Dani Pedrosa, il ritorno. Potrebbe cominciare così un pezzo sul pilota spagnolo che non ha certo entusiasmato in questo inizio di MotoGp, complici anche i guai fisici che ne hanno compromessso in maniera più che evidente le prestazioni.
Eppure, ora che il peggio sembra lasciato alle spalle e che fisicamente ogni muscolo è tornato a funzionare senza lenire, il pilota Repsol Honda ha tutta la voglia e l’intenzione di ripartire alla grande e giocarsi ogni possibilità per stare davanti con i migliori. Primo appuntamento utile, il REd Bull U.S. Grand Prix.
Nel corso dell’ultima prova ad Assen, Pedrosa è incappato in una caduta che lo ha tagliato fuori dai giochi: in quella circostanza, tuttavia, la percezione che lo spagnolo potesse tenere il ritmo dei primi la si è avuta tutta. Non lo separa da Valentino Rossi un distacco abissale – i punti di ritardo da sono 54 – ma per sperare di riacciuffare il pesarese non può più permettersi di sbagliare.
“Ammetto di essere fiducioso perchè credo che il peggio sia passato. Non vedo l’ora di giungere a Laguna Seca e sono molto ottimista per questo fine settimana, come del resto lo ero per Assen dove non è andata male in senso assoluto. Il risultato non è stato esattamente fantastico, ma non ci sono ragioni perché qui non si possa fare una grande gara, la moto ha cominciato a rispondere bene agli stimoli. Ora, altro capitolo. La pista di Laguna Seca è unica e ci si può divertire parecchio guidando lì, se si è rapidi. Una gara di velocità, di concentrazione: chi ne ha può andare in fuga. Quando non riesci ad essere competitivo, evidentemente, non è così divertente e piacevole. Come team, dobbiamo continuare a lavorare duramente per arrivare al livello dei migliori. Siamo in progresso e con un po’ di fortuna Laguna ci porterà più vicini al nostro obiettivo. Ripeto, la convinzione è che il peggio sia in realtà passato”.
Per lui, l’innovazione tecnica del nuovo telaio della RC212V e, inoltre, Laguna Seca è uno dei tre circuiti attualmente nel calendario in cui Rossi non è mai partito dalla pole position. Un avversario in meno per Pedrosa?