L’esordio in MotoGp mette strizza di per sé, anche a coloro che apparentemente sembrano non vederne l’ora e riuscire a dominare gli eventi. Figuriamoci poi su uno come Marco Simoncelli debuttante assoluto di categoria con il Team San Carlo Honda – lo stesso di Marco Melandri – e reduce da una serie di cadute (due quelle che ricordiamo a memoria) ed esiti poco felici nel corso nelle giornate di test effettuate sulla pista di Sepang.
E’ lo stesso romagnolo ad ammettere la mancanza di tranquillità in un periodo nel quale la sua moto non ha dato segni di affidabilità e non si è certo distinta per una messa a punto già competitiva. Parole di Simoncelli:
“Speravo di arrivare più tranquillo al debutto in MotoGP e di potermelo godere con maggiore serenità però non sono tranquillo né sereno perchè i test non sono andati nel migliore dei modi, lo si è visto soprattutto a Sepang.
Dobbiamo lavorare duramente e in maniera assidua per riuscire a recuperare più margine possibile: in questa pausa abbiamo riordinato un po’ le idee e qualche soluzione su come intervenire per essere più competitivi da subito siamo riusciti ad individuarla. Inoltre, confidiamo enormemente nel lavoro che avrà fatto la Honda in Giappone e speriamo che ci portino qualche novità importante da testare con buoni risultati. Però vado in Qatar decisamente fiducioso senza avere, chiaramente, l’ambizione di vincere la prima gara ma convinto di poter migliorare sensibilmente il risultato dei test e tentare di scalare posizioni man mano che la stagione andrà avanti. La pista di Losail non mi dispiace, non l’adoro ma riesco a guidare sul circuito del Qatar con estremo piacere. Mi preoccupa un po’ la guida notturna per l’umidità che cresce dopo una certa ora, quando le curve a sinistra del circuito diventano alquanto pericolose e forse anticipare la gara di un’ora poteva essere una soluzione interessante. Se così non fosse ci adatteremo senza problemi e cercheremo di portare a casa il miglior risultato possibile“.