Finalmente è giunta la notizia tanto attesa. Aprilia Racing e Max Biaggi hanno infatti siglato il nuovo contratto che legherà il Campione del Mondo Superbike 2010 alla scuderia che lo ha visto trionfare sin dai suoi esordi nella classe 250 del Motomondiale. Grazie all’accordo biennale sottoscritto, il Corsaro e la casa di Noale potranno difendere insieme, nella prossima stagione, il titolo mondiale Piloti e il titolo mondiale Costruttori conquistati quest’anno.
Impressionante il percorso del pilota romano nel 2010: dieci vittorie, quattro doppiette e altri quattro podi, hanno condotto il cinque volte iridato alla conquista nel Mondiale piloti (primo italiano nella storia del motociclismo) e Aprilia al proprio primo trionfo nella classifica Costruttori del WSBK. Con la conferma del sodalizio Biaggi-Aprilia, si rinnova dunque uno dei binomi più vincenti del motociclismo sportivo italiano ed europeo: il pilota romano vanta infatti cinque titoli mondiali in un arco temporale da record visto che tra il primo Mondiale 250 e il titolo SBK di quest’anno sono passati sedici anni. Mentre Aprilia vanta un palmares di 45 titoli mondiali e, con 277 vittorie di GP, è il marchio più vincente della storia del Motomondiale.
“Sono ovviamente felicissimo di continuare con Aprilia questa avventura vincente nel Mondiale SBK – ha dichiarato Max Biaggi – Dopo una stagione esaltante ma faticosa, dopo tanti anni di gare e tante vittorie, è stato naturale e giusto fermarsi a pensare, a riflettere su un impegno futuro così importante. E nelle mie valutazioni è stato decisivo, così come lo fu all’inizio di questa avventura con Aprilia, sentire vicine una squadra e una azienda così capaci e così focalizzate verso l’obiettivo sportivo“. Difendere il titolo sarà dura, ma Biaggi è pronto ad una nuova sfida: ”Ora dobbiamo prepararci al meglio per la prossima stagione, sappiamo bene che non potremo sederci sugli allori, che saremo l’obiettivo di tutti gli avversari. Ma ora sono anche certo che saremo al via della prima gara ben motivati, con una moto che ho cresciuto e che non ho voluto abbandonare, pronti a vendere cara, anzi carissima, la pelle”.