Il Grand Prix of Japan della classe 125, inizia subito con un brivido grazie all’incidente alla partenza tra Efren Vazquez (Tuenti Racing) e Jonas Folger (Ongetta Racing). Fortunatamente però, non ci sarà nessuna conseguenza per i due, che forse anche per questo vengono emulati pochi secondi dopo da Sturla Fagerhaug (AirAsia). Davanti intanto, Nico Terol e Marc Marquez conducono in solitaria la gara, mentre Espargaró e Smith provano a recuperare terreno sui due fuggitivi. Ma la rincorsa si rivelerà ben presto inutile: infatti, nello spazio di poche tornate, il leader del mondiale Nico Terol e il poleman Marc Marquez, hanno maturato già un vantaggio enorme sui primi inseguitori. In Giappone questa sfida potrebbe decidere una fetta di mondiale, visto che il giovane pilota Red Bull Ajo Motorsport è obbligato a vincere per recuperare punti su leader del team Bancaja Aspar. E infatti, a 12 giri dal termine del Gran Premio, arriva il primo attacco convinto del numero 93, che alza il ritmo e prova a staccare Terol che, forse un po’ sorpreso dalla reattività del rivale, accusa il colpo. Intanto dietro la gara continua recitando un altro copione: cadono Sandro Cortese (poi rientrato) e Danny Kent, entrambi alla curva 11. Il ritmo di Marquez si rivelerà presto insostenibile per Terol che dovrà accontentarsi dei 20 punti destinati al secondo classificato. Arriva così la settima vittoria stagionale per Marc Marquez che permette al pilota Red Bull Ajo Motorsport di riprendersi la seconda piazza mondiale, a soli sei punti dal leader della classifica Nico Terol, oggi secondo, quando mancano ancora quattro gare alla fine del Mondiale. Buon lavoro di squadra anche di Bradley Smith che con il quarto podio stagionale complica ulteriormente la rincorsa al titolo di Pol Espargaró, oggi solo 4º e ora distante 13 punti dalla vetta. La caduta di Tomoyoshi Koyama (Racing Team Germany) lascia ad Alberto Moncayo (Andalucia Cajasol) ed Esteve Rabat (Blusens STX) la top six.
classifica
Moto Gp, Gran Premio di San Marino: A Misano vince Pedrosa, poi Lorenzo e Rossi. Ma “quasi” nessuno festeggia
Parla ancora spagnolo la Moto Gp. Precisamente la lingua di Dani Pedrosa, che con la sua Honda, dopo il successo ottenuto una settimana fa ad Indianapolis, conquista pure il GP di San Marino, in una giornata però tragica, funestata dalla morte del pilota Tomizawa durante la gara della Moto2. Il fantino della Hrc ha vinto nel suo stile: in testa dalla prima all’ultima curva. Uomo solo al comando sarebbe proprio il caso di dire: come piace a lui, con la strategia che più ama, che maggiormente si addice alle sue qualità e che lui sa interpretare alla perfezione. Adesso il divario che lo separa dal leader del Mondiale, Lorenzo, buon 2° posto per lo spagnolo della Yamaha, anche se mai in grado di impensierire Pedrosa è di 63 punti. Ancora tanti, troppi per sperare, non solo in un sorpasso, ma anche solo in un tentativo di aggancio. Non è per rendere arrendevole Dani, alla seconda vittoria di fila, la terza delle ultime cinque gare: ma è una questione di matematica. Tutto qui.
Sul terzo gradino del podio è riuscito a salirci Valentino Rossi, che prima ha piegato Stoner, calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, poi ha duellato a lungo con Andrea Dovizioso, che da metà gara in poi gli ha reso la vita alquanto difficile. Il pesarese è al secondo podio dal rientro dopo la frattura della tibia, dopo quello centrato, sempre con il 3° posto, a Laguna Seca.
Alla fine, bocche cucite – A fine gara nessuno dei protagonisti del podio ha molta voglia di parlare dell’esito della gara, messo in secondo piano dalla tragedia di Tomizawa. Pedrosa: “Non ci sono parole, non so che dire, la gara è stata ok, ma la testa è altrove“. Lorenzo: “Tomizawa era un pilota molto allegro, peccato. La gara? Quando succedono queste cose la gara non conta“. Rossi: “Mi spiace molto, davanti a queste cose, la corsa non conta molto. Peccato”. Purtroppo, dei fischi disgustosi al momento della premiazione di Lorenzo sul podio, hanno quasi profanato un’atmosfera di grande mestizia e commozione.
Agostini: “Oggi meglio di ieri” – Giacomo Agostini, intervistato da Canale 5 sulla morte del giapponese Shoya Tomizawa, ha dichiarato: “Non facciamo i farmacisti. Fortunatamente, oggi succede molto meno di una volta, ma quando si corre a 300 all’ora il rischio è inevitabile“.
L’ordine d’arrivo della MotoGp al Gran Premio di San Marino:
1. Dani Pedrosa (Spa) Honda, in 44’22″059.
2. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha, a 1″900.
3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha, a 3″183.
4. Andrea Dovizioso (Ita) Honda, a 6″454.
5. Casey Stoner (Aus) Ducati, a 18″479.
6. Ben Spies (Usa) Yamaha, a 28″385.
7. Colin Edwards (Usa) Yamaha, a 34″934.
8. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki, a 38″157.
9. Hector Barbera (Spa) Ducati, a 40″943.
10. Marco Melandri (Ita) Honda, a 42″377.
11. Aleix Espargaro (Spa) Ducati, a 45″906.
12. Hiroshi Aoyama (Jpn) Honda, a 46″394.
13. Randy De Puniet (Fra) Honda, a 50″481.
14. Marco Simoncelli (Ita) Honda, a 1’23″143.
Così le prime posizioni della classifica: Lorenzo p. 271, Pedrosa 208, Dovizioso 139, Rossi 130, Stoner 130.
Superbike, Crutchlow fa il fenomeno e ottiene una strepitosa doppietta a Silverstone. Biaggi limita i danni mantiene 60 punti su Haslam
Un ottimo Cal Crutchlow, britannico di 24 anni e vera rivelazione del Mondiale della Superbike 2010, ha letteralmente dominato il decimo round del campionato corso a Silverstone. E’ stata una giornata difficile invece, per il capoclassifica iridato Max Biaggi (Aprilia) arrivato quinto e sesto ma che mantiene sempre a + 60 i punti di vantaggio sul rivale per il titolo Mondiale Leon Haslam (Suzuki), oggi giunto prima terzo e poi quarto al traguardo. Il vantaggio del Corsaro è dunque ancora solido anche perché adesso mancano solo tre round (sei gare) alla fine del Mondiale, con 150 punti ancora in palio.
Scattato alla partenza davanti a tutti grazie alla quinta superpole conquistata in stagione, Cal Crutchlow, il talento emergente della Yamaha, ha centrato la prima doppietta della sua giovane carriera nella stagione d’esordio in Superbike. In precedenza infatti, il pilota britannico aveva conquistato quattro podi ma aveva anche sbagliato molto (tre scivolate).
Sulla pista di casa il talento della Yamaha ha però finalmente cambiato marcia battendo due volte il tenace nordirlandese Jonathan Rea (Honda) e mostrando a tutti il suo grande talento. Crutchlow ha preso il volo anche grazie all’apporto di Valentino Rossi che ha provato la Yamaha R1 a Brno, durante la convalescenza dal grave infortunio subito al Mugello, dando alla squadra della Superbike le indicazioni necessarie per risolvere finalmente il problema di eccessivo consumo di gomma che aveva rallentato il britannico nelle prove precedenti.
Biaggi, come previsto alla vigilia del weekend britannico, ha guidato sulla difensiva e ha complicato la sua giornata commettendo due errori (uno per gara) che lo hanno ulteriormente allontanato dal’obbiettivo Haslam. Nessuna novità intanto riguardo la complicata trattativa per il rinnovo con Aprilia “ma noi vogliamo Max e lui vuole restare con noi quindi troveremo un compromesso” ha assicurato il responsabile corse di Noale Leo Mercanti. La Superbike va ora in vacanza fino al 5 settembre quando tornerà con il GP di Germania al Nurburgring. Seguiranno infine Imola (26 settembre) e Magny Cours (3 ottobre).
Moto Gp, Rossi inserito nella speciale classifica di “Sport Illustred” tra gli sportivi più ricchi
Il “Dottore” Valentino Rossi è stato inserito dalla rivista americana “Sport Illustrated” nella classifica dei 20 “Paperoni” dello sport non statunitensi. Insieme al nove volte campione del mondo della Motogp, è in buona compagnia, all’interno di questa “specialissima” classifica ci sono diversi nomi illustri nell’universo dello sport: del calcio, del tennis, del basket e naturalmente dei motori: tra quest’ultimi alcuni piloti di F1. Uno solo il motociclista, guarda caso, Valentino Rossi.
Per entrare nei primi 20 degli sportivi più ricchi di “Sport Illustrated” infatti, bisogna avere una media delle dichiarazioni dei redditi della bellezza di 30 milioni di dollari. Si tratta di un valore elevatissimo, ma c’è anche chi, in barba alla crisi economica e alla povertà nel mondo, é riuscito anche a doppiarlo. E’ il caso, tra gli sport “tradizionali” di Federer, ma c’è anche chi addirittura supera ampiamente il tennista svizzero, come i calciatori Messi, Beckham e Ronaldo. Valentino Rossi, comunque rimane in classifica al settimo posto, grazie alla sua dichiarazione da 34 milioni di dollari. In F1 Hamilton, Raikkonen, Button ed Alonso, che occupano rispettivamente la 10/o, 14/o, 15/o e 17/o posizione in classifica con 26.,7 milioni, 23,6 milioni, 23.1 milioni e 22,6 milioni di dollari, guadagnano meno di Valentino.
Ecco la lista completa dei 20 sportivi non americani più pagati del 2009 di Sport Illustrated:
Superbike, Biaggi verso Misano: davanti ai suoi tifosi vuole un’altra doppietta Mondiale
E’ un momento magico per il pilota italiano Max Biaggi. Da Miller Motorsports Park è salito in vetta al campionato della Superbike con quindici punti di vantaggio su Haslam. E’ in testa alla classifica delle vittorie di manche (è a quota sei), ed ora correrà i prossimi sei round con tutti gli occhi puntati addosso. La sua enorme esperienza e i quattro mondiali 250 vinti in carriera, con in più la serenità di essere diventato padre da pochi mesi, lo aiuteranno a gestire la pressione, anche se il romano sa fin troppo bene che i suoi molti tifosi aspettano da più di 20 anni ciò che potrebbe accadere alla fine di questa stagione. In sella all’Aprilia RSV4, Max arriverà a Misano pronto a festeggiare, sabato 26 giugno, il suo 39esimo compleanno. Il regalo più bello potrebbe essere proprio un’altra doppietta da centrare davanti al suo pubblico, per rinsaldare ancora di più la sua prima posizione in classifica. Ecco l’intervista rilasciata al sito ufficiale del Mondiale SBK.
Rispetto allo scorso anno, qual è stato il più grande passo in avanti fatto sull’Aprilia RSV4 livello di competitività? “E’ stato fatto un lavoro di affinamento di diversi particolari. La moto è diventata un po’ più equilibrata sia come utilizzo motore che ciclistico.”
Come ci si sente a guidare il campionato avendo Leon Haslam come unico rivale nella lotta al titolo? “Questa è la mia prima volta in testa al Mondiale quest’anno e sinceramente penso che sia un’ottima sensazione che ci rende orgogliosi del duro lavoro svolto fin qui. Personalmente sono e rimango concentrato per riuscire ad ottenere il massimo ogni volta che vado in pista ……il Mondiale è ancora lungo.”
Quanto aiuto state ricevendo dal Test Team che lavora in parallelo con voi? “Beh! Con una moto nuova come la nostra è fondamentale avere un Test Team (come la BMW d’altronde). Diciamo che per gli ultimi arrivati è molto importante per recuperare competitività rispetto a quei team che hanno fatto la storia della SBK.”
C’è differenza tra la nuova cascata ad ingranaggi e il vecchio sistema? “No, non proprio. Non si avvertono differenze al momento. La nuova cascata ad ingranaggi l’ abbiamo usata solo a Miller ma già dalla prossima gara potrò essere più preciso.”
Quest’anno hai cambiato in qualche modo il tuo approccio alle gare Superbike? “Mi sono trovato subito a mio agio nel WSBK sin dal primo momento. Mi mancava un ambiente molto più spartano della MotoGP e credo di averlo trovato. Quest’anno per me non è cambiato nulla, il grande cambiamento l’ho fatto quando sono tornato a correre per Aprilia e con la squadra da me scelta per quest’avventura.”
Quanto ti ha aiutato quest’anno, rispetto alle passate stagioni, essere diventato padre? “E’ semplicemente fantastico quello che mi è accaduto, non credevo fosse così incredibilmente bello diventare padre. Sono orgoglioso.”
Rispetto a dieci anni fa, oggi ci sono piloti cosiddetti “vecchi” in grado di lottare per il mondiale. Ma questo non è forse uno degli sport più fisici di tutti? “L’esperienza è una dote in più e quando gareggi al Top contano tutti i piccoli dettagli. I nuovi arrivati sono bravi ma pochissimi fanno la differenza. Su tutti, Ben Spies.”
Moto Gp, Le Mans: Lorenzo stupito e felice. E Rossi gli fa i complimenti
Meglio di così proprio non poteva andare. Lo spagnolo Jorge Lorenzo, grazie alla vittoria ottenuta nel Gp di Francia, incrementa il proprio vantaggio in testa alla classifica generale della Motogp. Il pilota del Fiat Yamaha Team ha preceduto sul tracciato di Le Mans, propro il compagno di squadra Valentino Rossi: “Sono partito abbastanza bene – spiega lo spagnolo a Italia 1 – ho sorpassato Dani (Pedrosa, ndr) ed è stato facile perchè non frena forte. Con Rossi sono stato paziente, non volevo fare pazzie e superarlo è stato più facile di quello che mi aspettavo perchè pensavo Valentino fosse più veloce”.
L’italiano Valentino Rossi è giunto come detto secondo al Gp di Francia. Anche questa dunque, volta il suo compagno di squadra ha fatto bottino pieno, così come accadde in Spagna in quel di Jerez, due settimane fa. “La spalla mi ha dato fastidio, ma pensavo peggio – spiega Rossi a Italia1 – Nelle accelerazioni e nelle curve lente perdevo molto. Lorenzo è stato più bravo. Comunque va bene il secondo posto, ci riproveremo la prossima volta”.
“Mi sono dovuto rifare dall’anno scorso, in volata. Oggi è arrivato un risultato importantissimo per il team, sono molto contento, abbiamo avuto un passo incredibile. Ho dovuto lottare con le gomme, in prova sembra diverso, forse ha avuto problemi anche Rossi”. Andrea Dovizioso ha voluto commentare così il terzo posto ottenuto nel Gp di Francia di MotoGp, ai microfoni di Italia1. Il pilota della Honda all’ultimo giro, ha infatti superato il compagno di squadra della Honda, lo spagnolo Dani Pedrosa.
Caduto al terzo giro, Casey Stoner è molto amareggiato per l’ennesimo crack di questa, che doveva essere la stagione del suo rilancia. “Sono scivolato, ho perso il posteriore. Sono davvero molto arrabbiato e deluso, è una caduta che mi costerà molto per questo mondiale. Le voci di mercato incidono sui risultati? Non credo. Non so cosa stia succedendo. Ci stiamo impegnando ma non troviamo i risultati sperati”. In ottica mercato la Ducati continua ulteriormente a guardarsi intorno: si fanno sempre i nomi di Dovizioso o, addirittura, Valentino Rossi, ma al momento restano solo rumors, che però potrebbero diventare qualcosa di più qualora Stoner non riuscisse a ritrovare lo smalto perduto.
Moto Gp, Lorenzo ha nel mirino Le Mans. “Sono pronto e voglio vincere ancora”
Dopo la settimana appena trascorsa, che ha visto il mondo della Moto Gp scosso dalle voci di mercato sulla prossima stagione, si torna finalmente a pensare alle gare. E all’orizzonte c’è il gran premio francese sul circuito di Le Mans. Lo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, reduce dalla splendida vittoria di Jerez che lo ha portato in vetta al Mondiale davanti al compagno di squadra Valentino Rossi, è ben consapevole che la stagione è ancora lunga e complicata. Il maiorchino, orgoglioso di aver vinto per la prima volta in casa con la MotoGP, spera di ripetersi ottenendo un altro successo a Le Mans, proprio come avvenne lo scorso anno, in una giornata epica per le condizioni climatiche. Ovviamente la speranza é che quest’anno ci sia quanto meno il sole.