Dopo che la prima giornata era stata resa inutile dalla pioggia caduta sul circuito, ecco che lunedì i piloti del MotoGP hanno avuto – finalmente – la possibilità di provare le regolazioni di gara per la prima uscita stagionale del campionato 2009: la notturna del Qatar. Sotto i riflettori del tracciato di Losail, a brillare di luce propria è stato l’australiano della Ducati Casey Stoner, già vincitore qui lo scorso anno. Alle sue spalle, un Valentino Rossi discreto, staccato di 6 decimi (1’57″747 contro il 1’57″139 del rivale) ma più concentrato sulla ricerca della migliore configurazione per la gara (“La nostra peggiore del 2008”, secondo “The Doctor”) che non sul “tempone”.
Già, perché i primi test ufficiali del 2009 (oggi è Losail, a inizio febbraio fu la malese Sepang) hanno messo in luce due comportamenti assolutamente divergenti tra Stoner e Rossi: l’australiano gira poco, perché non ha del tutto smaltito i postumi dell’operazione al polso sinistro dello scorso novembre, mentre l’italiano ha raggranellato un numero di tornate ben più significativo (lunedì ha “vinto” questo particolare scontro 51 a 37); ancora non c’è stato modo – per nessuno dei due contendenti – di effettuare il tanto desiderato “long run”, ma la sensazione è che Valentino stia riuscendo a raccogliere un numero di informazioni più alto.
Malissimo Dani Pedrosa, che ha saggiato l’asfalto con una brutta high-side costringendo i commissari di percorso ad esporre la bandiera rossa. Lo spagnolo si è ferito al polso ed al ginocchio, ma i primi accertamenti hanno escluso l’eventualità di fratture ossee. A tenere alto l’onore Honda ha perciò dovuto pensare il “deb” (almeno sulla moto ufficiale HCR) Andrea Dovizioso, buon quarto vicinissimo a Rossi. Pimpanti le Suzuki di Vermeulen (quinto) e Capirossi (sesto), a conferma di un pacchetto che consentirà al marchio di lottare per le posizioni di testa. Ultima nota per Melandri, scivolato in posizione 14 a due secondi dalla vetta dopo il promettente secondo di domenica.
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