Messa in archivio la due giorni di test a Sepang, Malesia, dopo cui la MotoGP si appresta a cominciare la stagione 2012, il bilancio in casa Ducati non è positivo come ci si aspettava in seguito alla sessione di prove dello scorso gennaio-febbraio. La due giorni malesiana, infatti, ha lasciato un Valentino Rossi pessimista e non più fiducioso rispetto al mondiale alle porte a causa dei pochi progressi registrati dalla sua Desmosedici 12.
Di fronte alla Honda di Casey Stoner che viaggia a ritmi evidentemente rodati e al cospetto di una Yamaha che ha mostrato – non solo con Jorge Lorenzo ma anche con Ben Spies – di essere in grado di tenere testa alla scuderia nipponica che deteiene l’iridato della costruttori, l’italiano ha purtroppo registrato un passo indietro rispetto ai primi test e modificato le sensazioni positive di allora in percezioni negative. Non è bastato migloreare i tempi – al punto che la differenza tra Ducati e le altre è scesa da un secondo e due decimi al secondo secco – perché in generale la posizione di classifica si è aggravata, segno del fatto che – eccetto Ducati – le scuderie ad aver compiuto passi in avanti sono più di una. Il Dottore non nasconde amarezza e delusione:
“È stato un test abbastanza negativo purtroppo e l’unica nota positiva è che da 1,2s di ritardo che avevamo l’altra volta ora ne abbiamo 1, siamo più vicini. Sono preoccupato perchè la posizione è peggiorata e tanti altri sono andati più forte, è peggio del primo test”.
Nello specifico, la Ducati più veloce è stata quella di Hector Barbera, finito al sesto posto mentre la nuova Ducati di Valentino si è piazzata in decima posizione e, dettaglio forse più significativo, ha evidenziato problematiche precedentemente non riscontrate:
“Ho fatto molta fatica a guidare rispetto a tre settimane fa – ha dichiarato Rossi – soprattutto in percorrenza di curva. A parte traction control e antimpennamento che in accelerazione mi aiutano, perchè sono migliori, abbiamo cercato di risolvere il sottosterzo, ma non ce l’abbiamo fatta, alla fine abbiamo dovuto desistere. Sappiamo che sarà dura e che dobbiamo lavorare”.
Prima del debutto ufficiale -l’ 8 aprile in Qatar – ci sarà modo di testare la situazione con altri test in programma alla fine del mese di marzo a Jerez.
“Lì dovremo capire – dichiara Rossi – dove siamo rispetto agli altri: questi sono stati dei test più difficili per il tempo e siamo stati sfortunati perchè abbiamo avuto dei problemi all’anteriore che non siamo più riusciti a risolvere. Senza il problema alla forcella avremmo levato altri tre, quattro decimi e saremmo più avanti ma di passo ne perdiamo ancora circa sette. Non sono un’enormità, ad essere onesti, ma siamo comunque indietro”.
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