Era il suo compagno di squadra nel team Honda Gresini, dunque una delle persone che più gli é stato vicino nel suo ultimo anno di vita. Il pilota giapponese Hiroshi Aoyama, ha parlato per la prima volta del suo dolore per la morte del compagno e amico Marco Simoncelli. Quella di Supersic è stata la seconda tragedia personale che in poco più di un anno ha colpito il pilota nipponico, che perse il connazionale e grande amico Shoya Tomizawa in un incidente mortale a Misano nella gara di Moto2 del Mondiale 2010. Aoyama, che che dirà addio alla MotoGP proprio alla fine del Mondiale 2011 per accasarsi nel Mondiale Superbike con la scuderia Ten Kate Honda, ha scritto su Twitter:
«Non riesco ancora a crederci. E’ come un incubo. Il mio compagno di squadra Marco è caduto durante la gara in Malesia e ha lottato per la sua vita, ma purtroppo non ce l’ha fatta e non riesco a trovare le parole per descrivere la tragica perdita».
Intanto, nella giornata di ieri, la Gresini Racing, attraverso il team principal Fausto Gresini, ha annunciato che non parteciperà per lutto all’ultima gara a Valencia il 6 novembre, anche se da moltissimi tifosi è stata proposta l’idea di far effettuare alla moto numero 58 di Simoncelli un giro di pista, proprio da parte di Aoyama. Ma il giapponese, al momento, è ancora troppo sconvolto.
«Era amato da così tante persone e ne possiamo comprendere i motivi. La settimana scorsa è arrivato secondo ed è salito sul podio in Australia e questa settimana di nuovo in modo così autorevole sulla sua moto. Ma perché è successo a lui? Come è potuto accadere? Questo è tutto quello che riesco a pensare in questo momento. Vorrei dare le mie condoglianze alla famiglia di Marco, tifosi, squadra e staff. Riposa in pace Marco», ha concluso il giapponese.