Il numero 17, secondo qualcuno, porta gramo. Chissà che non sia dello stesso avviso anche il patron di Dorna, Carmelo Ezpeleta. Il manager iberico (un po’ l’Ecclestone del motociclismo), preoccupato dalla possibile emorragia di team dal roster di partenza del mondiale MotoGP, sta tuttora cercando di allestire una squadra “aggiuntiva”. Un modo per da arricchire il lotto, certo, ma anche per aumentare lo spettacolo in pista e – soprattutto – non veder fuggire gli sponsor a gambe levate. Oltreché per veder sparire quel “17” dall’elenco dei piloti al via. E’ per questo che i contatti con gli “amici”, Ezpeleta non li hai persi. Anzi, semmai li ha rafforzati, nel tentativo – estremo – di salvare il salvabile dall’esperienza Kawasaki.
Per il momento, restiamo nel campo delle ipotesi. Ma, a quanto pare, il patron di Dorna sarebbe riuscito a spuntare un accordo con il colosso giapponese: voi mettete la moto – sarebbero gli estremi dell’intesa – , io vi trovo uno sponsor che ve la paga e vi allestisce pure il “reparto corse”. Chiaramente tutto ciò sarà possibile solo se la storica livrea verde della ZX-RR cambierà colore, per ospitare il logo dello stesso sponsor pronto a subentrare.
Si riuscirebbe così a risolvere più di un problema: Dorna avrebbe almeno 18 moto, se non 19, al via della prossima stagione MotoGP; Kawasaki non sborserebbe un centesimo (anzi ne guadagnerebbe molti) mentre la nuova scuderia – che, verosimilmente, non sarà affidata a Michael Bartholemy – si ritroverebbe con in mano una base competitiva e la libertà di potersi gestire in autonomia. E anche Marco Melandri, uno tra i disoccupati più famosi al mondo in questo momento, tornerebbe al lavoro come desiderato. Su quest’ultimo punto, però, il condizionale è ancor più obbligatorio: “Macio” ha infatti dichiarato di voler correre solo se potrà farlo per una moto competitiva. Chissà se la ZX-RR che girerà (salvo sorprese) a Sepang nei prossimi giorni soddisferà questo suo desiderio…