Oggi ci occupiamo di una moto tutta italiana che trae origine da un marchio storico del mondo motociclistico italiano, Laverda, che negli anni Settanta è stata una delle poche a saper fronteggiare l’avanzare delll’egemonia nipponica sul mercato delle due ruote.
Nell’ Endurance, inoltre, Laverda ha scritto alcune tra le più belle pagine di storia delle competizioni, conquistando diverse vittorie nelle massacranti gare di 24 ore, che in quel periodo si svolgevano un po’ in tutta Europa. Successi che le hanno guadagnato un posto indelebile nel cuore di molti appassionati di tutto il mondo. In Olanda, il paese dei tulipani e della nazionale di calcio arancione, c’è addirittura un museo dedicato alle moto Laverda. E dall’idea della Laverda nasce il marchio Breganze.
L’iniziativa si deve a Davide Carboniero, titolare della View Point Engineering con sede a Creazzo (VI), che assieme a altri due soci ha creato il marchio. Il leit motive che unisce questo al famoso marchio è tutto nel motore. Carboniero ha infatti acquistato dalla Laverda diversi motori, nella più recente configurazione destinati ai modelli Formula 750, gli ultimi prodotti dalla Casa vicentina prima di essere messa in ibernazione.
I propulsori, nella classica configurazione bicilindrica frontemarcia, sono stati sottoposti a una cura per migliorare le caratteristiche di erogazione, sia quando si va piano sia quando si viaggia normalmente ad andature medie, intervenendo sostanzialmente sulla parte elettronica e migliorandone l’affidabilità.
Questo ha permesso anche l’ottenimento dell’importante traguardo, in tema di inquinamento, del rispetto della normativa Euro 3. La ciclistica è stata interamente progettata dalla View Point Engineering e, dopo attenti studi su un telaio in tubi di acciaio, si è arrivati a realizzare una leggerissima struttura a traliccio completamente in alluminio, con forcellone dotato di capriata di irrigidimento posizionata in basso.
Le sospensioni, forcella e due ammortizzatori, sono Ohlins. I test sono stati affidati a Luca Pregnolato, collaudatore con trascorsi da pilota, che ha svolto il suo compito in tempi più brevi del normale. Segno questo che il progetto, ispirato questa volta agli standard tecnici moderni, ha fatto immediatamente centro. la Breganze SF 750 fa pendere l’ago della bilancia sulla tipologia naked sportiva che si richiama alle special, di quelle – per intenderci – che andavano per la maggiore negli anni Settanta.
A questo contribuisce anche la linea della carrozzeria, sella, codino, fianchetti, serbatoio e parafanghi sono di pregiato carbonio, lo scarico corto e gli accessori di alluminio ricavati dal pieno realizzati dalla Free Spirit. L’aspetto complessivo denota una forte personalità dovuta principalmente a un mix, sapientemente assemblato, di generi significativi e di epoche indimenticabili.
Ma quello che è più evidente – e che muove la pancia – è il dna Laverda al cento per cento, ereditato con merito dalla nuova Breganze.
Della Breganze SF 750 sono previste tre versioni: SF 750 Biposto, SF/R 750 Monoposto e SF/TT 750 Monoposto con semicarena.
La commercializzazione è curata dalla Orange Factory e i primi esemplari saranno commercializzati a partire dalla prossima primavera.