A partire dalla metà del prossimo mese di maggio, ecco che sono stati attivati in via del tutto ufficiali i vari incentivi moto e scooter per l’anno 2022. Ebbene, si tratta di un progetto che, come si può facilmente intuire, fa parte del piano di più ampio respiro legato agli incentivi statali. Questi ultimi si aggirano intorno ai 2 miliardi nel giro di un triennio, che verranno suddivisi in questo modo, ovvero in tre tranche da 650 milioni di euro tra il 2022 e il 2024, ma buona parte di questi saranno effettivamente destinati alle auto.
Gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter elettrico si rivolgono a quanti, ovviamente si deve trattare di persone fisiche, hanno intenzione di comprare un nuovo modello a due ruote. I contributi che vengono distribuiti dallo Stato, quindi, vanno a supportare sia l’acquisto di modelli elettrici, ma anche quelli che sono dotati di una motorizzazione ibrida. Non solo, dal momento che tale piano di incentivi comprende anche l’acquisto di veicoli a due ruote che sono spinti da un motore endotermico.
Di conseguenza, possiamo facilmente intuire come tutti questi incentivi non sono affatto destinati alle persone giuridiche. Tutti coloro che hanno a disposizione una partita IVA, quindi, hanno la possibilità di eseguire l’accesso a questo particolare sconto solo in un caso ben preciso, ovvero quando l’acquisto del veicolo a due ruote si verifica a titolo esclusivamente personale. Insomma, non bisogna assolutamente intestarlo alla partita Iva. Attenzione, però, dal momento che è presente pur sempre un’eccezione. Stiamo facendo riferimento a tutte quelle società di scooter sharing, a cui è in ogni caso rivolta una piccola fetta in relazione agli incentivi messi a disposizione da parte dello Stato.
Un altro aspetto che vale senz’altro la pena mettere in evidenza è quello legato alle formule di acquisto che vengono accettate, visto che si tratta non solo dei contati, ma pure del finanziamento. Attenzione, dato che per poter usufruire degli incentivi, non si può sfruttare la formula del noleggio a lungo termine. Il motivo è piuttosto facile da intuire, dal momento che lo scooter è oggetto di intestazione nei confronti della società e non rispetto alla persona che lo andrà a usare nella vita di tutti i giorni.
All’interno del decreto diffuso dal Governo, in relazione agli incentivi proposti per i veicoli a due ruote, quindi, sono compresi un po’ tutti i modelli che sono stati più di recente lanciati sul mercato. Come si può facilmente intuire, di questo elenco non fanno parte tutte quelle moto che sono dotate di un alto livelli di potenza.