La positivissima sei giorni vissuta in Malesia, ha sicuramente dato ragione al lavoro svolto in HRC durante tutto l’inverno, e durante l’ultimo test, motogp.com ha raggiunto il vice presidente di HRC Shuhei Nakamoto, che ha parlato dei progressi del suo prototipo. “È difficile da spiegare! Abbiamo provato tante cose diverse, ma tutto quello che abbiamo provato ha avuto solo piccoli miglioramenti,” ha detto. “L’anno scorso, durante la seconda parte, i nostri risultati non sono stati malvagi, almeno fino all’infortunio di Dani a Motegi. A quel punto abbiamo trovato la direzione giusta per lo sviluppo della moto e abbiamo potuto lavorare con telaio, motore, impianto elettrico, sospensioni, freni ecc…Da lì in poi tutto è migliorato leggermente, ma c’è molto da fare“. Una delle cose che sicuramente ha aiutato il lavoro della casa giapponese è stato il parere quasi unanime dei tre piloti, ha detto Nakamoto. “Le indicazioni sono molto simili, tutti i piloti hanno un programma quasi identico e tutti i piloti lamentavano problemi comuni. Si lamentano di stabilità in frenata, e ci stiamo concentrando per sistemare questa parte. Abbiamo provato il controllo di frizione e motore, ed è sempre meglio ma c’è ancora lavoro da fare,” ha concluso.