Già alla ribalta per un patteggiamento con il fisco andato a buon fine nel 2007, in seguito ad una evasione di parecchi milioni di euro, Valentino Rossi torna a far parlare di sè in seguito alle nuove accuse di “cattivo pagatore” lanciate al Campione del Mondo dallo studio di commercialisti presso il quale lo stesso Valentino si era rivolto al fine di lasciare che curasse i propri affari.
Parliamo del gruppo Cesaroni-Cappellini, società marchigiana il cui compito è stato quello di gestire ogni aspetto economico e fiscale del 46Yamaha.
“Siamo molto amareggiati — affermano referenti del gruppo — ma la realtà è questa: dal febbraio 2008 manteniamo il basso profilo per non ledere l’immagine di Rossi ma lunedì in un comunicato spiegheremo nei dettagli la vicenda. Siamo riusciti a far risparmiare a Rossi circa 170 milioni: fate voi una proporzione di quanto ci spetterebbe”.
Presto detto: dando per scontato che ai commercialisti debba andare una percentuale che oscilla tra l’1 e l’1.5 per cento, Valentino dovrebbe loro corrispondere la bellezza di un paio di milioncini di euro. Buttali via!