La crisi economica ha investito tutti i settori, nessuno escluso. Lo sanno bene i protagonisti delle due ruote che vivono – e pensiamo a tutti i marchi più importanti, da Aprilia a Ducati, da Piaggio a Kawasaki – tempi di magra. Gli incentivi governativi e istituzionali, a questo punto, diventano un must che garantirebbe alle aziende auna bella boccata d’aria ed è in questa direzione che va la richiesta delle maggiori compagnie di motoveicoli.
Sulla falsariga di quanto accaduto per il settore automobilistico, infatti, Stefan Pierer in qualità di Presidente di Acem, l’Associazione dei costruttori europei di motocicli (che rappresenta da sola il 90% delle aziende del settore, ovvero la quasi totalità), ha chiesto un intervento della Unione Europea. Galeotto l’incontro con il vice presidente della Commissione europea Gunter Verheugen.
Nell’occasione, sono venute a galla cifre poco incoraggianti relative alle immatricolazioni di moto nel mercato europeo, che fanno il paio con i dati già pessimi relativi all’anno 2008 (-34% di immatricolazioni nell’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso). Una situazione, dunque, per nulla facile: non si guadagna e non si spende – tradotto in soldoni – neppure per acquistare motoveicoli. I primi ad essere danneggiati, per ovvietà, sono i produttori e i referenti dell’industria del settore, ivi compresi i concessionari.
Il dato che colpisce particolarmente è quello secondo cui si aggira attorno al 10% la percentuale dei produttori di moto che vive un reale e concreto rischio di bancarotta. Ad enunciare i dati, lo stesso Pierer:
“In barba ad ogni sogno di ripresa, il 2009 è iniziato come si era concluso l’anno precedente. Il primo trimestre del mercato europeo legato al settore motociclistico ha fatto registrare un calo del 39% (a cui va sommato il -34% dell’ultimo trimestre 2008, quindi situazione notevolmente peggiorata n.d.r.). Nel corso dello stesso periodo, il mercato automobilistico ha fatto evidenziare un calo del 17,2%.
Quindi, la richiesta di incentivi istituzionali pare più che legittima. Il Commissario Verheugen ha approvato il principio che questa industria dovrebbero ricevere un trattamento analogo rispetto al settore automobilistico ai sensi della Comunicazione della Commissione che comprende misure come il sostegno della domanda attraverso il rinnovo della flotta e un più facile accesso ai finanziamenti per le imprese, compresi fornitori e concessionari.
Nel frattempo, quello che i costruttori stanno cercando di fare è di minimizzare la crisi in ogni modo. Non dimentichiamolo mai: nel settore motociclistico sono impiegate in tutta Europa oltre 150 mila persone”.
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