Una mano rotta e un settimo tempo con cui iniziare la nuova stagione di MotoGP. La due giorni in Qatar di Jorge Lorenzo non è certo di quelle da ricordare, ma se letta nel modo corretto, allora anche la gira a Losail (da dove l’11 aprile partirà il nuovo mondiale), può risultare positiva per il pilota della Yamaha. Lo spagnolo tornava alle corse dopo più di un mese di assenza: l’ultima volta che lo avevamo visto in pista era stato nella prima sessione di test a Sepang e già all’epoca Lorenzo aveva confessato di non essere ancora riuscito a trovare il giusto feeling con la Yamaha M1. Poi è arrivato l’infortunio al pollice della mano destra durante gli allenamenti in Spagna con la moto da cross e la conseguente assenza per il secondo appuntamento con la Malesia. Nonostante lo sviluppo della sua M1 sia pesantemente in ritardo rispetto a quella di Valentino Rossi – ricordiamoci che la Yamaha ha deciso di non far collaborare i due piloti sul fronte sviluppo –, Lorenzo è riuscito a chiudere i test in Qatar con il settimo tempo. E la mano destra era ancora dolorante. “Il secondo giorno è stato tremendo: la mano mi faceva più male della prima giornata – ha confessato il maiorchino –. Certo, non mi sento male come il primo giorno dopo l’incidente, però speravo che le cose sarebbero andate meglio”. Eppure il dolore non ha fermato Lorenzo che è riuscito a stare davanti a rivali del calibro di Dani Pedrosa. “E’ stata dura soprattutto per le frenate e perché non riuscivo a spingere al massimo il gas. Ma per la prima gara starò certamente meglio. La moto va bene e la Yamaha ha fatto un ottimo lavoro: basta guardare i risultati di tutti i piloti di questa marca. Adesso devo concentrarmi per gli ultimi sviluppi e l’obiettivo è risolvere i piccoli problemi in meno di tre settimane. Intanto dovrò pensare anche a mettere a posto la mano così che la prossima volta in Qatar sarò al meglio della condizione“.