiale, s’è dovuto attendere il 2007 quando Casey Stoner ha trionfato nella MotoGp. Il ritiro di “Mighty Mick” è avvenuto nel 1999 dopo un nuovo incidente che gli è costato la frattura della gamba. Doohan è però rimasto nel mondo delle corse divenendo consulente per il reparto corse della Honda, rapporto concluso nel 2004.