Superbike, Biaggi trionfa a Monza. Doppietta storica per il pilota romano su Aprilia

300x200-images-stories-news-202_r05_race2_podiumMONZA, 9 maggio 2010 – Max Biaggi ha scritto una pagine indelebile della sua carriera motociclistica, vincendo entrambe le gare del Gp di Monza del Mondiale 2010 della Superbike. Con la sua Aprilia, il pilota romano ha letteralmente dominato il GP d’Italia: ora, in classifica pilota, si è portato ad appena tre punti dal capofila del Mondiale Superbike, Leon Haslam (Suzuki). Biaggi, grazie alla doppietta odierna, è arrivato a quota otto vittorie in Superbike, di cui quattro solo nel 2010: prima di Monza infatti, il pilota romano aveva travato la doppietta anche a Portimao (Portogallo). In carriera dopo la doppietta di oggi, in tutto fanno 50 vittorie tra Motomondiale e Superbike. La fantastica Aprilia RSV4, ha fatto il suo dovere quest’oggi, partendo a razzo in maniera impeccabile dalla pole, in entrambe le gare, lasciando così solo le briciole agli avversari. Nella prima gara il podio è stato completato dalle Yamaha di Toseland e Crutchlow, che hanno dato una grossa mano al fuoriclasse italiano, relegando al quarto posto il principale rivale di Biaggi in classifica generale, il pilota Haslam. L’Aprilia ha pure piazzato, in gara-1 il giovane Leon Camier (al debutto su questo tracciato) al quinto posto.

Gara-2 – La seconda gara è stata diversa dalla prima, sin dalla partenza: infatti si è aperta con una drammatica caduta al via, che ha tolto di scena James Toseland (Yamaha), Jonathan Rea (Honda) e Ruben Xaus (Bmw). A quel punto, l’unico pilota in pista in grado di impegnare l’Aprilia, è stata la Yamaha di Cal Crutchlow, finchè il quattro cilindri giapponese non ha ceduto, tradendo e provocando la scivolata (per fortuna senza conseguenze) del 24enne britannico. A quel punto, anche gara-2 per Max era fatta. Leon Haslam ha invece tenuto una condotta di gara, improntata a limitare i danni, conquistando il secondo posto, davanti all’australiano Troy Corser, che ha regalato il primo storico podio Mondiale alla Bmw. Male invece la Ducati: Michel Fabrizio, partito in prima fila, ha fatto 7° in gara-uno e poi è caduto.

 “È stata una giornata fantastica” ha dichiarato Biaggi ai microfoni a fine gara-2. “Grazie ai tecnici che hanno realizzato quest’Aprilia straordinaria, con questa marca mi trovo bene (ha vinto quattro mondiali in 250GP, ndr) e magari avrei dovuto tornaci prima. Bel colpo, ma il cammino è ancora molto lungo“. Domenica nuovo appuntamento: la Superbike vola in Sud Africa, nube del vulcano islandese permettendo. Gli organizzatori seguono la situazione e per adesso lo svolgimento della corsa è confermato.

Ordine di arrivo

Gara uno (18 giri, km. 103,986): 1. Biaggi (Ita-Aprilia) in 31’07”044 media 200,504 km/h; 2. Toseland (GB-Yamaha) a 0”247; 3. Crutchlow (GB- Yamaha) a 0”297; 4. Haslam (GB-Suzuki) a 0”958; 5. Camier (GB-Aprilia) a 4”493; 6. Xaus (Spa-Bmw) a 7”343; 7. Fabrizio (Ita-Ducati) a 7”369; 8. Corser (Aus-Bmw) a 9”344; 9. Sykes (GB-Kawasaki) a 15”338; 10. Guintoli (Fra-Suzuki) a 16”671; 11. Haga (Gia-Ducati) a 16”921; 16. Scassa (Ducati) 17. Lanzi (Ducati).

Gara due (18 giri): 1. Biaggi in 31’07”122 media 200,496 km/h; 2. Haslam a 4”547; 3. Corser a 5”469; 4. Camier a 10”267; 5. Sykes a 15”561; 6. Haga a 15”816; 7. Guintoli a 15”861; 8. Smrz (Cze-Ducati) a 20”977; 9. Byrne (GB-Ducati) a 21”920; 10. Scassa a 21”974.

La classifica del Mondiale piloti (dopo 5 round su 12): 1.Haslam punti 181; 2. Biaggi 178; 3. Rea e Checa 110; 5. Toseland 106; 6. Haga 100; 7. Corser 92; 8. Camier 72; 9. Guintoli 70; 10. Crutchlow 65; 11. Fabrizio 62; 16. Lanzi 26; 18. Scassa 16; 24. Baiocco 1.

Il Mondiale costruttori: 1. Aprilia 184; 2. Suzuki 181; 3. Ducati 149; 4. Honda 119; 5. Yamaha 113; 6. Bmw 95; 7. Kawasaki 37.

Moto GP, Honda: un sensore ha costretto Pedrosa al 2° posto a Jerez

A fine Gran Premio di Spagna, nella festa della Yamaha per la vittoria di Jorge Lorenzo e per il terzo posto di un Valentino Rossi acciaccato, c’era qualcuno che non aveva un gran voglia di stare sul podio a godere della festa altrui. Parliamo dello spagnolo della Honda, Daniel Pedrosa, che ha dominato le qualifiche e l’intero gran premio, per poi essere sorpassato al’ultimo giro dallo scatenato Lorenzo. Ma il calo della moto del pilota spagnolo della casa giapponese, una spiegazione doveva pur averla. Bisognava pur comprendere, e anche a fondo, il calo visto degli ultimi giri: cosa tra l’altro non nuovo per la HRC.

In questi giorni è stato finalmente svelato il mistero del graduale, ma significativo, rallentamento del pilota spagnolo. A quanto pare sarebbe dovuto al mal funzionamento di un sensore, che ha il compito di verificare i consumi: sarebbe questa la causa del progressivo rallentamento, che tra l’altro avrebbero dichiarato gli stessi ingegneri, a termine di un’attenta analisi.

In pratica, il sensore che controlla la quantità di carburante presente nel serbatoio, ha dato informazioni errate all’elettronica, e di conseguenza la moto ha finito col perdere potenza giro dopo giro.

Ricordiamo che il giro più veloce di Pedrosa è stato di 1′39″731 (era il secondo giro) e durante la gara stava guidando con tranquillità in 1′40″1 fino al settimo giro e 1′40 “di media fino al 24° giro. Da quel momento in poi però, ha iniziato col perdere ben 1″116 da Lorenzo. Nel giro successivo Lorenzo gli ha recuperato altri tre decimi. Nel penultimo giro, mentre lottava con il pilota della Yamaha, ha girato in 1′41″748 e nell’ultimo in 1′41″ 079. Come riporta il quotidiano sportivo spagnolo “El Mundo Deportivo” la gara di Pedrosa sarebbe potuta finire diversamente. “Calcolando che ho perso due decimi al giro per 20 giri, la storia del Gran Premio poteva essere diversa” ha detto lo stesso Dani Pedrosa nei test post gara. La Honda, infine, avrebbe riscontrato lo stesso problema anche sulla moto di Marco Melandri.

Moto GP, la Honda vuole Stoner. E la Ducati ripensa a Rossi

stonerNel mondo del calcio, il calciomercato è già scoppiato in tutto il suo fragore. Nel mondo della Moto Gp, invece, moto-mercato non s’interrompe praticamente. Dunque non è inusuale che, nonostante il motomondiale 2010 sia appena al secondo Gran Premio disputato, ci sia già un gran vociare sul mercato dei piloti e delle scuderie principali.

Le voci degli addetti ai lavori si rincorrevano da tempo: soprattutto quando ci fu il passaggio di Livio Suppo dalla Ducati alla Honda. Ma a quanto pare, la notizia ora è ufficiale: la Honda sta cercando di portare alla sua corte, niente di meno che l’australiano Casey Stoner, ex-campione del mondo MotoGP e rider di punta del Team Ducati Marlboro.

La Honda, non è un mistero per nessuno, cerca un pilota che sia capace di lottare per il titolo: orfana  da quando Valentino Rossi è passato alla Yamaha, la casa giapponese lo avrebbe di fatto individuato in Stoner.

Moto GP, la Suzuki festeggia i suoi 50 anni al Tourist Trophy

Suzuki_Logo La casa nipponica della Suzuki, ha deciso di festeggiare i suoi primi 50 anni di corse e i 25 della GSX-R, gettando nella mischia del Tourist Trophy, la Suzuki ufficiale del pilota italiano Loris Capirossi. Un evento unico e straordinario al tempo stesso: sarà infatti la prima volta in assoluto, che una MotoGP correrà sul circuito dell’isola di Man.

In sella della Rizla Suzuki GSV-R, l’11 giugno prossimo salirà Cameron Donald, laureatosi vincitore della TT nel 2008. La moto, come detto, sarà la stessa usata in pista da Capirossi, in occasione del suo 300esimo GP nella gara corsa in Qatar, lo scorso mese, prima tappa del motomondiale 2010.  Lo stesso Loris poi, salirà in moto prima della gara Dainese Senior TT-backed, per il giro-esibizione Suzuki Parade.

Era il lontano 1960, allorquando la Suzuki fece il suo debutto nelle gare internazionali, con il celebre Tourist Trophy dell’Isola di Man. E proprio per festeggiare questo importante anniversario, la stessa Isola di Man ha deciso di dedicare alla Suzuki una moneta commemorativa da 50 centesimi, creata apposta per l’occasione. Su un lato la moneta riporterà il profilo della Regina Elisabetta II, mentre sull’altro lato verrà impressa l’immagine del pilota Mitsuo Itoh in sella alla Suzuki RM63, la moto di 50 cc che lo ha reso il primo, ed unico, vincitore giapponese del TT nel 1963. Il Tourist Trophy dell’Isola di Man, vide il suo esordio nel lontano 1907, diventando così la più storica gara motociclistica su strada che si corre ancora oggi.

La Suzuki vi prese parte per la prima volta proprio 50 anni fa e nel 1962 conquistò la prima vittoria, a cui segui un anno dopo il celebre successo del celebre Mitsuo Itoh. Quest’anno, la gara si terrà dal 29 maggio all’11 giugno. Il Manx Museum dell’Isola di Man esibirà la moneta coniata in occasione dei 50 anni di Suzuki dalla fine di maggio fino all’inizio di Settembre.

Ducati Multistrada 1200 S, una moto per tutte le occasioni

ducatiCercate una moto duttile e versatile che possa adattarsi a tutte le vostre esigenze? Potete smettere di cercare questo gioiellino. La Ducati vi offre la soluzione a tutti i vostri desideri, grazie alla Multistrada 1200 S, una moto che ben si adatta sia al percorso casa-lavoro che alle gite fuori porta. E oggi, giorno di “Pasquetta”, giornata tipicamente dedicata alle escursioni lontano dal caos della città, presentiamo una delle ultime nate in casa Ducati. Come detto, la Multistrada 1200 S può essere anche utilizzata nei percorsi urbani, ma è più indicata a chi pensa di esibirla in viaggi più impegnativi, visto l’ampio serbatoio e i vani per i bagagli. Ma se poi vi viene la voglia di passare dall’asfalto allo sterrato, niente paura: la Ducati ha pensato davvero a tutto e i test sugli sterrati veloci della casa motociclistica emiliana hanno dato ottimi risultati.

Marquez punta al titolo 2010 in 125: “Che spettacolo la Derbi”

marquezNon solo MotoGP e Moto2. La lunga attesa del campionato 2010 di moto riguarda anche la più piccola delle tre classi del motomondiale, la 125. E dopo Nico Terol, anche Marc Marquez si candida alla successione di Julian Simon, il pilota detentore del titolo dell’ottavo di litro passato in Moto2. Il catalano corre per la Repsol Derbi e nonostante i suoi 17 anni è già al terzo mondiale e le sue ambizioni sono elevate: “Voglio lottare per la vittoria” è l’obiettivo di Marquez che nel pre-stagione ha ottenuto ottimi risultati in sella alla sua Derbi.

SYM Fiddle II, lo scooter per tutti in tre versioni: 50, 125 e 150

sym_fiddleSpendere poco e ritrovarsi in sella ad uno scooter simpatico e agile. Non è una sfida impossibile quella che vi proponiamo, ma una proposta concreta. Il nuovo SYM Fiddle II 125 è forse uno dei prodotto più interessanti del nuovo anno in fatto di scooter. Le sue forme sono “simpatiche” perché possono incontrare l’interesse di un vasto pubblico, ma nello stesso tempo sono anche eleganti e adatte anche a chi non vuole solo divertirsi. E poi c’è il piacere di guida e la manovrabilità davvero semplice: forse è proprio questa l’arma in più del SYM Fiddle II 125 che si rivolge soprattutto a chi vuole avvicinarsi al mondo delle due ruote senza dover spendere una fortuna. Se poi ci aggiungiamo che la traduzione di “fiddle” è proprio “giocherellare”, allora è chiaro che più di uno scooter stiamo parlando di una vettura destinata ad un pubblico che chiede la facilità di utilizzo.

Kawasaki Versys 650, la crossover dal nuovo stile urbano

kawasakiPrendi una moto di successo, adattala ai tempi e avrai la nuova Kawasaki Versys 650. La scelta della casa di moto giapponese è stata chiara: non stiamo certamente parlando di una motocicletta vecchia e decrepita che avesse bisogno di un restauro, ma dopo quattro anni, la Kawasaki ha deciso di riproporre la Versys con un trucco diverso. La moto giapponese è forse il prodotto più versatile della Kawasaki e mentre in Italia circolano circa 10mila esemplari, nasce la versione 650 con un nuovo stile che però non intacca la parte tecnica. Insomma, cambia fuori, ma l’interno – punto di forza della Kawasaki – rimane lo stesso. Viene però ampliata la gamma di accessori, soprattutto quelli che si riferiscono alla versione da turismo.

Motomondiale 125: Terol lancia la sfida a Smith

terolNico Terol si lancia all’assalto del campionato 125. Solo ieri il campione del mondo di 125, Julian Simon (passato in Moto2) si augurava che il suo successore potesse essere uno spagnolo e oggi a rispondergli è proprio Terol, forse il più quotato per il titolo iridato. Lo spagnolo ha ammesso di avere ancora “un grande margine di miglioramento”, perché durante il pre-stagione non è mai riuscito a girare in pista come avrebbe desiderato. Adesso, a meno di dieci giorni dal via della nuova stagione (semafori verdi a Losail l’11 aprile), Terol si dice carico e pronto per l’avventura mondiale.

Honda VT 1300 CX, il chopper in versione giapponese

hondaPer i puristi non è un chopper. Per i profani la sua linea non può non ricordare le famose vetture rese note dalle pellicole americane. Manubrio alto – ma non altissimo – e sella bassa, sono queste le principali caratteristiche della nuova Honda VT 1300 CX, una delle ultime nate della casa motoristica giapponese. Ma non lasciatevi ingannare dall’aspetto. Ha un grande fascino la VT 1300 CX con il suo serbatoio affusolato che parrebbe quasi appoggiato al telaio, con il cruscotto a pentagono sul manubrio enorme (qui il riferimento al chopper è chiarissimo) e una forcella anteriore lunghissima che rimanda alle moto da touring a stelle e strisce.

Una moto? Una macchina? No K-Way Motus

ibridoLe somiglia moltissimo: sembra una moto. Le somiglia moltissimo: sembra una macchina. Ma non è né l’una né l’altra. Ed è stata pensata per essere un ibrido: un veicolo pensato per le esigenze di mobilità personale urbana e suburbana. Ha tre ruote e due posti in linea, con una cella sicurezza a prova di tutto, urti compresi e un sistema di guida tutto speciale: piega il veicolo a proprio piacimento. Anche la sua propulsione è di tipo ibrido. Elettrico, per la precisione. In grado di fornire a esattamente a piacimento dell’utente elevate prestazioni oppure di funzionare soltanto con la corrente e elettrica.

Simon: “In Moto2 parto da zero, ma sono sempre il campione del mondo 125”

simonSbarcare in Moto2 con ambizioni di vittoria. È questa la situazione di Julian Simon, detentore del titolo mondiale nella categoria 125 e attuale pilota della nuova classe del motomondiale, la Moto2. Lo spagnolo ha recentemente partecipato ad una trasmissione radiofonica dove ha risposto alle domande dei giornalisti che l’hanno interrogato sul suo futuro in Moto2. Prima di affrontare il tema che sta più a cuore a Simon, però, la discussione si è aperta sul pronostico della 125, categoria che lo spagnolo ha lasciato dopo aver conquistato il titolo iridato: “Mi piacerebbe che a vincere sia Nico Terol oppure Bradley Smith. In ogni caso vorrei che fosse uno spagnolo a succedermi”. Per la Moto2? “Lì punto su Simon, ovviamente” ha poi scherzato il pilota che vede favorito Valentino Rossi per la MotoGP: “La Yamaha dovrà però tenere d’occhio anche la honda di Pedrosa, anche se Valentino ha più ‘benzina’ per essere ancora il super-favorito”. Tornando alla Moto2, però, Simon dovrà badare a Toni Elias, pilota sceso di categoria dopo l’esperienza in MotoGP: “E’ un pilota molto aggressivo e riesce ad essere sempre costante in ogni gara”. Ma a contendere il titolo allo spagnolo ci sarà anche Alex de Angelis, altra conoscenza della categoria regina: “Anche lui è molto aggressivo e l’esperienza in MotoGP lo potrà di certo aiutare”.

Ducati Multistrada 1200, la passione con un clic

ducatiNessuno aveva ancora osato montare tanta elettronica in una moto. E non legata a gadget più o meno utili, ma al controllo del motore e della ciclistica. Ecco perché c’era molto curiosità nel toccare con mano la nuova Multistrada 1200, dopo averla vista allo scorso Salone di Milano. La scheda tecnica della nuova Ducati è impressionante: motore della 1198 con quattro mappature selezionabili da 150 o “soli” 100 CV, acceleratore ride by wire (è la prima Ducati ad averlo), controllo di trazione per le versioni più ricche anche ABS e sospensioni elettroniche. Il tutto inserito in un telaio tutto nuovo, per la prima volta di tipo “misto” con piastre e tubi, e con una carrozzeria aggressiva e protettiva.

Piaggio Liberty, il nuovo modello Elle

piaggioPiaggio Liberty. Rosa. E basterebbe dire solo questo. Ma se aggiungiamo che si presenta per il 2010 con un allestimento speciale, dedicato al pubblico femminile, allora c’è qualche dettaglio in più da analizzare. Nuova tinta rosa, grafiche accattivanti e accessori dedicati per un classico in continua evoluzione: nasce il nuovo Liberty “Elle”. Con oltre mezzo milione di unità vendute, Piaggio Liberty è un grande protagonista del fenomeno commerciale degli scooter a ruota alta leggeri. Per il 2010 Liberty si presenta nel nuovo allestimento “Elle” disponibile nelle motorizzazioni 50 4T e 125 cc. Il nuovo Liberty Elle, offerto con bauletto in tinta, è caratterizzato da un’inedita e vivace colorazione rosa, impreziosita dalle accattivanti grafiche dedicate “Elle” che personalizzano le fiancate e lo scudo anteriore.