L’inizio – ahinoi – sarà in salita, ma il campione “vero” è quello capace di emergere dalle difficoltà, più forte di quanto già non fosse prima; il campione del mondo in carica della 250, Marco Simoncelli, avrà – da oggi – l’occasione per dimostrarsi all’altezza delle aspettative che il titolo gli ha cucito addosso. Infortunatosi cadendo sabato pomeriggio alla “Cava”, il paradiso della derapata controllata per Valentino Rossi “and Friends”, Simoncelli dice di aver capito subito che la situazione del suo polso fosse compromessa: “Ho capito che era grave”. Certo, forse il buon Marco non s’immaginava di rischiare di “bucare” l’esordio in Qatar e nemmeno di dover finire sotto i ferri.
Ma l’intervento si è reso necessario, e sarà effettuato nella giornata di oggi presso una clinica di San Marino, proprio per ridurre la frattura e tentare un recupero entro giovedì che avrebbe realmente del miracoloso. “Abbiamo visto che si tratta di frattura importante – la diagnosi del dottor “Clinica Mobile” Costa, rientrato precipitosamente da Valencia dove stava seguendo la Superbike – ed abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente”. I tempi di recupero sarebbero stati lunghissimi, se non fosse stato per un’idea degli specialisti che hanno in cura il pilota, e stanno ipotizzando una procedura innovativa.
Prosegue Costa: “Abbiamo rimandato l’operazione di un giorno perché attendiamo un’attrezzatura speciale per un intervento innovativo: gli inseriremo nel polso, dall’esterno e senza aprire chirurgicamente, una vite in titanio a doppio passo”. Questo per garantire la possibilità di un recupero che, ha concluso Costa, “Dipende soprattutto dalla volontà del pilota”. Ma quella c’è eccome: Simoncelli, raggiunto telefonicamente dalla Gazzetta, è infatti parso carico al punto giusto: “Nella mia testa c’è la voglia di correre in Qatar”. Con questo intervento, potrebbe essere possibile, ma già vedere il campione in carica al via del GP di Motegi (26 aprile) avrebbe del miracoloso.