Non fa drammi e tranquillizza l’ambiente professionistico delle due ruote Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna, circa la partecipazione delle grandi case motociclistiche, in particolare Honda, Ducati e Yamaha, alla prossima edizione del MotoGp.
A quattro turni dalla fine delle ostilità – e con la gara di Motegi a qualche ora dal via, Jorge Lorenzo in pole position – in particolare, non teme un addio della Honda in relazione alle modifiche regolamentari destinate ad entrare in vigore nel 2014, con l’introduzione della centralina unica.
“Siamo sempre aperti alle nuove idee. In generale, siamo favorevoli alla riduzione dei costi e all’aumento dello spettacolo. Questo sarà l’obiettivo principale di entrambi i campionati”,
dice in maniera determinata Ezpeleta.
“Tutte le decisioni MotoGp vengono prese con tutte le parti coinvolte e continuerà ad essere così. È importante mettere in piedi qualcosa di ragionevole e possibile dal punto di vista economico. Siamo in tempi duri e tutti capiranno”,
chiarisce in una conferenza stampa a Motegi, dove domenica è in programma il Gp del Giappone. La Bridgepoint, maggiore azionista di Dorna, ha acquistato Infront Sports and Media e di conseguenza ha assunto il controllo del Mondiale Superbike.
“Ovviamente le cose il prossimo anno continueranno come sono, MotoGp e Superbikecontinueranno con lo stesso sistema organizzativo e le stesse regole. Da ora, insieme alla federazione internazionale, case costruttrici, circuiti e team, cercheremo di far fronte alle difficoltà economiche di questi tempi con l’obiettivo di crescere insieme. Ci sarà anche una collaborazione con Infront Sports and Media reiguardo altri aspetti dei due campionati”,
spiega Ezpeleta. Nel frattempo, l’ad della Dorna non lavorerà con l’obiettivo specifico di portare BMW, Kawasaki, Aprilia e Suzuki in MotoGp e lo dice senza mezzi termini:
“No, non cerco di convincere nessuno. L’obbligo di chi organizza un campionato, insieme alla Fim, è di mettere a punto un regolamento tecnico”.