Bridgestone, Michelin; oppure Michelin, Bridgestone? L’eterno dilemma che affligge da sempre le scuderie a quattro ruote e a due ruote passa attraverso la scelta delle gomme che, se competitive, possono da sole garantire tre quarti di successo. La fondamentale importanza delle gomme la si percepisce ogni benedetta domenica, quando c’è aria di Gp e i successi e ilò raggiungimento degli obiettivi dei team si misura con l’affidabilità dei pneumatici.
Michelin, Bridgestone, appunto; o Bridgestone, Michelin? In MotoGp Bridgestone è da quest’anno unico fornitore, quindi il confronto e l’analisi con le case di pneumatici avversarie non può esser fatto; ciò non toglie che il resoconto della tre giorni di Le Mans si possa ugualmente fare. In Francia le Bridgestone che, seppure le condizioni climatiche non ne stiano facilitando il compito in questa prima fase del Campionato del Mondo MotoGP, hanno tuttavia portato a casa più di un motivo di soddisfazione.
La casa giapponese per la prima volta fornitore unico della classe regina ha potuto tirare un sospiro di sollievo solo nell’appuntamento di Jerez de la Frontera, mentre ha dovuto duplicare gli sforzi negli altri tre appuntamenti, ultimo quello di Le Mans per il Grand Prix de France. Bridgestone, che quest’anno non fornisce ai piloti gomme a mescola intermedia, ha visto tutte le stelle MotoGP iniziare la gara di Le Mans con gomme da bagnato per poi passare alle slick in corso. Secondo gli esperti del colosso giapponese il giro migliore per il cambio gomme sarebbe stato alla fine dell’ottava tornata, come dimostra la performance di Marco Melandri durante quella successiva. A rilasciare una dichiarazione ci ha pensato Tohru Ubukata, manager Bridgestone per lo sviluppo delle gomme: “Le nostre gomme da bagnato hanno mostrato una buona durabilità. Anche sull’asciutto Jorge Lorenzo era sempre più veloce fino a quando Marco Melandri non ha iniziato a fare ottimi tempi con le slick; slick che hanno fatto perfettamente il loro lavoro durante tutto il fine settimana. Grande grande gara in condizioni davvero complicate. Ci sono state tante battaglie e lo spettacolo è stato enorme. Voglio ringraziare Jorge per la corsa perfetta, congratularmi con Marco e Hayate perché fa piacere rivedere Kawasaki sul podio, e sottolineare la prestazione di Dani Pedrosa”.