Moto Gp, a Sepang Lorenzo conquista una pole Mondiale. In Moto2 e 125 pole per Terol e Marquez

Ora possiamo scriverlo senza timore di essere clamorosamente smentiti: domani Jorge Lorenzo festeggerà quasi certamente la conquista del primo titolo iridato nella classe regina in carriera. Fatti i dovuti calcoli dopo l’incidente di Pedrosa e la conseguente rinuncia dello stesso e della Honda a partecipare al weekend di Sepang, il titolo Mondiale è distante appena sette punti. Jorge Lorenzo si è infatti presentato in Malesia, per il 15esimo appuntamento del Motomondiale 2010, con la seria intenzione di chiudere i giochi col discorso iridato ed evitare altri rischiosi duelli con il “compagno” Rossi. Ed è forse proprio grazie a questa grande convinzione, che il leader ha messo in pratica in pista questa mattina, sta alla base della conquista della pole position con il cronometro fermato sul tempo di 2’01″537, precedendo di un decimo l’ottima Ducati di Nicky Hayden. A completare la prima fila la Repsol Honda di Andrea Dovizioso, staccato di 292 millesimi. Più staccato, e in affanno invece, il “Dottore” Valentino Rossi, che in sella all’altra Yamaha ufficiale non è riuscito ad andare oltre a un deludente sesto posto scavalcato in seconda fila anche dalla Yamaha Tech 3 di Ben Spies e dalla Ducati di Casey Stoner.

Sarà invece Julian Simon a scattare domani dalla pole nella Moto2. Il pilota spagnolo della Super ha infatti fermato il cronometro sul tempo di 2’08″562 precedendo il sanmarinese Alex De Angelis (Motobi) e lo svizzero Thomas Luthi (Moriwaki) staccati rispettivamente di 192 e 298 millesimi. A completare la prima fila il leader del mondiale, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki) che ha preceduto gli italiani Roberto Rolfo (Suter) e Andrea Iannone (Speed Up). Per Simon si tratta della terza pole della stagione.

In 125cc, infine, continua il dominio assoluto del giovane spagnolo Marc Marquez che ha fatto segnare il tempo di 2’13″398, centrando così l’ottava pole stagionale in sella alla sua Derbi. Alle sue spalle le Bancaja Aspar Aprilia del tedesco Bradley Smith e del connazionale Nicolas Terol, attuale leader del mondiale. A chiudere la prima fila è un altro spagnolo della Derbi, ovvero Pol Espargaro.

Motomondiale Moto2, Gran Premio del Giappone: Elias vince e ipoteca il titolo iridato

E’ una “partenza atipica” quella che caratterizza il Grand Prix of Japan della classe Moto2, con tutto il gruppone formato dai 40 piloti che passa indenne le prime insidiose curve di Motegi. Nessuna caduta di gruppo dunque con il leader della classifica Toni Elias che trova subito la vetta della corsa, seguito dal poleman Simon e da Yuki Takahashi. Ma ben presto ecco i primi ritiri: escono in rapida successione Yusuke Teshima (FCC TSR), Alex Baldolini (Caretta Tech) e Fonsi Nieto (Holiday Gym), mentre in testa continua la gara solitaria di Toni Elias, che dimostra ancora una volta di avere una marcia in più rispetto agli inseguitori. Lo spagnolo tra l’altro, oggi aveva un motivo in più per corre per la vittoria: ovvero la matematica conquista del titolo iridato. Esci di pista anche Andrea Iannone (Fimmco Speed Up), attualmente terzo nel campionato e fuori dalla zona punti insieme a Tom Luthi (Interwetten) oggi solo 13º. Mentre i due spagnoli Elias e Terol  lottano per i 25 punti in palio a Motegi, restano in tre a sfidarsi per il gradino più basso del podio: Yuki Takahashi (Tech3 Racing), Alex de Angelis (Jir Moto2) e Karel Abraham (Cardion Ab). A tre giri dal termine finisce fuori anche Yonny Hernandez (Blusens STX). Simon rimane a ruota di Elias, ma non ha il ritmo per provare l’attacco decisivo: e così il connazionale Elias si aggiudica la settima vittoria stagionale e vola verso la conquista del suo primo titolo mondiale, però ancora non matematico, proprio a causa della seconda piazza del pilota Mapfre Aspar. Il terzo posto alla fine va a Karel Abraham (Cardion Ab) che festeggia il primo podio in carriera. Il pilota ceco infatti, beffa proprio nell’ultimo giro il sammarinese Alex De Angelis che non riesce ancora a sbloccarsi dopo l’incidente in cui rimase coinvolto e perse la vita Shoya Tomizawa. Scott Redding (Marc VDS Racing) completa la top5. Tra una settimana, in Malesia, per Toni Elias sarà sufficiente perdere meno di sei punti da Simon per laurearsi Campione del Mondo Moto2.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: a Motegi Dovizioso conquista una pole storica. Secondo un ritrovato Rossi, poi Stoner e Lorenzo. In Moto2 Simon e in 125cc Marquez davanti a tutti

Andrea Dovizioso in sella alla sua Honda ha conquistato la prima personale pole position stagionale al Gp del Giappone. Il forlivese ha preceduto sul traguardo la Yamaha di un ritrovato Valentino Rossi, di 0,054 secondi e la Ducati di Casey Stoner. Quarto tempo invece per Jorge Lorenzo, in corsa per il suo primo titolo, e fresco della firma apposta sul contratto con la Yamaha per altri due anni. In seconda fila ci sarà il duo del team Monster Yamaha Tech3 Colin Edwards e Ben Spies. Ci saranno poi altri due italiani nella top ten con Simoncelli 8º e un redivivo Capirossi 10º. Uniche cadute della sessione per Loris Capirossi (Rizla Suzuki) e Hector Barberá (Paginas Amarillas Ducati), mentre sono finite nelle vie di fuga anche Aleix Espargaró (Pramac Racing), Randy de Puniet (LCR Honda), Hiroshi Aoyama (Interwetten MotoGP) e Casey Stoner (Ducati Team).

Nella Moto2 è andata a Julian Simon la pole position del Gp di Giappone. Il pilota spagnolo in sella alla Suter del team Aspar ha infatti chiuso il turno delle qualifiche con il tempo 1.53.008. In prima fila partiranno anche l’inglese Scott Redding (Suter) con il secondo tempo, il giapponese Yuki Takahashi (Tech3) con il terzo tempo e il leader della classifica iridata, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki) in quarta posizione. Bene il “nostro” Claudio Corti (Suter) che ha chiuso con il quinto tempo in 1.53.507, mentre il pilota di San Marino, Alex De Angelis (Motobi) è finito sesto. Andrea Iannone ha invece chiuso al decimo posto, a circa sette decimi di distacco dal pole-man Simon.

Lo spagnolo Marc Marquez ha conquistato la pole position nella classe 125 del Gp del Giappone. Il pilota spagnolo della Derbi è stato il più veloce nelle qualifiche con il tempo di 1’58″030. Marquez ha fatto dunque meglio del connazionale Nicolas Terol (1’58″447), secondo in sella ad una Aprilia. Terza posizione per la Aprilia del britannico Bradley Smith (1’59″026), seguito dal tedesco Sandro Cortese (1’59″102) che chiuderà la prima fila con la sua Derbi. Il migliore dei piloti italiani è stato il solito Simone Grotzkyj (1’59″991), ottavo con una Aprilia del team Fontana Racing.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: a Motegi il ritorno di Valentino, 1° nelle libere. Pedrosa cade e mette il Mondiale nella mani di Lorenzo, oggi 3°. In Moto2 c’é Simon, in 125 Terol

Valentino Rossi è tornato. Il Dottore ha fatto registrare con la sua Yamaha il miglior tempo in 1’48″174 durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Valentino ha inflitto 213 millesimi ad Andrea Dovizioso, secondo con la Honda in 1’48″387, mentre ha staccato di tre decimi netti Lorenzo (1’48″474). Quarto tempo invece per Casey Stoner su Ducati, sette millesimi più lento di Lorenzo, quinto Ben Spies, nono Loris Capirossi subito seguito da Marco Simoncelli e Marco Melandri. Ottima sesta piazza per il giapponese Hiroshi Aoyama. Durante la prima sessione, uscite di pista senza conseguenze per Ben Spies (Monster Yamaha Tech 3), Aleix Espargaró (Pramac Racing), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini Team) e Randy de Puniet (LCR Honda).

E’ invece stato Julian Simon (Mapfre Aspar) a far registrare il miglior tempo nella Moto2. Il pilota spagnolo ha infatti fermato il cronometro a 1’54″203, precedendo di 124 millesimi il connazionale Toni Elias (Moriwaki). Terzo Alex De Angelis, che con la sua Motobi ha girato in 1’54″456, a poco più di due decimi e mezzo da Simon. Con Scott Redding (Marc VDS Racing) in prima fila virtuale, si rivede nelle prime posizioni anche Yonny Hernandez su Blusens STX, ottimo nel riuscire a piazzarsi nella top5 a poco più di mezzo secondo di ritardo dalla vetta. Sesta posizione per Simone Corsi (JiR Moto2), mentre per quanto riguarda gli altri italiani in pista Claudio Corti (Forward Racing) è 10°, Roberto Rolfo (Italtrans STR) è 12esimo, Alex Baldolini (Caretta Technology Race Dept) 14esimo, Raffaele De Rosa (Tech3 Racing) 22esimo, Andrea Iannone (Fimmco Speed Up) 27esimo e Ferruccio Lamborghini (Matteoni Racing) 32esimo.

Nella 125, infine, è stato Nicolas Terol, su Aprilia, a firmare il miglior tempo. Il centauro spagnolo ha girato in 1’59″882, precedendo di poco più di due decimi il connazionale Marc Marquez (Derbi), secondo con 2’00″085. Terzo crono invece per il tedesco Sandro Cortese (Derbi) in 2’00″405, solo 13esimo Simone Grotzkkyj, primo degli italiani ma staccato di 2″2. Più indietro Marco Ravaioli (22esimo) e Lorenzo Salvadori (25esimo).

Motomondiale, le classifiche della MotoGp, della Moto2 e della 125cc dopo il Gp di Aragon. E anche ieri boom di ascolti

Ennesimo boom di ascolti per il Motomondiale: al Gran Premio d’Aragona, la classe MotoGP ha ottenuto ben 5.015.000 telespettatori con il 31,69% di share sul target commerciale; la classe Moto2 ha raggiunto il 15,04% di share sul target commerciale con 1.790.000 telespettatori totali; la classe 125 ha conquistato il 12,07% di share sul pubblico attivo con il 794.000 telespettatori.

Ora diamo un’occhiata alle classifiche del Motomondiale della classe MotoGp dopo il Gran Premio di Aragona, tredicesimo appuntamento della stagione.

La classifica piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 284 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 228. 3. Casey Stoner (Aus) 155. 4. Valentino Rossi (Ita) 140. 5. Andrea Dovizioso (Ita) 139. 6. Ben Spies (Usa) 131. 7. Nicky Hayden (Usa) 125. 8. Randy De Puniet (Fra) 81. 9. Marco Melandri (Ita) 74. 10. Marco Simoncelli (Ita) 74. La classifica costruttori: 1. Yamaha 293 punti. 2. Honda 265. 3. Ducati 195. 4. Suzuki 72.

Diamo uno sguardo anche alla classifica generale del mondiale piloti della Moto2 dopo il Gp di Aragon 2010. Il leader della classifica Toni Elias ha tagliato il traguardo al quarto posto, lo spagnolo del team Gresini Racing Moto2 mantiene ugualmente e saldamente la leadership nel mondiale con 224 punti. Al secondo posto troviamo con la Suter Julian Simon a quota 148. Vicinissimo allo spagnolo, la Speed up del “nostro” Andrea Iannone che è in terza posizione con 144 punti, dopo aver trionfato sul tracciato spagnolo di Aragon. Quarto posto infine per Thomas Luthi (130 punti), davanti a Simone Corsi del team JIR (108 punti).

Ecco invece la Classifica Piloti della 125cc: 1. Nicolas Terol Peidró Aprilia 208; 2. Pol Espargaró Derbi 202; 3. Marc Márquez Alenta Ktm 197; 4. Bradley Smith Aprilia 144; 5. Sandro Cortese Honda  118; 6. Efren Vazquez Rodriguez Derbi 110; 7. Esteve Rabat Bergada Aprilia 108; 8. Tomoyoshi Koyama Honda  102; 9. Randy Krummenacher Aprilia 79; 10. Daniel Webb Aprilia 71.

Motomondiale, Gp d’Aragona: Iannone trionfa in Moto2, terzo successo nel Mondiale 2010. Il leader Elias chiude quarto

Il nostro Andrea Iannone ha calato il suo personalissimo tris. L’abruzzese si è infatti aggiudicato la terza vittoria del suo 2010 trionfando nel GP d’Aragona della Moto2. Una vittoria netta e senza appello per l’italiano, ormai diventato il salvatore della patria degli appassionati delle moto italiani, visto che in 125 e MotoGP i nostri (per i tanti e diversi motivi) ormai non riescono più ad essere presenti sul gradino più alto del podio. Dopo la pole conquistata ieri, Iannone ha corso una gara perfetta, vincendo in solitaria con addirittura 10” di vantaggio su Julian Simon e Gabor Talmacsi. Il leader iridato Toni Elias, sottotono per tutto il weekend, ha portato a casa un tranquillo quarto posto davanti a Simone Corsi. Nel Mondiale, il leader Elias può dormire sonni tranquilli grazie al largo margine di cui ancora dispone: a quota 224, il suo vantaggio su Simon (148) e Iannone (144) è di tutta tranquillità.

Il ritmo imposto dall’abruzzese del team Fimmco Speed Up alla gara è insostenibile per gli altri piloti, incluso il leader del mondiale, quinto dopo essere uscito dai blocchi dalla 12ª piazza. Finiscono fuori invece Alex de Angelis (JiR Moto2) e Raffaele De Rosa (Tech3 Racing). Per intuire lo spessore della prestazione del pilota italiano, basti pensare che a dieci giri dal termine Iannone è già virtualmente sul primo gradino del podio, mentre sono Corsi e Simon pensano a darsi battaglia per la seconda piazza. Alle loro spalle rimane a guardare Gabor Talmacsi.

Nessuna sorpresa dunque nemmeno nel finale, con il numero 29 che trova un altro trionfo dopo quelli di Mugello e Assen e guadagna in terza posizione nel mondiale a soli 4 punti da Simon, secondo. Podio “verdissimo” con Gabor Talmacsi che fa compagnia a Iannone. È la prima volta tra i primi tre per l’ungherese nella classe Moto2. Toni Elias con la quarta piazza mantiene agevolmente la leadership del mondiale, mentre Simone Corsi (Jir Moto2) e Jules Cluzel (Forward Racing) completano la top six.

Motomondiale, warm-up Gp d’Aragona: Hayden 1° in MotoGp, Iannone e Marquez ancora i più veloci. 1′ di silenzio per Tomizawa

E’ stato lo statunitense Nicky Hayden su Ducati il migliore nel warm-up prima della gara del GP d’Aragona. Lo statunitense, ha fatto dunque registrare il tempo migliore girando in 1:50.339, mettendosi alle spalle Dani Pedrosa (Honda) e il leader del mondiale Jorge Lorenzo su Yamaha. Bene Valentino Rossi che dopo le difficoltà di venerdì e sabato, ha terminato il warm-up con il quarto tempo. Sorride anche l’altro italiano Marco Simoncelli, quinto subito dietro al Dottore. Sesto è Stoner, che questo pomeriggio partirà in pole position.

E’ stato ancora una volta lo spagnolo Marc Marquez (Derbi) il grande protagonista ad Aragon. Il pilota catalano è stato infatti nuovamente il più veloce anche del turno pre-gara della ottavo di litro con il tempo 1.59.987. Alle spalle di Marquez gli iberici Pol Espargarò (Derbi) e Nico Terol (Aprilia). Infine, nella Moto2 brilla la stella del nostro Andrea Iannone, che si mette alle spalle Toni Elias e Alex De Angelis.

1′ di silenzio per ricordare Tomizawa – Un minuto di silenzio al Gp d’Aragona di motociclismo per ricordare Shoya Tomizawa. Il re Juan Carlos ha assistito all’omaggio al giapponese morto il 5 settembre a Misano con organizzatori, piloti e meccanici che si sono schierati lungo il rettilineo finale del circuito di Alcaniz. Una bandiera giapponese a mezz’asta è stata esposta per tutta la durata delle prove e delle gare sulla postazione del comitato organizzatore.

Motomondiale, Gp d’Aragona: Stoner centra la pole nella MotoGp, seguono Lorenzo e Pedrosa. Iannone e Marquez dominano anche le qualifiche in Moto2 e in 125cc

E’ stata grande la sfida vissuta nella sessione di qualifica della classe MotoGp, con un Casey Stoner a dir poco imprendibile. L’australiano è infatti stato l’unico tra i piloti a rompere la barriera dell’1’49 con la sua Desmosedici GP10 e a chiudere con l’ottimo tempo di 1’48.942. In prima fila, con lui, ci saranno gli spagnoli Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha) e Dani Pedrosa su Repsol Honda. Ma le posizioni in griglia non devono confondere le diverse situazioni dei due piloti. Se infatti da un lato il leader del mondiale sta ancora cerando il modo per avere più velocità di punta con la sua M1, il suo rivale in classifica è stato beffato da un errore di linea nell’ultimo giro, mentre era in vantaggio di più di due decimi sul tempo di Stoner. Domani saranno dunque questi tre i principali protagonisti del Gran Premio A-Style de Aragon, mentre in seconda fila troviamo Nicky Hayden (Ducati Team), il connazionale Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Randy de Puniet (LCR Honda) tornato finalmente in buone condizioni fisiche, dopo il grave incidente subito. Chi è ancora alle prese con qualche problema è invece Valentino Rossi. Il settimo posto nelle qualifiche del “Dottore” è il risultato di un fine settimana in cui non è andato praticamente nulla per il verso giusto. Alle sue spalle Andrea Dovizioso (Repsol Honda), Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) e Hector Barberá (Paginas Amarillas) completano la top 10.

Andrea Iannone si è conferma il più veloce anche nella sessione delle qualifiche e ha conquista la pole position al Gp di Aragona, 12esimo appuntamento stagionale per la Moto2. L’italiano della Speed-Up ha infatti girato in 1’55″148 e ha preceduto il britannico Scott Redding (Suter) e il sanmarinese Alex De Angelis (Motobi). A chiudere la prima fila sarà lo spagnolo Julian Simon (Suter). In seconda fila con il quinto e sesto tempo gli italiani Simone Corsi (Motobi) e Claudio Corti (Suter). Solo 12° tempo per il leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki) a 690 millesimi da Iannone.

Lo spagnolo Marc Marquez scatterà dalla pole position nel Gp d’Aragona, avendo ottenuto il miglior tempo, 1’59.335, nel turno di prove ufficiali nella classe 125. In prima fila anche il tedesco Sandro Cortese e gli spagnoli Nico Terol e Efren Vazquez. Il migliore dei piloti italiani è Simone Grotzky Giorgi che è 22/o.

Motomondiale, Gp d’Aragona: nell’ultima sessione delle libere, Stoner mette pressione a Pedrosa e Lorenzo, con Rossi solo 11°. Iannone e Terol davanti a tutti in Moto2 e 125cc

Continua la lotta tra Pedrosa e Lorenzo per la conquista della pole position nella MotoGp. I due spagnoli del team Repsol Honda e Fiat Yamaha non hanno faticato ad adattarsi al circuito casalingo, chiudendo le ultime prove libere di stamane, rispettivamente in e posizione. Ma il duo di testa dovrà guardarsi le spalle da diversi rivali. Il più insidioso sarà sicuramente Casey Stoner, questa mattina primo con il tempo di 1’50.115 in sella alla sua Desmosedici GP10. Sarà il caso di tener d’occhio anche il compagno di squadra Nicky Hayden (Ducati Team) e l’ italiano del team Repsol Honda Andrea Dovizioso, quarto con 6 decimi di ritardo. L’americano del team Monster Yamaha Tech3 Ben Spies, Randy de Puniet (LCR Honda) e Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3) completano una top8 nella quale salta all’occhio l’assenza di Valentino Rossi, solo 11º e a più di un secondo di distacco dalla vetta.  Àlvaro Bautista su Rizla Suzuki è stato invece l’unico a cadere nell’ultima sessione libera. Per lui un highside all’altezza della curva 14 senza ulteriori conseguenze.

Sessione asciutta invece per la Moto2 sul circuito del Motorland, anche se le temperature rimangono basse (15ºC). Andrea Iannone, si conferma dopo la buona giornata di ieri, trovando anche oggi la vetta della classifica dei tempi e contemporaneamente il miglior crono del fine settimana. 1.55’666 segna il cronometro per il pilota del team Fimmco Speed Up, in una sessione in cui sono soltanto tre i piloti capaci di rompere la barriera dell’ l’1’56: Kev Coghlan (Munlau Joey Darcey) è secondo a 230 millesimi, mentre il leader del mondiale Toni Elias (Gresini Racing Team) è terzo a 265. Alex De Angelis è in quarta posizione in sella alla Jir Moto2, mentre alle sue spalle bene sia Claudio Corti (Forward Racing) che Dominique Aegerter (Technomag Cip) che completano la top6. Settimo Julian Simon (Mapfre Aspar), mentre solo 14º Thomas Luthi su Interwetten Moriwaki Moto2. Caduta nel finale invece per Sergio Gadea (Tenerife 40 Pons) in cui lo spagnolo non riporta alcuna conseguenza.

Il leader del Mondiale Marc Marquez su Red Bull Ajo Motorsport, ha conquista il posto nella terza prova libera del Gran Premio A-Style de Aragon, grazie ad un paio di giri da record proprio negli ultimi minuti della sessione. Lo spagnolo rifila ritardi importanti sia a Nico Terol (Bancaja Aspar), secondo a 794 millesimi, e Pol Espargaró (Tuenti Racing) terzo a 1,321s. Tutti gli altri piloti rivali per il titolo sono appena dietro: Efren Vazquez (Tuenti Racing), Sandro Cortese (Avant Ajo Mitsubishi) e Bradley Smith (Bancaja Aspar) trovano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione, anche se i tempi sono davvero lontani dalla vetta. Unica caduta della sessione per Randy Krummenacher con la Stipa Molenaar Racing numero 35, per Pol Espargaró (Tuenti Racing) e per la wildcard Kevin Hanus. Nessuna conseguenza per i tre.

Motomondiale, Gp d’Aragona: pioggia protagonista nelle seconde libere del venerdì. Stoner, Pasini ed Espargarò leader sul bagnato

E’ ancora la pioggia l’assoluta protagonista della seconda e ultima sessione libera di oggi per la classe MotoGP. Casey Stoner su Ducati Team ha fatto segnare il miglior tempo con 2’01.710. Sessione complicata dunque, con i piloti che hanno proseguito nella conoscenza del nuovo circuito, evitando rischi inutili, in considerazione del fatto che le previsioni meteo per i prossimi giorni sono decisamente migliori. Come detto l’australiano chiude davanti, con alle sue spalle Jorge Lorenzo su Fiat Yamaha e l’altro ducatista Nicky Hayden (Ducati Team): entrambi si fermano alla barriera dei 2’02, con Valentino Rossi quarto ad oltre un secondo dalla vetta. Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini) e Andrea Dovizioso (Repsol honda) completano la top six, con Dani Pedrosa che al contrario si accontenta della 13ª posizione. Da segnalare il rientro in pista di Aleix Espargaró dopo la caduta di questa mattina: lo spagnolo ha chiuso 15º.

La pioggia non ha dato scampo nemmeno alle prove libere della Moto2. Nella seconda sessione è stato il “nostro” Mattia Pasini a far registrare il miglior tempo. Il pilota italiano, presente ad Alcañiz come pilota sostituto di Michael Ranseder nel Team Vector Kiefer Racing, ha sfiorato il tempo di Iannone di questa mattina (l’abruzzese rimane il più rapido della prima giornata con 1’56.223), chiudendo con il terzo tempo assoluto di oggi. Alle sue spalle l’altro italiano Alex De Angelis su JiR Moto2 Team, da oggi pilota ufficiale della scuderia italiana e rimpiazzo definitivo di Yosuke Teshima e Scott Redding su Marc VDS Racing. Thomas Luthi (Interwetten Moriwaki Moto2), Hector Faubel (Marc VDS Racing) e Julian Simon completano la top six, mentre tra i migliori della stagione, troviamo Iannone in ottava piazza e il leader del Mondiale Toni Elias addirittura 20º.

Forse la 125cc è sta la classe più sfortunata con la meteorologia ad Aragona. Con la prima sessione complicata dall’arrivo della pioggia e con la seconda effettuatasi al di sotto di una vera e propria tempesta, il migliore rimane Nico Terol con il tempo di questa mattina, mentre Pol Espargaró su Tuenti Racing trova la vetta della fp2. Tempi poco significativi con Marc Marquez comunque secondo e Nico Terol quarto. In mezzo a loro il tedesco Jonas Folger su Ongetta Team. Bradley Smith (Bancaja Aspar), Sandro Cortese (Avant Ajo Mitsubishi), Danny Webb (Andalucia CajaSol) e Luis Salom (Stipa Molenaar Racing) completano la seconda fila virtuale. Le cadute della sessione per Peter Sebastyen e Marco Ravaioli (Lambretta Rep. Corse).

Motomondiale, Gp d’Aragona: prima sessione di prove libere con Pedrosa, Iannone e Terol protagonisti. La Moto2 ricorda Tomizawa

Dani Pedrosa conferma l’ottimo momento di forma anche nella prima sessione delle prove libere del venerdì del Gp d’Aragona per la MotoGp. Lo spagnolo (Honda) ha infatti chiuso con il miglior tempo, 1’50″506, mentre Valentino Rossi, su Yamaha, è al momento sesto. Alle spalle dello spagnolo, si è piazzato lo statunitense della Ducati Nicky Hayden, poi il leader della classifica iridata Jorge Lorenzo (Yamaha) con il terzo tempo, staccato di 0,422″. Quarto tempo per l’australiano Casey Stoner (Ducati), quinto Marco Simoncelli (Honda), che per la prima volta in questa stagione è il migliore degli italiani. Ottavo tempo per Andrea Dovizioso (Honda), mentre Marco Melandri (Honda) ha chiuso all’11/o posto.

Il “nostro” Andrea Iannone è stato invece il più veloce nelle prime libere del Gp d’Aragon in Moto2, primo Gran Premio dopo l’incidente mortale di Shoya Tomizawa avvenuto in occasione del Gp di San Marino. Il pilota italiano della Speed Up ha infatti girato in 1’56″223 precedendo lo spagnolo Julian Simon (Suter) e l’altro italiano Simone Corsi (Motobi), staccati rispettivamente di 61 e 200 millesimi. Il leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki) ha invece ottenuto solamente il quinto tempo a 481 millesimi da Iannone. Da segnalare che tutti i piloti della Moto2 sono scesi in pista con il numero di Tomizawa sulla moto. Il leader della classifica Toni Elias ha un grande 48 sul casco, mentre uno dei due piloti coinvolti nell’incidente di Misano, l’inglese Scott Redding, ha scelto di mettere il suo numero di gara su un fondo nero.

E’ stato lo spagnolo Nicolas Terol il più veloce nelle prime prove libere della classe 125 in vista del Gp d’Aragon, 12/a prova stagionale. Il pilota del Bancaja Aspar Aprilia ha girato in 2’04″580 precedendo il connazionale della Derbi Pol Espargaro a 247 millesimi e il britannico Bradley Smith (bancaja Aspar Aprilia) a 632 millesimi. La pioggia caduta ha complicato la sessione, già limitata a 45 minuti, chiudendosi in anticipo di 14 minuti sull’orario previsto. Il leader del mondiale Marc Marquez chiude addirittura in 23/a posizione con più di 10 secondi di ritardo dalla vetta: ovviamente complice la pioggia.

Motomondiale, tutti gli orari delle prove libere e delle qualifiche del Motorland Aragon

Il Motomondiale e la MotoGP ripartono nel prossimo weekend dove si correrà sul nuovo circuito di Aragon: sarà la prima gara dopo il tragico incidente costato la vita al pilota giapponese Shoya Tomizawa e le inevitabile polemiche che sono seguite al nefasto GP di San Marino, svoltosi due settimane fa a Misano Adriatico. Il tracciato spagnolo di Motorland Aragon è entrato in calendario per sostituire il Balatonring (che per cinque anni resterà pista “di riserva” del Motomondiale) e, a quanto dichiarato dai piloti che lo hanno provato nei giorni scorsi, sembrerebbe un circuito completo e tecnico. Il Motorland Aragon, progettato al pari di quello di Istanbul dall’architetto Hermann Tilke, è dunque una new entry che però ha già fatto discutere in quanto di fatto diventa l’ennesimo gran premio iberico (il quarto, con Jerez, Barcellona e Valencia) in una MotoGP gestita dalla spagnola Dorna. Oltre alle gare di MotoGP, Moto2 e 125cc, il Motorland Aragon ospiterà per le prossime tre stagioni anche la Superbike. Per il Gran Premio di Aragon 2010, poiché il tracciato è completamente nuovo per i piloti, sono stati previsti quattro turni di prove da 40 minuti.
 
Programma GP di Aragon 2010
 
Venerdì 17 settembre 2010
 
Moto2 prove libere: 09.05 – 09.45
MotoGP prove libere: 10.05 – 10.50
125cc prove libere: 11.10 – 11.50
Moto2 prove libere: 13.05 – 13.45
MotoGP prove libere: 14.05 – 14.50
125cc prove libere: 15.10 – 15.50
 
Sabato 18 settembre 2010
 
Moto2 prove libere: 09.05 – 09.45
MotoGP prove libere: 10.05 – 10.50
125cc prove libere: 11.10 – 11.50
Moto2 prove libere: 13.05 – 13.45
MotoGP prove libere: 14.05 – 14.50 / Italia1 13.55
125cc prove libere: 15.10 – 15.50
 
Domenica 19 settembre 2010
 
125 warm up: 8.40 – 9.00
Moto2 warm up: 09.10 – 09.30
MotoGP warm up: 09.40 – 10.00
125cc gara: 11.00 / Italia1 10.45
Moto2 gara: 12.15 / Italia1 12.15
MotoGP gara: 14.00 / Italia1 14.00

Motomondiale, la Dorna ha mentito sull’orario della morte di Tomizawa. La vergogna del “markenting” della morte

Come oramai è noto, é stata aperta un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a danni di ignoti, a seguito della morte del pilota giapponese Shoya Tomizawa, avvenuta secondo le fonti ufficiali alle 14:19 di domenica 5 settembre. Il primo dato che trapela dall’autopsia però, è che proprio l’orario della morte non corrisponda a quello riferito dai medici: il pilota giapponese sembra infatti arrivato cadavere al “Ceccarini” di Riccione.

Il decesso è dev’essere quindi avvenuto in ambulanza, prima della fine dello “show” di Moto2, prima dei festeggiamenti sul podio, prima dell’avvio della gara di MotoGp. Dunque, secondo questa ricostruzione, tutti sapevano fuorchè il pubblico che è rimasto a seguire una gara e poi la successiva, aspettando di sapere un’unica notizia: una notizia che, purtroppo, in molti sapevano ma che sembra, per un macabro gioco di “marketing”, sia stata trascinata volutamente sul finale della giornata per il piacere della suspance, ma soprattutto dell’audience, per lasciare tutti incollati davanti alla televisione…fino alla fine.

Alla Procura di Rimini, che ha aperto l’inchiesta sulla morte di Shoya, sembra dunque chiaro che la Dorna, organizzatrice del motomondiale, abbia mentito volutamente sull’orario del decesso, posticipandolo all’arrivo del corpo del pilota all’ospedale (orario più o meno corrispondente al termine delle gare sul circuito di Santamonica a Misano Adriatico).

La polemica dunque è lungi dal volgere al termine: è giusto fermarsi, tutti, e chiedersi se mandare avanti lo show della moto Gp come nulla fosse, anche di fronte alla morte di un giovane pilota, sia la scelta migliore da fare. È giusto permettere i festeggiamenti al termine della gara di Moto2 come della successiva? Tra le domande e le discussioni le indagini continueranno a fare il loro corso. Dall’autopsia si è inoltre avuta la certezza che Tomizawa è morto a causa di uno schiacciamento della cassa toracica e degli organi interni in seguito al passaggio sul suo corpo delle moto di Alex De Angelis e Scott Redding. E il dito a questo punto, viene puntato contro questi ultimi indagati per omicidio colposo, ma solo come ‘atto dovuto’. Certamente però, non potranno essere loro il capro espiatorio di tutto questo, anche perché a quella velocità non avrebbero potuto far nulla per evitare il giovane pilota. Perchè se Lorenzo e Valentino Rossi hanno affrontato la loro gara con la consapevolezza di aver perso un amico, il pubblico si è visto costretto a vederli correre per riuscire, anch’esso, a conoscere la verità. E tolta la dignità alla morte di un pilota, gli organizzatori del Motomondiale sono riusciti, invece, a trovare l’audience, quello che sembrava l’unico risultato sperato…

Moto Gp, Valentino Rossi ha provato il nuovo circuito spagnolo di Motorland Aragon

Valentino Rossi ha provato, per la prima volta ieri, il nuovo circuito spagnolo di Motorland Aragon, prossima tappa del Motomondiale. Il nove volte campione del mondo, è sceso in pista alla guida di una Yamaha R1, poichè il regolamento della MotoGp prevede che sia proibito per i piloti, allenarsi sui tracciati utilizzati per le gare con le moto da corsa normalmente utilizzate nei Gp. Non solo Valentino Rossi, ma anche altri piloti della classe regina hanno approfittato della giornata di ieri, per provare il nuovo tracciato. Uno di questi è stato Andrea Dovizioso (Honda), che aveva provato al mattino, mentre il collega di team Hiroshi Aoyama, ha guidato martedì. Come si ricorderà, il circuito spagnolo rappresenta una novità assoluta nel Campionato Mondiale di quest’anno. Come il compagno di squadra Jorge Lorenzo, Nicky Hayden e Dani Pedrosa, Rossi ha dedicato un giorno a prendere confidenza con il disegno della pista. Valentino ha descritto il circuito come “veloce, con curve complesse ma divertenti“.

Intanto c’è da registrare l’ennesimo capitolo sulla morte del pilota della Suter Racing Shoya Tomizawa, avvenuta domenica scorsa durante il Gran Premio di San Marino della categoria Moto2 sul tracciato di Misano. La Federazione Motociclistica Italiana (Fmi), attraverso un comunicato stampa diramato in giornata, ha sottolineato il rischio insito nella corse motociclistiche, parlando dell’incidente che a causato la morte di Tomizawa: “Subito dopo l’incidente il pilota infortunato è stato velocemente trasportato in una zona sicura della pista e il personale medico è potuto intervenire in brevissimo tempo, iniziando a prestare le cure più opportune. Un’ambulanza era comunque pronta a trasportare l’infortunato al Centro Medico della pista, tra i più moderni, tecnicamente attrezzati ed aggiornati in Italia. Interrompere la gara, con la pista subito sgombrata anche dai detriti rimasti sull’asfalto dopo l’incidente, non avrebbe modificato la sicurezza dei piloti in pista, anzi avrebbe soltanto rallentato i soccorsi, dovendosi attendere l’arrivo dell’ambulanza attrezzata sul luogo“.