Analizzare e provare a controllare il livello di radioattività in vista della gara di motomondiale che si dovrebbero svolgere in terra nipponica nel mese di ottobre (gare di 125cc, Moto2 e MotoGP previste per il 2 del mese): il Centro regionale Arpa dell’Emilia Romagna ha avuto l’incarico di monitorare il grado di radioattività nella zona del circuito dove si terrà il Gran premio del Giappone.
Da Motegi alla centrale di Fukushima, i chilometri sono 120. La Federazione motociclistica internazionale ha dato il là a una analitica opera di valutazione dello stato radioattivo dell’ambiente, degli alimenti, dell’aria e del suolo per escludere eventuali rischi per il pubblico e i team impegnati nella competizione.
La mossa è volta anche a rassicurare in maniera decisiva il paddock e i centauri che, in più di una circostanza, hanno manifestato la volontà di non correre. Il responsabile del centro, Roberto Sogni, e i suoi collaboratori stanno lavorando nella zona ed effettueranno circa 200 misurazioni, l’ultima delle quali prevista per il 23 luglio.
Entro la fine del mese la Federazione renderà pubblici i risultati nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni.
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