Una moto che è entrata dritta nella leggenda delle due ruote. Parliamo del modello della casa giapponese Honda, leader mondiale nel mondo delle due ruote e del modello CBR1000RR una moto che nel 2012 si rifà il look pur mantenendo inalterate molte caratteristiche che l’hanno resa un autentico mito.
L’estetica della CBR1000RR 2012 è stata modificata, senza stravolgimenti, con piccoli tocchi che hanno reso la linea più dinamica rispetto al modello precedente. La vista laterale mostra un maggior slancio rispetto alla “verticalità” che mostrava la progenitrice. L’evoluzione ha riguardato anche il codino, sapientemente rimodellato, e le carene laterali.
Tre le colorazioni disponibili, Graphite Black, Pearl Sunbeam White e Victory Red. Strumentazione totalmente nuova, e totalmente digitale, tutto è racchiuso in un display leggibile e con l’aggiunta del cronometro, dell’indicatore del rapporto inserito e di quattro differenti visualizzazioni del contagiri.
Nessun stravolgimento, diciamolo, ma un lavoro di affinamento e tante modifiche, più o meno profonde, che rendono ancora più piacevole e performante questa moto. Iniziamo dalla ciclistica, dove ritroviamo il telaio a doppio trave in alluminio, nel quale viene incastonato il quattro cilindri in linea 16 valvole DOHC.
Le sospensioni prevedono due novità importanti, la prima è la forcella Showa BPF da 43 mm di diametro, la seconda riguarda l’ammortizzatore posteriore Showa BFRC dotato doppia camera, particolare che garantisce un passaggio più fluido e lineare dalla fase di compressione a quella di estensione, con miglioramenti sia della trazione che dello smorzamento.
Confermata la presenza dell’ammortizzatore di sterzo HESD che garantisce lo smorzamento ottimale alle alte velocità, senza compromettere la maneggevolezza e la manovrabilità alle basse velocità. Il quattro cilindri non è stato oggetto di particolari modifiche, mentre è la sua gestione elettronica che è stata rivista con una diversa taratura dell’iniezione elettronica per migliorare ulteriormente le caratteristiche di erogazione soprattutto nei transitori (chiudi/apri) e durante le piccole aperture del gas.
Tutto questo per rendere ancora più sfruttabile e piacevole la CBR1000RR, oltre che più parsimoniosa quando si va dal benzinaio (-10% di consumo benzina).I cavalli sono sempre tanti, 178 quelli dichiarati ad un regime di 12.000 giri, mentre la coppia raggiunge i 112 Nm a 8.500 giri, numeri non da record, ma sempre di grande effetto.