“Con la Ducati andava forte solo Stoner”. E’ questo il pensiero sempre più ricorrente che molti tifosi di Rossi e della Ducati stanno facendo in questi ultimi tempi. Che sia vero o meno, numeri alla mano è infatti indubbio che l’australiano abbia fatto la storia e la fortuna della casa di Borgo Panigale degli ultimi anni. Con Casey in sella, infatti, la Desmosedici conquistò ben 23 vittorie sulle 31 totali insieme ad altri 19 piazzamenti tra secondi e terzi posti dei 49 complessivi. Statisticamente quindi, il 75% dei successi totali della Ducati da quando è in MotoGP, il 2003, e il 40% per quanto riguarda gli altri gradini più bassi del podio. Il resto che manca all’appello é stato messo a segno da Loris Capirossi, che con la moto bolognese è salito sul gradino più alto del podio per sette volte, a cui si deve aggiungere anche il trionfo isolato di Troy Bayliss nel 2006, quando, dopo essersi laureato campione nel mondiale Superbike, trionfò a Valencia come wild-card. Numeri, questi, che confermano come non solo Casey sia stato in grado di sfruttare sempre al meglio ed al massimo i cavalli della creatura messa su dall’ingegner Filippo Preziosi. E’ anche vero però, che con il “canguro australiano” in sella la Ducati ha vinto il titolo nel 2007 e ha conteso la leadership ai grandi costruttori giapponesi. Così come con la Ducati hanno fallito piloti del calibro di Sete Gibernau e Marco Melandri, tanto per citarne un paio degli ultimi anni. Così come é vero che la Desmosedici non è una moto per tutti e con il passare degli anni, invece di migliorare, sembra essersi fatta più difficile da guidare. Ma è anche vero che, con la Ducati, sul podio ci si può andare, o perlomeno si può comunque lottare per vincere. Senza per forza doversi chiamare Stoner. Certo, una missione difficile, ma non impossibile, come invece i risultati di Rossi in questo complicato 2011 sembrano far pensare. Anche perché stiamo parlando del signor Valentino Rossi e non certamente di uno dei tanti.
1 commento su “MotoGp, carp “Dottor Rossi” con la Ducati non é impossibile vincere”