Dopo aver preso visione delle ottime prestazioni fornite dalla Yamaha nei test di ieri con i nuovi motori 1000, le altre scuderie devono accellerare i tempi e correre ai ripari. Lo sa bene la Ducati, cha a partire da oggi e sino a giovedì, nel fortino del Mugello proverà a testare a lungo la moto che verrà nel 2012, ma soprattuto proverà a proseguire sulla strada tracciata a Misano, dove lo stesso Valentino Rossi, settimo, ha notato dei miglioramenti. Quindi, oggi sarà la volta del collaudatore Franco Battaini, poi (probabilmente già domani) toccherà a Valentino Rossi scendere in pista con la 1000 (si tratta dell’8° giorno di test per la Ducati, dei 10 permessi dal regolamento) che serve però da test da laboratorio anche per la 800: sotto la lente d’ingrandimento dei meccanici Ducati, vi é l’elettronica già per quest’anno e un nuovo telaio per il prossimo Mondiale. Come già anticipato tempo fa, la struttura di quest’ultimo dovrebbe essere in alluminio, ma sempre concettualmente uguale all’attuale, con il motore portante. Più avanti poi, dovrebbe anche arrivare quello di tipo tradizionale.
LA HONDA PENSA AL PRESENTE – La Honda invece, preferisce lavorare a casa. Assente in questi giorni di test a Misano, la casa giapponese, che sta completamente rivoluzionando il prototipo 1000 che si è vista per la prima volta a Jerez e poi nei test di Brno, per il momento resta fortemente concentrata sulla stagione attualmente in corso. Se é sotto gli occhi di tutti uno strapotere tecnico, come hanno dimostrato domenica le 4 moto Honda nei primi 5 posti della classifica, é anche vero che é stata mostrata qualche debolezza, visto che a vincere alla fine è stata la Yamaha di Jorge Lorenzo, che ha staccato Stoner di diversi secondi. A dispetto dei 35 punti di vantaggio dell’australiano in classifica piloti proprio sullo spagnolo della Yamaha, il momento è molto delicato e la prossima gara di Aragon (in calendario il prossimo 18 settembre) sarà probabilmente decisiva per definire gli equilibri del campionato. Casey Stoner ha capito, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, che deve contare soltanto sulle sue forze, vista anche l’agguerrita concorrenza dei compagni di scuderia, come Pedrosa e Dovizioso. A Misano l’australiano é apparso eccessivamente stanco, fattore al momento non troppo chiaro. Dunque, il discorso per il titolo piloti é ancora tutto ancora aperto.