Ormai mancano solo una decina di giorni al – tanto atteso – esordio del motomondiale “versione” 2009; piloti e team si sono riuniti lo scorso week-end, e confrontati sul tracciato di Jerez: da questi ultimi test ufficiali, sembrano essere nettamente emersi i valori in campo e la conseguente lista dei favoriti, che vede i nomi di Simon in 125 Simoncelli in 250 e Stoner-Rossi in MotoGP come principali “indiziati” per aggiudicarsi il titolo. Sulla testa di tutti, grava però l’incognita rappresentata dalla drastica riduzione delle prove pre-gara, decisa dalla Dorna di concerto con i team per ridurre i costi e consentire così al “circus” di superare senza grossi patemi la crisi economica.
A parlare di tutto questo è stato, come accade spesso, il leader carismatico del gruppo: il campione del mondo in carica Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia non è mai stato contrario a questa presa di coscienza (“Abbassiamo i costi altrimenti questo sport è destinato a perdere appeal o scomparire”, aveva dichiarato), semplicemente ritiene che il “taglio” possa creargli dei problemi in fase di settaggio. Come ha spiegato lui stesso: “Molto spesso la scorsa stagione siamo arrivati a trovare il giusto setting per la moto solo la domenica mattina, ma quest’anno sono stati tagliati oltre novanta minuti di prove ogni weekend. Questo renderà la vita difficile a me, ma soprattutto ai giovani che si affacciano alla MotoGP”
Per fortuna, in casa Yamaha nonostante il “muro” si collabora fattivamente. Come ha precisato il compagno di team Jorge Lorenzo: “Io ho la telemetria di Valentino e lui ha la mia”. Salvo aggiungere, forse più per convincere se stesso che non il proprio auditorio: “Ogni pilota però deve concentrarsi solo sul suo lavoro, altrimenti non vincerà mai”. A chiudere ogni discorso, da buon padre di famiglia, è stato il team manager della casa del Diapason: Davide Brivio. “I fans non penseranno ad alcuno di questi problemi quando alle due del pomeriggio si siederanno in poltrona per godersi le gare”. Una verità sacrosanta.