Per ora, Imola osserva gli altri che fanno. Per altri, intendiamo ovviamente i centauri in Superbike che domani non correranno in casa. Con la defezione annunciata di Max Biaggi, gli occhi italiani sono tutti rivolti verso Marco Melandri, dal quale ci si attende la doppia prestazione da incorniciare.
Sarebbe l’unico modo – oltre che per regalare una gioia al pubblico fedele e amico – per rimettere in discussione lo strapotere di Carlos Checa che, in sella alla Ducati, si appresta a piazzare le mani sull’iridato di quest’anno. Intanto, nelle libere che hanno preceduto le qualifiche, è stato il britannico Jonathan Rea a fermare il cronometro sul tempo più basso: il giro veloce del centauro su Honda ha stoppato il crono a 1’48″241.
Appena dietro Rea, attardato di 159 millesimi, c’è il leader della classifica, Checa con tanto di marchio Althea Racing. Più attardati – rispettivamente terzo e quarto – il britannico Leon Haslam su Bmw e Michel Fabrizio, in sella a Suzuki (il suo ritardo è di poco meno di mezzo secondo). Dulcis in fundo, Marco Melandri: sesto posto con un ritardo di sei decimi. Dietro l’emiliano: la Kawasaki di Tom Sykes, le Ducati di Guintoli e Berger, l’Aprilia di Nori Haga.