Valentino Rossi correrà ad Aragon: recupero lampo in 22 giorni!

Valentino Rossi

Adesso è arrivato finalmente anche il tanto atteso ok da parte dei medici ed è la conferma ufficiale che Valentino Rossi potrà partire per la Spagna e, con ogni probabilità, prenderà parte al GP di Aragon. Un recupero a dir poco miracoloso, che si può definire anche lampo. Infatti, sono passati solamente 22 giorni da quando il pilota di Tavullia è rimasto coinvolto nell’incidente che l’ha portato a fratturarsi tibia e perone della gamba destra.

Marc Marquez continua il suo lento recupero

E’ mistero sulle condizioni fisiche di Marc Marquez. Il vicecampione della Moto2 non prenderà parte neanche ai test che si terranno questa settimana a Jerez, dopo essere mancato anche a quelli di Valencia di settimana scorsa. Le condizioni fisiche del pilota spagnolo sono in costante miglioramento dopo l’incidente all’occhio subito nelle prove libere del Gp di Malesia sulla pista di Sepang lo scorso ottobre: ma i medici non gli hanno ancora dato l’ok per correre in pista.

Valentino Rossi, infrazione al mignolo sinistro, ma in Australia ci sarà

Non è un periodo fortunato per Valentino Rossi, che si è seriamente infortunato al Gran Premio del Giappone, con l’ecografia che ha evidenziato un’infrazione all’altezza dell’artrodesi della prima e della seconda falange del quinto dito della mano sinistra. La situazione si è aggravata in quanto l’arto interessato ha avuto una ricaduta in conseguenza del Moto Gp di Assen del 1995. Il pilota italiano però è stato curato e l’infrazione al mignolo sinistro non dovrebbe  recare problemi alla sua partecipazione al Gran Premio d’Australia del 16 Ottobre.

MotoGp, Capirossi: “Non vado a Motegi, ma non é un ritiro anticipato”

Loris Capirossi ha deciso di non partecipare al Gp del Giappone in programma il prossimo 2 ottobre a Motegi: “Ho voluto sperarci fino all’ultimo di poter correre in Giappone, una delle mie piste preferite dove mi sono tolto molte soddisfazioni, ma i dottori sono stati più che chiari“. Il problema per Capirex é dunque di natura medica. “Dopo un primo consulto a Montecarlo, dove mi avevo consigliato un’operazione immediata e tre mesi di stop, che avrebbe voluto il termine della mia carriera, mi sono recato dal dottor Costa a Imola per capire se lui, abituato a vedere piloti in queste condizioni, avesse delle altre idee. Anche lui, purtroppo, è stato rigido a riguardo e mi ha vivamente sconsigliato di prendere parte alla gara giapponese“. Molto probabilmente serviranno almeno due settimane per recuperare dall’infortunio alla spalla. “La spalla fa male e ci vorranno almeno due settimane di stop completo più una settimana di riabilitazione. Mi spiace davvero tanto, ma penso sia la scelta migliore per poter concludere la mia stagione, e la mia carriera, al meglio nelle ultime gare in Australia, Malesia e Valencia“.

MotoGp, Capirossi potrebbe saltare il Gran Premio del Portogallo

Loris Capirossi, dopo aver saltato il GP d’Australia per non essere stato giudicato idoneo dai medici del circuito dopo una caduta subita nella sessione di prova a Phillip Island, potrebbe non disputare anche il prossimo Gp del Portogallo. L’imolese, da tempo residente a Montecarlo, si è infatti sottoposto nella giornata di oggi ad una risonanza magnetica che ha riscontrato, oltre alle contusioni, una frattura composta del cuboide del tallone destro e una microfrattura alla base del 4/o metatarso. Il pilota delle Suzuki vuole però a tutti i costi correre all’Estoril la prossima settimana, ma le sue condizioni mediche dovranno essere giudicate dal personale sanitario della pista portoghese.

Moto Gp, Pedrosa alza bandiera bianca: “Quasi impossibile che possa rientrare in Malesia”

Sono oramai pochissime per Daniel Pedrosa le chance di poter vincere il Mondiale al posto di Jorge Lorenzo. La caduta di Motegi ha infatti finito di complicare una situazione di per sé già compromessa per il pilota spagnolo. Anche perché, a tutt’oggi, le condizioni fisiche dopo l’intervento chirurgico, non permettono al pilota di pensare di poter tornare in pista in Malesia, nonostante qualcuno ipotizzi un suo ritorno alle gare già a partire dal prossimo weekend con la gara di Sepang. E’ lo stesso pilota del team Repsol a spiegare alla stampa le sue condizioni. “Continuo ad avere la regione del collo e delle spalle rigida – dice – perciò l’obiettivo è quello di tornare in Australia. Ci sono pochissime possibilità che rientri in Malesia“. Il decorso post operatorio è comunque buono. “Oggi ho fatto un altro controllo – conferma il “Camomillo” – e si vede chiaramente che la placca della clavicola è ben fissata e che mi sto rimettendo bene dall’intervento“. La fisioterapia procede, ma i problemi per Dani non sono finiti. “Non posso ancora muovere il braccio autonomamente – racconta – ma con i massaggi sto migliorando. E’ un peccato che l’incidente sia capitato in un momento in cui stavamo raccogliendo risultati così buoni, ma dobbiamo accettarlo“.

Moto Gp, il rientro record di Rossi ha illustri precedenti. Da Doohan a Gramigni, in tanti sono tornati vincenti

0L577ADA--620x300Dopo il test mercoledì scorso sostenuto da Valentino Rossi sul circuito di Misano, avvenuto appena 32 giorni dopo la rottura di tibia e perone della gamba destra riportata nella gravissima caduta nelle prove libere del GP d’Italia al Mugello, molti tifosi non sono affatto convinti che la scelta del pilota italiano sia la migliore in assoluto. In tanti infatti sono spaventati dalla pericolosità di questa prova. Il test di Misano ha infatti da un lato dimostrato che il Dottore può guidare una moto, ma dall’altro ha anche messo in evidenza che é grande l’incognita su una sua reale e immediata competitività in una gara della MotoGP. D’altronde, lo stesso Brivio ha dichiarato che prima dovranno passare due gara di “assestamento”, poi solo dalla terza il pilota italiano potrà inziarea ad attaccare.

Ma non c’è solo Valentino Rossi nell’elenco dei piloti che hanno bruciato le tappe dopo il grave infortunio della frattura di tibia e perone: sono infatti molti i corridori del passato che hanno bruciato le tappe del recupero. Basti pensare al più volte iridato, Mick Doohan, dopo l’incidente subito ad Assen. Il più illustre e vincente pilota di moto di tutti i tempi è sicuramente l’australiano pluricampione iridato, Mick Doohan, che ad Assen rischiò addirittura l’amputazione della gamba, ma grazie all’intervento del Dottor Costa, tornò molto prima del previsto e per fortuna scongiurò l’idea di perdere l’arto per sempre. Oppure basti pensare all’incidente subito da Alex Gramigni che nel 1992 dopo essersi fratturato tibia e perone, rientrò riuscendo nell’impresa di vincenre il mondiale della 125cc con l’Aprilia. Oltre ai due illustri colleghi che lo precedono, c’è da ricordare anche la caduta di Max Sabbatani al Mugello, incidente molto simile a quello di Doohan. Anche Max finì per rientrare prima del previsto. Vedere Rossi girare su una YZF-R1 WSB ha infatti acceso le fantasie di molti appassionati, soprattutto della SBK. Non sarà di certo la prova di Misano di ieri ad ostacolare la trattativa tra Rossi e la Ducati di Borgo Panigale (vista anche l’ufficialità della firma di Stoner con la Honda), ma sicuramente la Yamaha farà tutto il possibile per trattenere il pesarese che, nonostante il test a porte chiuse, ha attirato su di sè l’attenzione di tutti i media del mondo.

Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Gas/Honda: Pedrosa sogna a occhi aperti. “In corsa per il titolo”

pedrosa-pod-mugelloNello sport le cose possono cambiare da un momento all’altro. E’ ciò che per esempio é successo al pilota della Honda Dani Pedrosa, nel Motomondiale in corso nella Moto Gp 2010. Il pilota spagnolo é passato da una situazione, emersa nei test invernali, dalla quale sembrava difficile uscirne fuori alla ritrovata competitività per inseguire niente meno che l’obiettivo campionato. Dani Pedrosa al Mugello ha ottenuto una vittoria importante e senza discussioni, portando il proprio svantaggio in classifica rispetto a Jorge Lorenzo a soli 25 punti. Ma ancor più che questo dato, a render fiducioso verso il futuro il 24enne tre volte iridato tra 250 e 125cc, è la velocità fatta registrare in gara dalla sua Honda RC212V, come viene riportato nel proprio blog promosso da Repsol.

Con questa vittoria penso siamo tornati in corsa. Abbiamo vinto, ma adesso dobbiamo verificare queste sensazioni a Silverstone. La moto può comportarsi diversamente da un circuito all’altro, ma è anche vero come successo al Mugello che la situazione può cambiare nell’arco di un week-end. Penso che nessuno giovedì si poteva aspettare una mia vittoria. Adesso io sono a 25 punti da Lorenzo, ma non scarterei dalla lotta Stoner. I problemi si possono risolvere rapidamente, è capitato a noi e può succedere anche a lui. C’è anche Dovizioso che è forte, ma al momento io preferisco guardare alla mia situazione e ai miei problemi che pensare alla situazione degli altri piloti“.

Questa ritrovata fiducia per il pilota Repsol Honda, è arrivata dopo un cammino lungo e faticoso: test invernali dove faticava a stare nei primi 10 (era 11° a Losail…), il secondo posto di Jerez ed i problemi, parzialmente risolti, tra Le Mans e Mugello. “In Francia nonostante il risultato siamo riusciti a compiere un passo in avanti con la moto. Venerdì non eravamo competitivi, non mi sentivo a mio agio con la moto. Abbiamo compiuto alcune modifiche che anno funzionato e mi hanno ridato fiducia. Il Mugello è stato un week-end perfetto, abbiamo seguito un metodo di lavoro che, penso, ci ha portato a risolvere il problema di stabilità della moto“.

In conclusione, Dani Pedrosa non poteva non parlare dell’infortunio del collega-rivale Valentino Rossi, anche perchè proprio il pilota spagnolo, tra quelli presenti nel campionato della MotoGP, è stato negli ultimi anni il più “penalizzato” dagli infortuni,  che hanno compromesso, vedi la stagione del 2008, la propria rincorsa al titolo. “Sono ovviamente scioccato per quello che è successo a Valentino. Penso che tutti i piloti abbiamo dovuto affrontare delle situazioni complicate: Rossi in questi anni è stato un pò fortunato, ma non nello scorso week-end. Gli auguro davvero di recuperare bene e tornare al meglio della condizione fisica: la sua mentalità vincente e l’ottismo sarà di aiuto“.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Mugello: Dani Pedrosa conquista la pole. Lorenzo secondo, terzo Stoner

Italy MotoGPSarà lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda a partire in pole position nel Gran Premio d’Italia di domani sul circuito del Mugello. Lo spagnolo ha preceduto tutti con il tempo di 1’48″819, superando proprio nell’ultimo giro il connazionale Jorge Lorenzo, giunto secondo con la Yamaha. A seguire la Ducati, terza con Casey Stoner e quarta con Nicky Hayden.

Il pubblico accorso nel tempio del motocislismo italiano, il circuito del Mugello, privato del suo primattore, Rossi, ha assistito quasi incredulo al turno di qualificazione del GP d’Italia in un clima triste e surreale. La sessione é stata caratterizzata da un derby tutto spagnolo, con Pedrosa e Lorenzo ad alternarsi in testa alla lista dei tempi nell’ora di qualifica. Dani Pedrosa é rimasto al comando per oltre 49’, prima di cedere lo scettro a Jorge Lorenzo, che è andato al comando della lista dei tempi, abbattendo per primo la barriera dell’1’49” con il tempo di 1’48”996. Ma proprio all’ultimo tentativo, lo spagnolo dell’Hrc è riuscito a riportarsi al comando, stampando un 1’48″819, che Lorenzo non è riuscito più a battere. A seguire, la rossa Ducati di Casey Stoner (l’autraliano vinse il Gp del 2009) in terza posizione e il compagno Nicky Hayden in quarta. Quinta è l’altra Yamaha, con lo statunitense Colin Edwards. Il migliore degli italiani è stato Andrea Dovizioso (Honda), ottavo; undicesimo Marco Simoncelli (Honda), seguito da Loris Capirossi (Suzuki), mentre Marco Melandri (Honda) ha chiuso con il 14° tempo.

Felice Pedrosa per la conquista della pole: “Per la gara speriamo di migliorare il passo, di sicuro Lorenzo domani partirà molto forte. Proveremo a fare il meglio. Con i tifosi italiani mi trovo bene, di sicuro prenderò il tifo di alcuni di Valentino…”. Poi Lorenzo, che ha subito dedicato un pensiero a Valentino: “Il campionato ha perso un pezzo fondamentale, senza di lui le gare non saranno le stesse, ci divertiremo di meno”. Aggiungendo poi: “Ma io sono un pilota offensivo e vado sempre al massimo, non dipendo dagli altri”. Davide Brivio, team manager Yamaha, sull’infortunio di Valentino Rossi: “Lui deve guarire bene, non ci interessa recuperarlo in fretta vogliamo godercelo qui in Yamaha ancora per tanti anni. Sicuramente l’infortunio alla spalla non lo ha condizionato”.

Moto Gp, Mugello: il dramma di Rossi. Frattura di tibia e perone, mondiale addio. Carriera compromessa?

MOTORCYCLING-PRIXGravissimo infortunio per per Valentino Rossi. Il pilota italiano della Yamaha, ad un quarto d’ora dalla fine dalla seconda sessione di prove libere al Mugello, è caduto rovinosamente procurandosi una frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba destra. La lesione necessita dell’intervento. Il pesarese è stato trasferito in elicottero a Firenze, al Cto, dove il professor Roberto Buzzi, direttore dell’area traumatologica, lo ha operato. Per lui si parla di almeno tre mesi di stop. “Sono tranquillo – ha detto Valentino al medico della clinica mobile, dottor Macchiagodena – aspetto con calma, facciano il meglio possibile”. Il pilota è stato trasferito in un altro reparto, in terapia intensiva.

La peggiore delle cadute, la peggiore delle fratture: Valentino Rossi, il pilota che nella storia del motomondiale è quello che è rotolato sull’asfalto meno degli altri, paga in un solo colpo il debito con la sorte. Terribile la prima diagnosi: frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura e una forte lacerazione. Nella caduta Valentino Rossi ha riportato anche la frattura del perone della gamba destra oltre alla tibia. Lo ha riferito il dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue il campionato del mondo di motociclismo. Tradotto? Mondiale addio con lo spettro della fine della carriera motociclistica.

Jorge Lorenzo commenta l’infortunio occorso a Valentino Rossi al Mugello, dove in una caduta il ‘Dottore‘ ha riportato la frattura di tibia e perone. “Sfortunatamente il campionato ha perso un protagonista fondamentale. Una gara senza Valentino non è la stessa, ci divertiamo di meno”, ammette lo spagnolo della Yamaha, secondo nelle qualifiche odierne del Gp d’Italia alle spalle del connazionale Dani Pedrosa, e per il quale ora la strada verso il primo titolo in carriera è spianata. Ma lui assicura che, nonostante l’assenza di Rossi, non farà calcoli: “Io sono un pilota offensivo e vado sempre al massimo, non dipendo dagli altri”, conclude Lorenzo ai microfoni di Mediaset.

La Yamaha visto il lungo periodo di stop che attende Valentino Rossi, pensa a un sostituto per le prossime gare. “Rossi è insostituibile. La soluzione privilegerà un pilota Corporate ma non pensiamo che sarà Ben Spies. Non avrebbe senso. Piuttosto pensiamo che utilizzeremo uno dei collaudatori, Fujiwara o Yoshikawa“.

Luca di Montezemolo e tutto lo staff della Ferrari hanno inviato un messaggio di auguri a Valentino Rossi attraverso il sito ferrari.com. “Tutta la Ferrari è con te in questo momento difficile, siamo certi che sarai presto di nuovo in pista, ancora più forte di prima. Se durante la convalescenza avrai voglia di allenarti un pò su quattro ruote, ricordati che la porta di Maranello per te è sempre aperta”.

Moto Gp, Mugello 2010: Rossi fiducioso. “Spalla imprevedibile, ma siamo molto veloci”

valentino_rossi_friday_mugello_2010Alla vigilia lui stesso aveva messo le mani avanti, definendo l’infortunio alla spalla il peggiore della sua carriera, e pronosticando uno stato di forma solamente al 65%. Alcuni avevano addirittura iniziato a mugugnare circa una possibile parabola discendente del talento del pilota pesare. E invece quest’oggi Valentino Rossi, come di sua abitudine, ha preferito scegliere il modo migliore per zittire le critiche o le voci riguardo ad una sua possibile crisi, finendo per essere il più veloce in pista. Ed in questo venerdì di prove sul circuito del Mugello, in vista del quarto round 2010 della MotoGP, Valentino Rossi lo è stato, precedendo il compagno di squadra nel team Fiat Yamaha e rivale per il titolo Jorge Lorenzo di più di tre decimi e mezzo di secondo.

Certamente la spalla ancora dolorante, rappresenta tuttora un’incognita in gara per il nove volte campione del mondo, ma le sensazioni che si registravano al termine della prima sessione di libere sono decisamente incoraggianti, se messe a confronto con il medesimo turno disputato a Le Mans. Ora l’obiettivo è quello di trovare il setting ideale per la gara e prepararsi quindi al meglio per la giornata di domenica, con l’obiettivo di trionfare di fronte ai propri tifosi e precedendo sul tragardo il rivale Lorenzo.

“Sono davvero contento di essere di nuovo qui al Mugello –  ha dichiarato Valentino Rossi – abbiamo svolto un buon primo turno di prove. Abbiamo lavorato bene, provato anche diversi settaggi e testato sia le gomme Bridgestone morbide che quelle dure. Ho ancora del dolore alla spalla ma sembra che questo tracciato non sia così probante e oggi non ho sofferto come a Le Mans. Certamente non so come andrà la spalla per tutto il week-end ma con questo inizio sono abbastanza fiducioso. La cosa importante è lavorare al 100% per trovare il set-up giusto e fare in modo di essere il più veloci possibile per domenica”.