Una evoluzione nel nome delle competizioni. Questa in sintesi la linea guida da cui è nata l’Aprilia RXV 4.5/5.5. L’esperienza maturata nel Campionato Mondiale Enduro disputato ad altissimi livelli dal reparto corse della Casa di Noale, hanno guidato tecnici e ingegneri nel trasferire l’evoluzione dai campi di gara alla produzione di serie. Un lavoro di gruppo che ha portato numerose e importanti novità, per una moto che segue la filosofia del “pronto gara”, capace di soddisfare appieno le esigenze di piloti professionisti e amatoriali.
Come accade per ogni prodotto Aprilia, RXV gode di una cura maniacale per il design. Uno stile unico, che la rende inconfondibile ma allo stesso tempo fortemente funzionale alle massime prestazioni come deve essere una moto da competizione.
Le linee tese e decise trasmettono una sensazione di leggerezza e di qualità costruttiva. I designer hanno inserito in modo netto ed evidente i segni distintivi di tutta la produzione Aprilia, lanciando un nuovo stile per le moto off road. Su queste moto è la tecnica a catalizzare l’attenzione, basta guardare il motore V2, il telaio misto a traliccio e alluminio, lo scultoreo forcellone. Il design della coda e dei fianchetti posteriori è innovativo e si distacca completamente dai canoni consolidati per il settore off road. Da qualsiasi lato si osservi, è un susseguirsi di particolari attraenti che catalizzano lo sguardo. Le colorazioni racing di Aprilia enfatizzano l’aggressività di queste moto nate per correre.
Un design che, come sempre, porta in dote soluzioni geniali. I convogliatori fissi, ad esempio, permettono di rendere basculante il serbatoio benzina a vantaggio della facilità di accesso alla scatola filtro.
Sulla RXV tutto è asservito al conseguimento della vittoria in pista. La voglia di ottenere la perfezione assoluta ha portato i progettisti anche a curare il dettaglio più insignificante, su indicazione dei piloti pluri titolati che hanno guidato la moto in gara.
Lo straordinario motore 45.2 è naturalmente il fiore all’occhiello delle RXV. Prima casa al mondo, Aprilia ha creduto nell’architettura V2, anche in un segmento dove nessuno aveva ancora osato tanto. Un prodotto di altissimo livello che ha dimostrato sui campi di gara un’affidabilità assoluta. L’omologazione non ha privato questo eccezionale motore (prodotto interamente da Aprilia) di tecnologia e prestazioni. Fin dall’inizio della progettazione la sua evoluzione è andata di pari passo con lo sviluppo della ciclistica per ottenere un insieme dalle performance assolutamente insuperabili.
L’angolo compreso tra i cilindri di 77° è il risultato di innumerevoli sperimentazioni che hanno avuto come scopo non solo l’ottenimento delle massime prestazioni, ma anche una dinamica delle vibrazioni particolarmente favorevole, che ha consentito ai tecnici di rinunciare al contralbero di bilanciamento ottenendo comunque un tasso di vibrazioni nettamente inferiore a qualsiasi motore monocilindrico.
I cilindri sono integrati nel carter con canne umide sostituibili. Inoltre, la particolare architettura del 45.2 ha permesso una disposizione estremamente razionale degli organi ausiliari compattando al massimo il motore. I risultati sono sorprendenti: il V2 Aprilia si pone come uno dei bicilindrici a V più compatti del mondo, addirittura più compatto di molti monocilindrici di analoga cilindrata. Tutte le scelte dei progettisti sono state dettate dalla necessità di ottenere la massima guidabilità, aumentando il range di regime utile all’utilizzo nel fuoristrada. La sofisticata gestione elettronica del motore, sviluppata internamente dal Reparto Corse Aprilia, introduce numerose novità nel settore.
L’iniezione con corpi farfallati da 38 mm (40 mm per la 550) è gestita da una centralina programmabile che beneficia della possibilità di gestire due differenti mappature attraverso un tasto posto sul manubrio. Un particolare molto utile con una mappa “full power” da usarsi in condizioni di ottima aderenza ed un’altra “soft” per avere un’erogazione più dolce nelle condizioni difficili. Un validissimo aiuto nella guida i cui benefici sono stati apprezzati sia dai piloti più esperti (il sistema è stato sperimentato nella parte finale del Mondiale), che dagli appassionati in genere. Basta un click per avere la potenza giusta nel momento giusto.
Inoltre la nuova centralina con “stepper motor” sul corpo farfallato consente un notevole miglioramento a livello di facilità di avviamento in tutte le condizioni di utilizzo, unito a un’erogazione più gestibile e progressiva.
La cilindrata unitaria contenuta ha reso possibile la realizzazione di un albero motore monolitico estremamente compatto e leggero, che permette di avere un propulsore reattivo ai comandi del gas, ma anche una moto rapida e maneggevole grazie allo scarso effetto giroscopico dell’albero motore stesso. Il volano è stato inoltre appesantito per consentire una migliore erogazione e una guida più pulita.
La distribuzione monoalbero in testa con quattro valvole in titanio per ogni cilindro ha consentito di ottenere il miglior compromesso tra compattezza, leggerezza e performance.
Grazie alla sua avanzatissima tecnologia il 45.2 è anche un motore estremamente civile e silenzioso. Tecnologia non significa solo prestazioni ma anche affidabilità e durata nel tempo. Il motore 45.2 tocca nuovi picchi anche in questo senso assicurando una accessibilità meccanica esemplare agli elementi di prima necessità (candele, filtri olio, filtro aria).
Per la riduzione del peso l’impegno non è stato da meno, stabilendo un vero record per un motore con questa architettura e dotato di avviamento elettrico. Al fine di ottenere tale risultato non si è lesinato sull’impiego di materiali nobili e ultraleggeri: i carter centrali sono realizzati in lega Alluminio Silicio, tutti i coperchi sono in magnesio, le valvole in titanio, e tutta l’ingranaggeria è profondamente alleggerita.
Alimentazione ad iniezione elettronica con corpi farfallati da 38 mm (40 per il motore 550), dotati di stepper motor e sostenuti da una nuova centralina elettronica ancora più performante.
Lubrificazione a carter secco con serbatoio esterno, separata per cambio e motore. Consente di non sporcare l’olio motore con i residui dell’usura della frizione mantenendo nel tempo l’efficacia del lubrificante.
Una moto senza compromessi come RXV non poteva esimersi dall’avere una ciclistica di altissimo livello. Il telaio perimetrale è stato sviluppato di pari passo con il motore e dal 2009 il peso complessivo della RXV è calato di ben 2 kg. Un traliccio di tubi in acciaio è fissato per interferenza a piastre laterali in alluminio stampato a formare una struttura estremamente rigida. Il motore è parte integrante della ciclistica agendo come elemento portante e contribuendo alla rigidità dell’insieme.
Il nuovo forcellone in alluminio a sezione variabile è stato ulteriormente alleggerito così da dare una minore rigidità e una conseguente maggiore trazione. Un leveraggio progressivo aziona il monoammortizzatore Sachs pluriregolabile, con piggy back e doppia regolazione idraulica delle alte/basse velocità. Per il model year 2009 è stata modificata la taratura allo scopo di migliorare la stabilità e il controllo sui terreni smossi.
La forcella a steli rovesciati da 45 mm ha nuovi settaggi in grado di incrementare la stabilità sul veloce e la capacità di assorbimento sui terreni pietrosi, ma offre agli utenti più esperti la possibilità di essere regolata in base alle necessità di gara.
Massima tecnologia e performance della ciclistica trovano una spalla adeguata in un impianto frenante ai massimi livelli. Sulla RXV spiccano le pinze Nissin che frenano dischi wave alleggeriti (270 mm l’anteriore), per il massimo controllo della frenata nelle situazioni difficili.
Il disco posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino (alleggerita rispetto al precedente modello) offre il perfetto connubio tra potenza e modulabilità.