Si conferma un appuntamento che riscuote grande successo la fiera milanese che raccoglie appassionati di tutte le età, provenienti anche da oltre confine.
La mostra di moto storiche di Novegro ogni anno risulta un appuntamento da non perdere per chi ha intenzione di cambiare, scambiare, modificare o semplicemente osservare le nuove tendenze in fatto di collezionismo di queste vere e proprie opere d’arte.
I pezzi più pregiati diventano sempre più introvabili, nonostante qualcuno si avventuri a cercarle anche sul web. La maggior parte degli appassionati e dei partecipanti alla fiera è in cerca di pezzi di ricambio o parti occorrenti per un restauro.
E qui c’è davvero di che sbizzarrirsi, dai carburatori di ogni tipo e misura ai pistoni e agli organi di carrozzeria. E in aggiunta agli specialisti dei settori specifici, ci sono anche quelli delle diverse case. Poi ci sono i libretti di uso e manutenzione, i manuali di officina, i libri e le riviste. Insomma l’offerta e le possibilità di scelta sono tali che anche chi va semplicemente a curiosare ben difficilmente torna a casa a mani vuote.
Si tratta sempre di un appuntamento da non perdere! Quest’anno protagoniste della mostra a tema sono state le due ruote costruite in Lombardia. La Aldbert, una casa milanese di modeste dimensioni, ma che produceva moto di ottima fattura e dalla estetica molto lineare; le moto Devil, fabbricate dalla OCMA (Officine Costruzioni Martinelli) di Fiorano al Serio, alle porte di Bergamo; la Mondial, una casa molto particolare in quanto aveva a Milano gli uffici e il magazzino, più un capannone di stoccaggio e assemblaggio (solo in certi casi), mentre il reparto corse si trovava a Bologna.
Passando all’esterno dei padiglioni coperti, impossibile non segnalare almeno una bella e rara Perugina 175 ad aste e bilancieri. L’azienda che produceva le moto con questo marchio era la FOM (Fonderie Officine Menicucci) di Castiglion del lago, vicino a Perugia.