Il marchio Tacita, torinese che produce delle moto elettriche, ha tolto finalmente i veli alla nuovissima T-Cruise Turismo. Si tratta di una cruiser green che è stata realizzata con l’obiettivo bene in mente di garantire il massimo comfort a tutti coloro che amano viaggiare spesso e volentieri. Lo sviluppo è avvenuto basandosi sulla T-Cruise standard, mentre l’equipaggiamento comprende un parabrezza alto, con tanto di borse ai lati.
Tacita T-Cruise Turismo, tre diverse opzioni di pacco batteria
Tra le principali caratteristiche di questa nuova due ruote troviamo sicuramente il fatto di poter essere configurata con ben tre differenti opzioni di pacco batteria, che si caratterizzano per essere tutte ai polimeri di litio Li-Po. Il marchio ha sottolineato come l’autonomia si spinga fino a 322, 220 e 113 chilometri di autonomia, senza comprendere però la riserva.
Il pacco batterie espone un avviso che riporta come il ciclo di vita sia pari a 2000 cicli di ricarica, con una stima che si aggira intorno ai 500 mila chilometri sul modello da 27 kWh. Questa moto può contare pure sulla presenza di un caricabatterie che è stato integrato, mentre quello rapido si può inserire tra gli optional. Il caricabatterie incorporato si caratterizza per permettere l’impiego di caricatori di livello 2 e 1, in maniera tale da poter portare a termine la ricarica della due ruote da ogni presa da 110/220 V, oltre che ovviamente dalle diverse stagioni di ricarica pubbliche.
Le varie opzioni di motorizzazione
Anche per quanto riguarda le motorizzazioni sono varie le soluzioni tra cui poter scegliere. Ad esempio, troviamo quattro configurazioni di potenza, ovvero da 11, 27, 34 e 44 kW. L’ultima versione, tra le altre cose, è in grado di sviluppare una coppia istantanea fino a 100 Nm. Sempre quattro saranno anche le mappe motore che verranno proposte a chi si metterà alla guida di questa spettacolare cruise. Si tratta di Eco+, Eco, Touring e Power. Interessante notare anche come la nuova T-Cruise possa contare sulla presenza di un cambio a 5 marce, oltre la retro, con un dispositivo di frenata rigenerativa che si può ampiamente modellare secondo le proprie esigenze. Non solo, visto che la presenza dell’interruttore a manubrio a quattro livelli consente pure di concentrarsi sulla regolazione del freno motore e della potenza di ricarica, sempre secondo quelle che sono le proprie preferenze. L’impianto frenante, infine, può contare sulla presenza di un disco da 320 mm all’anteriore e uno da 240 mm al posteriore.