Andrea Dovizioso su Honda. Tanto per cominciare. MotoGp 2010 iniziata nel migliore dei modi: terzo posto in Qatar con tanto di accelerata nel corso della gara con l’intenzione di insediare il primo posto provvisorio di Valentino Rossi. L’effetto ottenuto, in quel caso, è stato di svegliare il can che dorme: da lì, infatti, il 46Yamaha ha confessato di essersi messo a fare sul serio.
Il primissimo passo del 24enne di Forli è stato quello di lasciarsi alle spalle la sventura che l’ha perseguitato per tutto il 2009, quando Dovizioso ha fatto incetta di quarti posti; il secondo, invece, è di aver saggiato su pista – quella di Losail – la tenuta e l’affidabilità della sua moto.
Dovi riprende con la garanzia di poter migliorare ulteriormente. Lo confessa alla Gazzetta dello Sport in una intervista esclusiva in cui ammette:
“In Honda sanno come migliorare la moto e io sono sempre più deciso. Una gara così non può che fare bene a tutti. Stato d’animo e pensieri? Nel corso della gara sono cambiati un po’ di volte: prima di partire non pensavo di poter stare dietro a Casey Stoner, Vale e Jorge Lorenzo; dopo la partenza, disastrosa, me ne sono convinto ancora di più”.
Impressioni cambiate radicalmente in cinque giri.
“Già, abbiamo fatto un capolavoro: anche Pedrosa mi ha aiutato, tenendo il gruppo compatto. Nel proseguo ho saputo tenere la ruota di Rossi fino a tre giri dal termine anche se perdevo parecchio. E’ stata una gara di cuore. Siamo felici perchè abbiamo testato su circuito la reale possibilità di poter fare qualcosa di importante”.
Un accenno anche alla rivalità interna con Dani Pedrosa che, rispetto all’italiano, sta girando più lentamente già dai test invernali:
“Non mi interessa essere la prima o la seconda guida ma ho solo bisogno che i tecnici sappiano ascoltarmi. In Honda ciò accade, mi basta”.
Chiosa finale con riferimento alla famiglia, visto che in valigia Dovi aveva un grembiulino di sua figlia Sara quale talismano:
“Sì, mia suocera ha ricamato sopra il mio numero, il 4“.