MotoGp, Rossi e il semaforo di Motegi: “E’ durato troppo a lungo”

Valentino Rossi ha un motivo che spiega la falsa partenza e la conseguente penalizzazione di Andrea Dovizioso, Marco Simoncelli e Cal Crutchlow al GP del Giappone sul circuito di Motegi. Per il ducatista infatti, le luci del semaforo di partenza sono state tenute più a lungo del normale: in effetti, come si può guardare dalle immagini registrate, si nota che il rosso è rimasto fisso per oltre un secondo più a lungo del previsto, e questo avrebbe portato un pilota esperto e corretto come Andrea Dovizioso a partire anticipatamente per la prima volta nella sua carriera. Rossi ha spiegato infatti al sito MCN: «Il problema è stato con le luci rosse del semaforo. A Motegi sono rimaste accese troppo a lungo rispetto al normale. Di solito il tempo è di circa tre secondi, ma per qualche motivo è rimasto in funzione 4”5 minimo». Nelle altre gare della MotoGP, il semaforo dura molto poco. Nel Motomondiale, infatti, le luci si spengono anche dopo soli due secondi, anche se solitamente il tempo normale è 3″. «Secondo me è per questa ragione che Andrea, Marco e Cal hanno fatto l’errore con la frizione. Loro aspettavano la luce per partire prima e questo ritardo li ha fatti anticipare», ha chiuso il pesarese.

BRUTTE NOTIZIE PER IL DOTTORE – La caduta subita nel Gp del Giappone di domenica scorsa, non è stata purtroppo priva di conseguenze per Valentino Rossi. Contrariamente a quanto accertato da un primo controllo infatti, l’intensificarsi del dolore e del gonfiore alla mano sinistra, hanno indotto Rossi a sottoporsi ad un ulteriore radiografia, che ha evidenziato un’infrazione all’altezza dell’artrodesi della prima e della seconda falange del quinto dito della mano sinistra. Nonostante questo problema, la partecipazione del ‘Dottore’ al gp d’Australia non e’ al momento in dubbio.

MotoGp, Guareschi dopo il week end Ducati a Motegi pensa positivo

La Ducati anche nel Gran Premio di GiapponeMotegi ha raccolto poco o nulla, ottenendo solo un settimo posto, decisamente deludente, per l’americano Nicky Hayden. Però Vittoriano Guareschi, team manager della Rossa bolognese, nonostante ciò vede elementi positivi e se la prende con la sfortuna per la caduta di Valentino Rossi a poche ore dal via. «Dopo una domenica del genere è difficile trovare dei lati positivi eppure è indubbio che nel fine settimana ce ne siano stati molti», ha spiegato Guareschi. «In prova abbiamo lavorato bene sulla moto sia con Valentino sia con Nicky ed eravamo pronti per fare una bella gara. Vale questa mattina nel warm-up ha girato forte, era contento del set up e fiducioso di poter lottare per una buona posizione. Purtroppo c’è stato subito un contatto con Lorenzo e poi con Spies e quindi la caduta. Capita, ma ci spiace davvero molto». A prescindere della caduta di Rossi, l’altro pilota della Ducati ha comunque dimostrato di possedere un buon ritmo fino ad un errore che ha compromesso la gara e gli è costato un sicuro quarto posto. «Nicky stava girando su un passo veloce ed era in lotta per la quarta posizione quando ha fatto un piccolo errore che gli è costato molto caro. Ha chiuso settimo, un risultato che certamente non esprime il potenziale della nostra squadra in questo fine settimana ma che cercheremo di sfruttare nelle ultime gare della stagione», ha concluso Guareschi.

Moto2, Iannone e il trionfo di Motegi: “Bellissima vittoria al termine di una gara splendida”

Andrea Iannone difficilmente potrà dimenticare quando accaduto a Motegi nella giornata di ieri. Il pilota italiano che corre in nel campionato della Moto2, ha trovato infatti la giornata perfetta: dopo aver disputato un ottimo warm up nel quale ha fatto registrare il miglior tempo con 1’52”268, ha proseguito il momento positivo in pista durante la gara. Scattato dalla terza posizione, il pilota della Speed Master si é preso subito il comando della corsa: una volta guadagnato, giro dopo giro, un po’ di margine dai suoi inseguitori, il centauro di Vasto non ha avuto più rivali fino a metà gara. «Sono molto contento per il risultato di Motegi», ha spiegato Iannone. «Sapevo che questa sarebbe stata una gara difficile e molto tirata, ma avevamo un setting buono per la mia moto Suter MMXI e siamo riusciti a mantenere un passo costante dall’inizio alla fine della gara». Poi, però, un inconveniente apparentemene banale ma del tutto imprevisto, ha rischiato di rovinare tutto. Lo spegnimento della sua moto durante il diciannovesimo giro ha permesso al pilota spagnolo Marc Marquez, di riguadagnare terreno e passare l’italiano, che però in poche curve é riuscito a recuperare e a sopravanzare il pilota spagnolo, per poi andare a festeggiare una fantastica vittoria. «Ho avuto paura quando la moto si è spenta a pochi giri dalla fine, ma fortunatamente è tornata subito ad andare come prima. Devo ringraziare la squadra per il lavoro che hanno fatto durante questo weekend: siamo riusciti a trovare una soluzione ideale fin dalle qualifiche e siamo riusciti a migliorarci. Spero che da qui in avanti potremo lavorare sempre così e mantenere questo livello di competitività. Faccio i miei complimenti a Marquez e a Luthi, che sono stati degli avversari molto forti». Grazie ai venticinque punti conquistati a Motegi, Iannone sale a quota 157 punti in classifica generale piloti, mantenendo saldamente nelle sue mani la terza posizione.

MotoGp, a Motegi l’ennesima sciocchezza di Super Sic

E’ amaro il commento di Marco Simoncelli che con la sua Honda Gresini ha ottenuto un buon quarto nel Gp del Giappone, che però poteva trasformarsi in un podio, se non avesse ricevuto una penalità ricevuta per partenza anticipata che hanno sicuramente tolto al ‘Sic’ la possibilità di assaporare il podio: “Ho fatto una vera stupidaggine in partenza! Il semaforo ha tardato a spegnersi e con la coda dell’occhio ho visto muoversi Dovizioso ed ho rilasciato quel tanto la frizione da essere punito con un ‘ride through’. Sono errori che non si devono fare. Per questo motivo sono arrabbiato con me stesso perchè visto la gara che ho fatto rientrato in pista, dopo la penalizzazione, c’è da mordersi veramente le mani. Oggi poteva essere un gran giorno, il podio ci stava tutto e forse anche qualcosa di più. Mi sono divertito un sacco gli ultimi giri con Dovizioso, è l’ennesima battaglia tra di noi e sono soddisfatto di averlo battuto. E’ stato bello“.

MotoGp, la gioia inaspettata di Pedrosa. “Vinta una gara strana”. Rimpianto Stoner: “Errore mi é costato caro”

Dani Pedrosa si gode l’inaspettato successo ottenuto quest’oggi nel Gp del Giappone. Il pilota spagnolo della Honda ha trionfato sul circuito di Motegi in una giornata caratterizzata dai tanti errori di molti big: “Sono molto contento di questa vittoria. Sono soddisfatto per il team che ha fatto un ottimo lavoro, per HRC perchè questa è la prima vittoria a Motegi con il team Repsol e per me stesso perchè mi mancava la vittoria in MotoGP qui a Motegi dopo averlo fatto in 125 e 250. E’ stata una strana gara soprattutto all’inizio. Nei primi giri Stoner e Dovizioso andavano fortissimo e avevano creato anche un certo distacco. Poi Casey ha avuto un problema ed Andrea ha dovuto fare il ‘ride through’ per partenza anticipata. Mi sono trovato solo in testa con Lorenzo dietro, mi sono concentrato e ho spinto ogni giro per aumentare il distacco. Sono contento perchè su questo circuito ho avuto risultati e fortune alterne e anche qualche brutto incidente così è fantastico tornare un anno dopo e vincere in MotoGp“.

Casey Stoner si deva accontentare della terza posizione ottenuta nel Gp del Giappone, a causa di un errore nei primi giri con un lungo che lo ha portato fuori pista ma senza conseguenze: “Ho evitato il contatto con le barriere alla fine della via di fuga, ma questo dritto ci è costato la gara. Sono deluso, perchè avevo la moto per vincere. Tutto il fine settimana era andato bene. Ho fatto una buona partenza e nei primi giri tutto stava funzionando bene e sono riuscito a creare un pò di margine. Andrea stava guidando molto bene con le gomme morbide, noi sapevamo che sarebbe stato la stessa cosa per noi verso fine gara ed avevo un buon feeling con il passo che avevamo in quel momento. Poi allo scollinamento del rettilineo, la moto ha preso una grande “imbarcata” -spiga il pilota della Honda Repsol-, ho preso un grosso avvallamento e quando il davanti ha toccato l’asfalto, quasi perdevo la presa sul manubrio. Sono riuscito a controllare la moto e ho cercato di attaccarmi ai freni, ma non c’è stata nessuna risposta, ho tirato la leva una seconda volta, ma sono stato sbalzato in avanti e sono stato fortunato a stare in piedi. Devo essere comunque grato perchè sono stato in grado di rimontare e salire sul podio in una gara caratterizzata da diverse cadute e errori“.

 

MotoGp, Lorenzo rende le armi a Pedrosa: “Oggi era davvero imprendibile”

Il campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, al termine della gara ha ammesso con sportività la superiorità del connazionale Dani Pedrosa nel Gp del Giappone a Motegi: “Non pensavo che fosse un Gp pieno di colpi di scena. Casey è andato via e Dovizioso ha subito una penalizzazione. Ho pensato che era possibile lottare con Dani Pedrosa, ma era sempre più veloce man mano che passavano i giri. Credo che fosse particolarmente ispirato, e guidava ad un livello molto alto. Non ho potuto stargli dietro“. L’iberico della Honda oggi in pista é stato praticamente imprendibile e Lorenzo si è dovuto “accontentare” della seconda posizione: “Vincere ora il Mondiale è quasi impossibile, ma chissà se rimane ancora qualche possibilità. Voglio comunque ringraziare la mia squadra con cui ho lavorato molto duramente durante tutto il fine settimana per poter rendere la moto competitiva. Voglio anche ringraziare tutti i tifosi giapponesi per l’appoggio che mi hanno dato“.

Dopo aver patito nei primi due giorni del weekend giapponese i dolori derivati da un’intossicazione alimentare, l’americano Ben Spies oggi si è presentato alla gara di oggi in buona forma. Scattato bene al via, alla curva numero 3 è entrato in contatto con il compagno di squadra Lorenzo finendo poi per essere coinvolto nell’uscita sulla ghiaia di Valentino Rossi. Rientrato in pista in ultima posizione, il texano si è reso protagonista di una grandissima gara conclusasi con un incredibile sesto posto in rimonta. Spies è ora 5º nella classifica generale a quota 156 punti. “Gara particolare quella di oggi. Siamo partiti bene, e il feeling con la M1 era ottimo. Sono uscito bene dalla curva tre, subito dietro Dovizioso. Poi sono stato colpito da dietro e per un istante ho tolto la mano dal manubrio finendo sulla ghiaia. Mi sono rialzato e sono tornato in pista, sapendo che c’erano un paio di piloti più lenti e che quindi qualche punto era a portata di mano. A quel punto non ho fatto altro che spingere al massimo, sperando dentro di me di raggiungere la top ten. Visto quanto accaduto oggi in pista direi che il sesto posto è un risultato prezioso. Rimane un po’ di delusione perché senza l’intoppo iniziale la gara si sarebbe conclusa sicuramente in un altra maniera, ma purtroppo sono cose che capitano”.

MotoGp, tutta la delusione di Rossi: “E dire che speravo nel podio…”

Il GP del Giappone per Valentino Rossi è durato appena qualche curva: “Siamo stati sfortunati. Purtroppo, alla seconda curva, Lorenzo in frenata si è spostato sulla destra, mi ha toccato e mandato contro Spies. Sono cose che succedono in gara. Ho male alle dita della mano sinistra, ma non ci sono fratture. Visti i guai che hanno avuto Stoner, Simoncelli e Dovizioso potevamo tranquillamente lottare per il podio, che sarebbe stato molto importante“. Rossi non ha perso grinta e fiducia e rimanda la sfida al prossimo apputnamento di Phillip Island: “Uscire dopo due curve lascia l’amaro in bocca. Soprattutto dopo che il weekend che era andato bene. Siamo riusciti ad andare in progressione e ad essere sempre un pochino più veloci, lavorando bene sulla moto. Nel warm-up ero quarto, significa che potevamo fare bene. In particolare ci siamo concentrati sul bilanciamento dei pesi sulla moto, ed eravamo più competitivi. Per il 2012 stiamo lavorando e queste modifiche le porteremo anche sulla moto nuova. Sappiamo che è un periodo difficile per noi, ma siamo sulla buona strada“.

Motomondiale, la pole della 125cc al francese Zarco. Terzo il leader Terol, bene Vinales e gli italiani

Grande battaglia nella sessione delle qualifiche tra i piloti dell’ottavo di litro in azione sul tracciato di Motegi per il Grand Prix of Japan. Alla fine a spuntarla é stato il francese Johann Zarco (Avant-AirAsia-Ajo): il pilota francese, giunto 10º sul traguardo della gara 125 giapponese dello scorso anno, in sella alla sua Derbi ha trovato il tempo della pole nel terzultimo dei 16 giri completati, fermando il cronometro sul tempo di 1:57.888 che gli vale la terza pole di questo 2011. Dal secondo posto della prima fila partirà invece Hector Faubel (Bankia Aspar), finito fuori pista nell’ultimo appuntamento di Aragón dopo un emozionante duello disputato proprio contro Zarco: domani dunque, si riproporrà quest’entusiasmante confronto. Lo spagnolo del Bankia Apsr ha fermato il cronometro sul tempo di 1:58.130, a 242 millesimi dal francese. Partirà sempre dalla prima fila, ma in terza posizione, il leader del Campionato Nicolas Terol che ha dominato la prima parte della sessione ma alla fine si é dovuto accontentare dell’ultimo posto rimasto disponibile: il numero 18 è autore di un 1:58.248, con un gap di 360 millesimi dal rivale.

BENE VINALES E GLI ITALIANI TONUCCI E MORCIANO – Toccherà invece al giovane e promettente Maverick Viñales (Blusens by Paris Hilton Racing) aprire domani la seconda fila dello schieramento di partenza: lo spagnolo, già matematicamente Rookie of the Year, ha ottenuto un buon 1:58.458, staccato di 570 millesimi da Zarco. Dalla quinta posizone partirà il pilota di Andalucia Banca Civica Alberto Moncayo, che nel penultimo dei 17 giri fa registrare un 1:58.937 (+1.049s), mentre dalla sesta posizione scatterà Efren Vazquez (Avant-AirAsia-Ajo) che chiuderà la seconda fila, avendo fatto segnare un 1:59.002, a 1.114 secondi dalla testa. La terza fila sarà formata da due piloti tedeschi, Sandro Cortese (Intact-Racing Team Germany) e Jonas Folger (Red Bull Ajo MotorSport), e dallo spagnolo Adrian Martin (Bankia Aspar). Buona la prova per i due giovani piloti italiani del Team Italia FMI Alessandro Tonucci e Luigi Morciano, che domani partiranno dalla quarta fila della griglia di partenza. Da segnalare infine, a 18 minuti dal termine la caduta, fortunatamente senza conseguenze, dello spagnolo Luis Salom (RW Racing GP) all’altezza della curva numero 9.

Moto2, a Motegi pole position per Marquez. Bradl in difficoltà, bene Iannone

Con la sessione della Moto2 sul circuito giapponese del Twin Ring, si é chiuso il pomeriggio di qualifiche del Grand Prix of Japan. Nella gara di domani, toccherà nuovamente al Campione del Mondo 125 in carica, lo spagnolo Marc Marquez (Team CatalunyaCaixa Repsol) partire dalla pole position dello schieramento iniziale. Lo spagnolo dunque, conferma il suo gran momento di forma e domani proverà a raggiungere e superare Stefan Bradl in vetta alla classifica generale: per lui il cronometro si é feramto sul tempo di 1:52.067. Altro grande protagonista di questo fine settimana giapponese, é stato lo svizzero Thomas Luthi (Interwetten Paddock Moto2), che domani scatterà dalla seconda posizione grazie al suo ottimo tempo di 1:52.260, staccato di 193 millesimi da Marquez. Chiude la prima fila l’italiano del team Speed Master Andrea Iannone, che domani proverà a riscattare il deludente 13º posto ottenuto nel GP di Motegi dello scorso anno. L’italiano ha ottenuto il suo miglior crono nel terzultimo dei 18 giri, fermando il cronometro sul tempo di 1:52.423, a 356 millesimi dalla testa.

BRADL PARTIRA’ SOLO DALLA TERZA FILA – Aprirà invece la seconda fila l’inglese Bradley Smith (Tech 3 Racing) che ha fatto registrare poco dopo la metà del turno il tempo di 1:52.645 (+0.578s) che gli é valso il quarto posto finale. Al suo fianco ci sarà il pilota giapponese Yuki Takahashi (Gresini Racing Moto2), con il tempo di 1:52.694 (+0.627s), e l’italiano Simone Corsi (Ioda Racing Project), autore di un 1:52.696 (+0.629s). La terza fila sarà invece formata dal sammarinese Alex De Angelis (JiR Moto2), affiancato dall’attuale leader del Campionato Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing), e completata dallo svizzero Dominique Aegerter (Technomag-CIP). Gara dunque molto delicata quella di domani per il tedesco numero 65 che sarà chiamato a difendere il il primo posto dall’attacco dello scatenato Marquez, distante oramai appena sei punti nella classifica generale.

CADUTE IN QUALIFICA – Sono state diverse le cadute occorse durante il turno di qualifica: a finire sulla ghiaia Pol Espargaró (HP Tuenti Speed Up), Randy Krummenacher (GP Team Switzerland Kiefer Racing), e Sergio Gadea (Desguaces La Torre G22). Per i primi due nessuna conseguenza fisica, mentre Gadea è stato poi trasportato all’ospedale di Tokyo per ulteriori accertamenti.

MotoGp, Simoncelli più forte della iella e dei suoi errori. “Domani lotterò per il podio”

Seconda caduta di fila nel fine settimana giapponese per Marco Simoncelli, che oltre a causargli la perdita di tempo prezioso, lo penalizza anche nella confidenza del tracciato, oltre all’occasione, persa, di fare una seconda uscita con la gomma morbida. Nonostante tutto però, l’italiano è riuscito ben presto a riprendersi e chiudere con il sesto posto finale in sessione e domani partirà dalla seconda fila dello schieramento di domani. “Stavo andando abbastanza prima della caduta. Purtroppo stavo spingendo, e alla curva numero cinque ho fatto un errorino su una buca e sono scivolato, compromettendo la seconda parte del turno. Ho perso un po’ di confidenza quando sono rientrato in pista, ed ho potuto utilizzare una sola gomma morbida. Senza questa divagazione forse avrei anche potuto puntare alla prima fila, ma sono comunque contento perché ho un buon ritmo gara“. Le due cadute non hanno però demoralizzato il pilota italiano in vista della gara di domani. “Domani scenderò in pista con l’obiettivo di lottare per il podio”.

Forse, più di Super Sic, dal week end di Motegi chi si aspettava qualcosa di più era il suo compagno di squadra Hiroshi Aoyama, che alla fine si é dovuto accontentare dell’undicesimo posto. “La posizione finale non mi soddisfa particolarmente, ma il feeling con la moto è buono, ed anche il passo gara, quindi sono fiducioso per domani. Cercherò di partire bene, così da recuperare posizioni in gara“. Il pilota giapponese del team Honda Gresini però, non dispera e punta sulla possibilità di avere un alleato in più per la gara di domani: il meteo. “Forse domani le condizioni meteo cambieranno e sicuramente la temperatura dell’asfalto sarà più fredda, pertanto dovremo modificare il set up della moto: su questo però abbiamo già le idee chiare. Voglio disputare una bella gara nel mio Gran Premio di casa e regalare un risultato positivo a tutti i miei fan”.

MotoGp, Lorenzo e la Yamaha sorprendono a Motegi. “E’ dura, ma tutto puà succedere”

Dopo aver risolto i problemi nel reparto frenata e la questione grip che lo hanno penalizzato durante i turni di libere, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e il team Yamaha, hanno effettuato una modifica chiave nella messa a punto della moto che ha letteralmente modificato la M1. Nei minuti finali della sessione pomeridiana infatti, il maiorchino é riuscito anche ad abbattere il precedente record del circuito, anche se dopo pochi minuti é stato prima raggiunto e poi superato dal rivale Stoner. “Abbiamo testato delle novità nel pomeriggio e i nostri tempi sul giro sono diventati incredibili, siamo arrivati ad un soffio dalla pole – ha dichiarato Lorenzo a fine sessione -. L’importante era ottenere la prima fila perché è da lì che scattano i piloti più difficili da controllare, come Casey“. Lo spagnolo ha poi commentato positivamente le modifiche attuate sulla sua M1 dal team Yamaha. “Siamo cresciuti oggi, anche se Motegi rimane una pista ostica per i piloti Yamaha. Se gli altri piloti non commettono errori, sarà praticamente impossibile vincere, anche se tutto può succedere. Io mi sento pronto e carico, quindi domani vedremo di mettere in scena un bello spettacolo per tutti i tifosi giapponesi che riempiranno gli spalti per assistere alla gara!“.

Buona anche la prova del compagno di squadra Ben Spies, anch’egli fra i protagonisti della sessione delle qualifiche, nonostante i problemi seguiti all’intossicazione alimentare rimediata durante il viaggio che lo ha portato in Giappone. La non perfetta condizione fisica non ha impedito però al texano di ottenere il 5º posto sulla seconda fila dello schieramento. “I ragazzi della Clinica mi hanno aiutato davvero tanto nel recupero della piena forma fisica. Senza di loro l’intero weekend di gara sarebbe stato ad alto rischio. Sono davvero felice del centro della seconda fila conquistato oggi, e spero che le cose si mettano ancora meglio domani in gara. Vedremo cosa succederà. Ieri ero a pezzi, stamattina le cose hanno cominciato a migliorare e nel pomeriggio sono tornato al massimo, con solo qualche crampo allo stomaco. Farò il possibile per regalare un risultato importante alla squadra, al paddock, e a tutti i tifosi che verranno a vederci“.

MotoGp, Lorenzo verso Motegi: “Proveremo ad ottenere un week end perfetto”

Il leader attuale della MotoGP, Casey Stoner, nella gara di domenica in Giappone, dovrà fare nuovamente i conti con la voglia di non mollare del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo. Il pilota spagnolo, infatti, pur avendo una Yamaha non ai livelli della moto dell’avversario, non alzerà bandiera bianca così facilmente e fino a quando non sarà la matematica a dargli torto, sicuramente proverà in tutti i modi a sovvertire i pronostici che vedono Stoner sempre più vicino al titolo iridato. “Il Giappone è la gara di casa per Yamaha ed è sempre un piacere correre qui – afferma Lorenzo -. A Motegi ho vinto nel 2009 e lo scorso anno sono stato protagonista di un duello per il podio perso all’ultimo giro. Siamo in forma e pronti a dare vita ad un grande spettacolo per tutti i tifosi Yamaha, proprio nell’anno del 50° anniversario. Venerdì inizieremo a cercare il weekend perfetto“.

DOVIZIOSO IN CERCA  DI RISCATTO, PEDROSA VUOLE CONFERME – Detto ciò, il maiorchino dovrà comunque restare concentrato e attento durante tutto il week end anche per non favorire chi lo segue in classifica, primo tra tutti Andrea Dovizioso con l’altra Reposl Hrc ufficiale. Il forlivese infatti, vuole dimenticare la battuta d’arresto rimediata ad Aragon (out al primo giro), prima gara della stagione dove non é andato a punti. C’è poi il pericoloso Dani Pedrosa con l’altra Honda ufficiale. Il catalano proviene da un tris consecutivo di secondi posti che gli hanno ridato morale e fiducia ed hanno soprattutto contribuito a migliorare la classifica. Nel 2010 a Motegi si autoeliminò con una caduta nelle prove libere che non gli permise di prendere parte alla gara. Quest’anno, l’obiettivo non è solo arrivare sino al traguardo, ma provare a salire sul gradino più alto del podio.

OCCHIO A SIMONCELLI E AI PROBLEMI DI ROSSI – Chi ha le carte in regola per provare a lottare fino in fondo per uno dei primi tre posti é Marco Simoncelli con la Honda del team San Carlo Gresini, che proprio ieri ha ufficializzato la continuazione del rapporto con il team satellite anche nel 2012.  Chi ha altri pensieri e problemi è Valentino Rossi. Il “dottore” é ancora alla ricerca della sua Ducati e per lui si prospetta all’orizzonte un altro week end molto difficile.

MotoGp, Bautista lancia la Suzuki in vista di Motegi: “Possiamo crescere ancora”

La Suzuki sta chiudendo il mondiale in crescendo: nelle ultime gare infatti, il team ha fatto registrare passi da gigante ed in gara è sempre in lotta per terminare nella Top 10. A Motegi, nel discusso e temuto GP di casa che si correrà domenica prossima, il team giapponese avrà un’altra buona occasione per mostrare i miglioramenti ottenuti in corso d’opera nel Mondiale, perché il circuito dovrebbe essere adatto alle caratteristiche del suo pilota, lo spagnolo Alvaro Bautista. «Non vedo l’ora di tornare in sella e continuare con il lavoro a Motegi», ha detto lo spagnolo. «Sono davvero soddisfatto dal modo in cui le cose sono andate nelle ultime gare e so che dobbiamo ancora fare passi in avanti, ma Motegi sarà un buon posto per fare ancora ulteriori miglioramenti. Questa è una gara molto importante per Suzuki e tutto il popolo giapponese, siamo stati in grado di mostrare il supporto per il paese in tutte le gare dopo il terribile disastro di marzo, ma ora possiamo andare lì di persona e mostrar loro che siamo veramente vicini». La casa giapponese nella MotoGp rappresenta la cenerentola del Sol levante, visto che le sorellastre maggiori, Honda e Yamaha sono sempre in copertina: ciò nonostante la Suzuki vanta moltissimi appassionati che ne apprezzano da sempre lo stile. Prosegue Bautista: «Penso che potrebbe essere un evento emozionante, ma voglio spingere la GSV-R e me stesso al limite e dare a tutti in Suzuki e a tutti i tifosi della squadra qualcosa per cui sorridere ed essere orgogliosi», ha chiuso l’iberico.

Motomondiale, continua a far discutere il Gp di Motegi. E dal Giappone non arrivano buone notizie

Appare ancora lontana dal dipanarsi la questione Gran Premio del Giappone. Come sappiamo, moltissimi piloti della MotoGp, con alla loro testa il leader del mondiale Casey Stoner, sono totalmente contrari a recarsi a Motegi nel prossimo mese di ottobre. Questo nonostante le analisi effettuate da Arpa Emilia Romagna, abbiano stabilito che non ci sono seri rischi per i piloti per quanto concerne il livello delle radiazioni. Ma le notizie provenienti dal Giappone negli ultimi giorni, sulla reale situazione della centrale nucleare di Fukushima, non sono delle migliori, e senza dubbio andranno ad alimentare le polemiche sull’acceso dibattito scoppiato sulla disputa del Gp di Motegi. Il governo nipponico, proprio in questi giorni ha infatti ammesso che ci sono ancora diversi problemi per la depurazione delle acque a Fukushima e che è stata rilevata presenzia di cesio a ben 100 km di distanza dalla centrale. Alti livelli di cesio radioattivo, per la precisione 186.000 becquerel per chilogrammo, sono stati inoltre rilevati nei fanghi raccolti in un fosso di Aizuwakamatsu, sempre a 100 km ad ovest dalla centrale nucleare di Fukushima. Gli standard normali per la presenza di cesio non dovrebbero mai superare gli 8.000 becquerel per chilo. Dunque, siamo di fronte a livelli completamente sballati, come del resto era facile prevedere. Va inoltre ricordato che Motegi si trova a circa 130 km a sud in linea d’aria dalla centrale, e che quindi la distanza dai luoghi dove sono stati condotti gli ultimi esami è leggermente superiore. Intanto anche la “pulizia” di migliaia di litri di acqua radioattiva della centrale di Fukushima, non procede secondo le attese del governo giapponese, al punto da far prevedere la dilatazione dei tempi di messa in sicurezza dell’intera struttura previsti in un primo momento per gennaio 2012

Nel frattempo, però, mentre si é acceso il dibattito nella MotoGp e mentre il governo nipponico lotta contro il tempo per arrivare a normalizzare la situazione quanto prima, in quel di Motegi l’attività prosegue regolarmente: nel weekend in arrivo infatti, si disputerà  la tappa giapponese del mondiale di Trial, a cui ha aderito la maggioranza dei piloti partecipanti al campionato. Le scuderia motoristiche hanno imposto ai loro centauri di partecipare, mentre solo la spagnola Sherco ha lasciato libertà di scelta al suo rappresentante Albert Cabestany, il quale, guadacaso, ha scelto di non andare. Il campione mondiale in carica e leader dell’attuale campionato Toni Bou avrebbe preferito restare a casa, ma la Montesa-Honda, per cui corre, ha premuto affinché fosse presente.