La Bandit 650 SA non è una due ruote qualunque e ciascun appassionato Suzuki lo sa bene. La moto della casa nipponica – che ha recentemente annunciato l’arrivederci alla MotoGP a causa di una crisi economica che non ha evitato neppure il marchio orientale – ha di fatto segnato la storia dell’azienda negli anni recenti visto che, messa in commercio nel 1989, da allora ha saputo ritagliarsi una fetta importante di mercato facendo breccia nei cuori di oltre 400 mila centauri sparsi nel mondo.
Ecco perché, il ritono del modello, nel nuovo formato disponibile dal gennaio 2012 (per cominciare, con pochi esemplari. Quanti? Per ora, vattelapesca), non può che essere una gradita novità per i motociclisti e una bella scommessa con cui Suzuki cercherà di invertire il trend di una difficoltà di bilancio lampante.
La nuova versione pare ritagliarsi uno spazio significativo tra le strade cittadine: impianto frenante con ABS di serie, strumentazione analogico-digitale, serie di accessori (dai vani portaoggetti al manubrio con due possibilità di regolazione) in grado di garantire confort totale, motore 656cc 4 tempi, 4 cilindri da 85 CV a 10.500 giri e 61.5 Nm raffreddato a liquido.
Una sola colorazione disponibile (bianco perlato) a un prezzo che di per sè alletta: la promozione dovrebbe partire da 6.990 euro e, almeno in una fase iniziale, verrà resa disponibile solo su ordinazioni effettuate attraverso il portale Suzuki.