Chi l’ha detto che i numeri non hanno un significato? Per informazioni chiedere a Hiroshi Aoyama, uno dei volti nuovi della prossima stagione di Motogp: il pilota giapponese, reduce dal trionfo in 250, dove ha conquistato il titolo mondiale in sella alla Honda della Scot Racing Team (quattro successi in Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia) al fianco di Raffaele de Rosa, è uno dei quattro debuttanti nella classe regina 2010. Ma se gli altri colleghi che hanno ottenuto la “promozione” in Motogp (Simoncelli, Bautista e Barbera) hanno potuto mantenere il numero già utilizzato nel quarto di litro, Aoyama ha dovuto rinunciare al suo 4, visto che appartiene già ad Andrea Dovizioso. Tuttavia Aoyama non s’è perso d’animo e ha deciso di trovare il suo nuovo numero fortunato utilizzando quello appartenuto a Daijiro Kato, il pilota giapponese morto nel 2003 in seguito all’incidente nel Gran Premio del Giappone a Suzuka, nella sua seconda stagione in MotoGp. Il 74, numero del connazionale e amico, di Aoyama, però, è stato ritirato dalla Dorna (la società spagnola che gestisce il motomondiale) e quindi il debuttante giapponese s’è dovuto inventare uno stratagemma per rendere omaggio al collega. Aoyama ha scelto di correre col 7 (lasciato libero da Chris Vermeulen e che era appartenuto anche a Carlos Checa) che unito al suo amato 4, con cui ha vinto in 250, fa 74, ossia il numero di Kato che nel 2001 vinse nella quarto di litro. “Il mio numero preferito è il 74 di Kato – ha dichiarato Aoyama al sito Crash.net – quest’anno in 250 ho utilizzato il 4, dal numero di Kato e l’anno prossimo in MotoGp utilizzerò il 7”. Marco Simoncelli, invece, non rinuncia al 58, nonostante durante i test invernali sia stato visto girare in pista con una “T”. “La “T” è stata scelta solo per i test: non cambierò il mio numero” ha confermato il pilota italiano.