MotoGp, Rossi e la Ducati verso Phillip Island: “La mano migliora costantemente”

Il Ducati Team è attualmente in viaggio verso il Pacifico per i due round che in appena due settimane porterà la carovana della MotoGp prima in Australia e poi in Malesia. Il Gran Premio australiano di Phillip Island è uno degli appuntamenti più attesi dai piloti della MotoGP perchè il tracciato che si trova sulla costa dello Stretto Di Bass è un circuito vecchia maniera, bellissimo da guidare e molto spettacolare. Unica eccezione nell’appuntamento del 2006, quando ottenne un quarto posto, il Ducati Team a Phillip Island è sempre stato presente sul podio. Il solo Valentino Rossi ha ottenuto qui ben sette successi in carriera conditi da altri sei podi. Il pilota italiano proviene da una prima stagione in Ducati molto complicata, e venerdì proverà la mano infortunatasi nella caduta in Giappone e cercherà di continuare la messa a punto della GP11.1. “A Motegi, nonostante l’esito della gara e quelle che si sono poi rivelate essere le conseguenze fisiche della caduta – afferma Rossi – abbiamo trovato diverse cose positive. Abbiamo lavorato bene sul bilanciamento e sulla messa a punto della moto e alla fine, sotto questo punto di vista, abbiamo vissuto uno dei fine settimana più positivi della stagione. Phillip Island è un’altra delle piste dove la Ducati è sempre andata forte, e anche io, quindi speriamo di riuscire a lavorare altrettanto bene che in Giappone. Per quanto riguarda la mano, è meno gonfia e c’è ancora qualche giorno prima di scendere in pista. Non resta che aspettare venerdì mattina per vedere come reagisce“.

Anche l’americano Nicky Hayden, compagno di Rossi e che domenica disputerà il suo 150esimo GP, ama molto il circuito Down Under tanto da detenerne il record sul giro (ottenuto nel 2008) e dove è salito tre volte sul podio. L’anno scorso con la Ducati ottenne un bel quarto posto. “Phillip Island è decisamente uno degli appuntamenti più belli della stagione – afferma l’americano – la pista è speciale sotto ogni punto di vista, è veloce, filante, divertente. Il meteo tuttavia è sempre un’incognita perchè puoi aspettarti qualsiasi condizione:  pioggia, raffiche di vento, gran freddo oppure sole. Casey ha sempre vinto con la Ducati e io sarei salito sul podio se non avessi lasciato la porta aperta a Vale per passarmi. In ogni caso è una pista buona per me e anche se so che non sarà semplice spero di far bene anche perchè Simoncelli che sta chiudendo il gap in classifica. Non è un pensiero incombente tuttavia, quello che mi piacerebbe davvero è un bel risultato domenica prossima“.

MotoGp, Cecchinello punta Hopkins per il dopo Dovizioso

Se Andrea Dovizioso dovesse confermare il suo addio alla Honda per andare ad accasarsi alla Yamaha satellite del Team Tech 3, cambierebbero anche i piani di Cecchinello, che puntava proprio sul prezioso apporto del Dovi per rinforzare la sua campagna sponsor dopo una deludente MotoGP 2011. A questo punto, secondo le indiscrezioni raccolte da Motograndprix, pare che Cecchinello stia puntando forte su Hopkins, vecchia conoscenza del Motomondiale e wild card con la Suzuki nel Gran Premio della Malesia sul tracciato di Sepang. Inoltre, proprio a causa dell’incetezza sulla permanenza della Suzuki in classe regina, Bautista potrebbe decidere di sposare la causa del Team Aspar.

L’annuncio della FTR: “Accantonato il progetto della MotoGP col motore Aprilia”

La FTR, l’azienda motociclistica britannica, deciso di mettere da parte i progetti per una MotoGP spinta dal propulsore dell’Aprilia RSV4, da poter utilizzare nella prossima stagione. La ditta inglese aveva progettato un telaio attorno al motore RSV4 e sembrava anche che lo stesso Fausto Gresini fosse intenzionato ad utilizzare questa moto nel 2012 se solo la Honda non avesse deciso di fornire una RC213V ufficiale per Marco Simoncelli. Ma la Honda continuerà a puntare sul pilota romagnolo e il capo della FTR, Steve Bones, lo ha spiegato al sito Motorcyclenews.com: «Abbiamo avuto approcci per diversi propulsori, ma abbiamo deciso di prendere un motore dell’Aprilia superbike e la sua elettronica e svilupparvi attorno una moto da gara. Chiaramente si tratta di un pacchetto che va molto bene in Superbike e abbiamo potuto valutare che era già sviluppato ad un alto livello. Tutto è incernierato sul motore Aprilia, ma i costi erano molto alti per il motore, quindi abbiamo accantonato il tutto».

MATRIMONIO CON DUCATI – Appare dunque molto difficile che questa moto FTR motorizzata Aprilia possa essere pronta in tempo per i primi test della prossima stagione della MotoGP di febbraio, e dunque del progetto non se ne riparlerà prima del 2013. «Gli investitori preferiscono puntare su altri progetti», ha continuato Bones, «e anche se ci sono alcune persone ancora interessate, in termini di scala temporale è troppo tardi. E’ impossibile possa essere pronta in tempo per i primi test del 2012». Ma la FTR nel frattempo non resterà a guardare: la casa motociclistica inglese ha infatti iniziato una proficua collaborazione con la casa di Borgo Panigale, la Ducati, per la progettazione di un nuovo prototipo di telaio in alluminio già testato dai piloti ufficiali Valentino Rossi e da Nicky Hayden sul tracciato spagnolo di Jerez, sui quali però sino ad ora non é trapelata alcuna notizia.

MotoGp, Stoner sereno in vista di Phillip Island: “Correre senza pensare al titolo”

Casey Stoner pensa, non a torto, di essere il favorito per la vittoria finale al GP di Australia. Il pilota della Honda, leader attuale della classifica piloti, ha dalla sua i numeri, visto che ha dominato in MotoGP a Phillip Island dal 2007 vincendo quattro gare consecutive in sella alla Ducati. Da quest’anno l’australiano è il primo pilota di un team che da diversi anni non vince il Mondiale ed ora spera nella terra dei canguri dove ha il suo primo match point. Se Stoner vincerà a Phillip Island e il suo rivale della Yamaha, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo dovesse finire quarto o magari ancora più dietro, il pilota della Honda sarà campione del mondo con due gare d’anticipo. Se invece Lorenzo dovesse cadere o comunque non terminare la gara, a Stoner basterebbe finire sesto per garantirsi il secondo titolo in MotoGP della sua carriera. «Non vedo l’ora di correre a Phillip Island, ogni anno non vedo l’ora, è una delle poche piste che mi piace veramente», ha detto Stoner. «La Honda può fare bene lì quindi non vedo l’ora di vedere quello che posso ottenere». Casey Stoner ha vinto otto gare in questo Mondiale e il suo peggior risultato è stato il terzo posto, oltre a un ritiro a Jerez nel mese di aprile quando venne letteralmente speronato da Valentino Rossi. «Se vinco la gara di Phillip Island, sarà più facile, ma non è detto che conquisti il titolo a casa mia. C’è una possibilità di vincere a casa mia, il che sarebbe fantastico ma io non voglio pensarci troppo. Ho meno pressione quest’anno», ha concluso l’australiano. Stoner precede Lorenzo in classifica generale con 300 punti contro i 260 dello spagnolo e disputerà tra due domeniche la gara numero 99 in MotoGP in carriera. E quel giorno sarà anche il suo 26° compleanno.

MotoGp, Dovizioso ha scelto: l’anno prossimo correrà in Yamaha

Andrea Dovizioso ha deciso: la Yamaha e il team Tech3 saranno la sua casa per il prossimo campionato della MotoGP. In attesa dell’annuncio ufficiale, il pilota forlivese ha dunque deciso di dire addio alla Honda, che gli ha di fatto preferito Marco Simoncelli, accettando l’offerta di Hervé Poncharal. Solo per la stagione 2012 però,  visto che il prossimo anno scadranno tutti i contratti dei big e il “Dovi” punterà nuovamente a tornare su una moto ufficiale a tutti gli effetti. “Ormai ho deciso, non c’è ancora l’ufficialità perché rimangono ancora alcuni dettagli da mettere a posto, ma siamo d’accordo e per me è meglio così. Ho firmato un accordo annuale perché a fine 2012 scadranno i contratti di tutti e ci sarà un rimescolamento generale. Era la cosa giusta da fare“, ha conferma Dovizioso prima di imbarcarsi per l’Australia. Dunque, Andrea si è sentito tradito dalla Honda, con la quale ha trascorso tutta la sua carriera nel Motomondiale: 10 anni insieme. Partendo al titolo conquistato in 125 alle diverse stagioni difficili in 250, quando ebbe il coraggio di rinunciare alle lusinghe dell’Aprilia per inseguire il suo sogno in MotoGP. Dove, una volta arrivato, ha contribuito a riportare in alto la casa di Tokyo dopo il vuoto lasciato dalla partenza di Rossi. Ora, la scelta di Dovi è senz’altro un rischio, perché la RC213V che gli offriva Cecchinello è, almeno sulla carta, superiore alla M1 satellite di Tech3. D’altronde sono stati proprio i risultati di questi ultimi anni a dimostrarlo, nei quali le moto affidate ai vari Edwards, Spies, Crutchlow (che Andrea avrà come compagno di box) e Toseland erano, per ammissione della stessa Yamaha, inferiori e non aggiornate rispetto a quelle della squadra interna. Probabilmente, si spera, non sarà così l’anno prossimo, quando con il ritorno ai motori di 1.000cc tutti i piloti di Iwata dovrebbero partire tutti sullo stesso piano. Almeno all’inizio della stagione, almeno così si augura Dovizioso.

MotoGp, Baberà operato salterà Phillip Island. Al suo posto Cudlin

Non parteciperà al GP d’Australia Hector Barberà. Il pilota spagnolo è stato infatti operato alla clavicola destra, fratturatasi in maniera scomposta nella caduta di domenica a Motegi: ora dovrà stare a riposo forzato per alcuni giorni. Al suo posto, in sella alla Ducati del team Aspar, toccherà salire all’australiano Damian Cudlin, che proprio nell’ultimo Gp del Giappone aveva esordito in MotoGP prendendo il posto dell’altro infortunato di lusso Loris Capirossi. Barberà dovrebbe tornare a posto per la gara successiva, in programma la settimana dopo in Malesia a Sepang. Lo spagnolo è stato operato quest’oggi con successo presso la Clinica USP Dexeus di Barcellona. L’intervento é stato eseguito dal dottor Xavier Mir, primario del reparto di chirurgia della mano, ed è durato circa due ore e mezza. A Barberà sono state applicate alcune viti e una placca di neutralizzazione e nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe iuniziare gli eserciti di recupero.

Ovviamente entusiasta il giovane australiano DamianCudlin, che proverà a sfruttare questa nuova occasione per mettersi in mostra. Questa è un’occasione favolosa, e sinceramente fatico ancora a crederlo. Per me è un onore correre in MotoGP, il miglior Campionato del Mondo, e lo è ancor di più farlo vestendo i colori di una squadra come il Mapfre Aspar Team. La mia prima esperienza in Giappone è stata indimenticabile, e ora, dopo appena due settimane, mi si ripresenta di nuovo un’opportunità del genere. Anche lo scorso anno ebbi l’occasione di correre nel GP australiano, ma con la categoria intermedia. Sono molto contento, mi ritengo molto fortunato e voglio sfruttare ogni minuto di questa esperienza. Il livello della competizione è altissimo, e me ne sono reso conto nel GP di Motegi. Grazie a quell’esperienza mi presento a Phillip Island con un livello di preparazione maggiore, e dato che già conosco la pista, affronterò il fine settimana con una maggior sicurezza“.

MotoGp, massimo riserbo in casa Ducati sui test di Hayden sulla Desmosedici 2012

Regna il massimo riserbo in casa Ducati sui test di Nicky Hayden a Jerez con la Desmosedici 2012. Così come già avvenuto nella precedente uscita, sempre sul tracciato nel sud della Spagna, dove fu Valentino Rossi a montare in sella alla nuova Ducati, il team di Borgo Pangiale non ha rilasciato alcun comento né reso noti i tempi sulla giornata di lavoro del pilota americano. Che tra l’altro era l’ultima delle otto a disposizione per i piloti ufficiali con le moto “mille” del prossimo anno. Quello che possiamo dare per certo é che Hayden, chiamato all’ultimo momento per sostituire l‘infortunato Rossi, ha proseguito il lavoro nello sviluppo del telaio perimetrale iniziato dallo stesso Valentino, dande anch’egli le sue prime valutazioni. Intanto, il “Dottore” e “Kentucky Kid” dovranno ora affidare la moto ai collaudatori, visto che il regolamento non concede alla Ducati giorni supplementari per continuare il lavoro sulla moto delle prossima generazione. Come detto nei scorsi giorni, tra i piloti che potrebbero salire in sella alla Desmosedici della rivoluzione potrebbe esserci anche Carlos Checa, fresco campione del mondo della Superbike.

 

MotoGp, Simoncelli continuerà alla Honda con i suoi storici meccanici

Marco Simoncelli ha da poco rinnovato il contratto con la Honda e tra le clausole dell’accordo c’è anche la possibilità per il pilota del team Gresini di continuare a usufruire dei suoi meccanici invece di quelli giapponesi imposti dalla HRC. «Abbiamo avuto alcune discussioni dopo la gara di Brno, perché la Honda aveva proposto di cambiare la mia squadra di meccanici ma io ho detto loro che non ero d’accordo», ha spiegato Supersic a Eurosport. «Ho parlato con loro e poi siamo arrivati ​​a un accordo che mi avrebbe consentito di mantenere i miei uomini per il prossimo anno». Simoncelli, d’altronde, lavora con un gruppo di meccanici da molti anni, dai tempi della classe 250: «Per me la squadra è molto importante. Personalmente, non mi piace cambiare le cose così tanto. Ho trovato alcune persone perfette per me e ho costruito un rapporto con loro che sarebbe stupido cambiare. L’anno scorso, la mia squadra è venuta con me dalla classe 250cc: siamo cresciuti e continuano a migliorare con me. L’anno prossimo sarò finalmente pronto per ottenere i migliori risultati. E’ meglio per le stesse persone lavorare insieme. La prossima stagione ci sarà molta pressione, ma voglio essere in grado di lottare per il podio in ogni gara l’anno prossimo e con i miei uomini ce la farò», ha chiuso Simoncelli.

 

MotoGp, Rossi e il semaforo di Motegi: “E’ durato troppo a lungo”

Valentino Rossi ha un motivo che spiega la falsa partenza e la conseguente penalizzazione di Andrea Dovizioso, Marco Simoncelli e Cal Crutchlow al GP del Giappone sul circuito di Motegi. Per il ducatista infatti, le luci del semaforo di partenza sono state tenute più a lungo del normale: in effetti, come si può guardare dalle immagini registrate, si nota che il rosso è rimasto fisso per oltre un secondo più a lungo del previsto, e questo avrebbe portato un pilota esperto e corretto come Andrea Dovizioso a partire anticipatamente per la prima volta nella sua carriera. Rossi ha spiegato infatti al sito MCN: «Il problema è stato con le luci rosse del semaforo. A Motegi sono rimaste accese troppo a lungo rispetto al normale. Di solito il tempo è di circa tre secondi, ma per qualche motivo è rimasto in funzione 4”5 minimo». Nelle altre gare della MotoGP, il semaforo dura molto poco. Nel Motomondiale, infatti, le luci si spengono anche dopo soli due secondi, anche se solitamente il tempo normale è 3″. «Secondo me è per questa ragione che Andrea, Marco e Cal hanno fatto l’errore con la frizione. Loro aspettavano la luce per partire prima e questo ritardo li ha fatti anticipare», ha chiuso il pesarese.

BRUTTE NOTIZIE PER IL DOTTORE – La caduta subita nel Gp del Giappone di domenica scorsa, non è stata purtroppo priva di conseguenze per Valentino Rossi. Contrariamente a quanto accertato da un primo controllo infatti, l’intensificarsi del dolore e del gonfiore alla mano sinistra, hanno indotto Rossi a sottoporsi ad un ulteriore radiografia, che ha evidenziato un’infrazione all’altezza dell’artrodesi della prima e della seconda falange del quinto dito della mano sinistra. Nonostante questo problema, la partecipazione del ‘Dottore’ al gp d’Australia non e’ al momento in dubbio.

MotoGp, Pedrosa sulla vittoria di Motegi: “Finalmente un successo, ma penso già all’Australia”

Dani Pedrosa attraverso il sul suo blog racconta la vittoria ottenuta a Motegi. «Sono un uomo molto felice dopo la vittoria abbiamo raggiunto nel GP del Giappone lo scorso fine settimana», ha spiegato lo spagnolo della Honda.«Finalmente una vittoria che è un premio per tutti i mesi di lavoro in cui eravamo quasi alla sommità delle nostre prestazioni, ma non abbastanza per arrivare al gradino più alto del podio. Ora è il momento di assaporare un primo posto che è anche la vittoria numero 400 a motociclismo spagnolo, dunque un grande onore per me. Nonostante non abbia potuto iniziare la gara bene, mi ci sono voluti un paio di giri per ottenere un buon ritmo in pista, ma poi più passavano i giri più mi trovavo a mio agio, e questo si rifletteva nei tempi. E’ stato sicuramente un GP che ha sottolineato l’importanza di lottare per la vittoria fino alla fine. In corsa, non si sa mai cosa succederà, e noi dobbiamo essere concentrati per raggiungere i nostri obiettivi».

UNA QUESTIONE DI ENERGIE – Il problema di Pedrosa, da sempre, è la sua fragilità fisica e dopo una gara tirata e tesa il suo corpo minuto ne risente puntualmente. «Siamo tornati in Europa per riposare fino a mercoledì, quando tornerò al ritmo di allenamento normale. Anche se non abbiamo nessuna corsa di questa settimana, l’Australia è dietro l’angolo e cercheremo di un buon GP. L’obiettivo rimane di finire le gare del finale di campionato del mondo e faremo tutto il possibile per vincere come lo scorso fine settimana. In queste ultime settimane, il riposo e la preparazione fisica sono stati ancora più importanti, con i lunghi viaggi che abbiamo dovuto fare. Si potrebbe dire che è tempo perso quando sei bloccato sui voli a lungo raggio, quindi è imperativo cercare di recuperare le mie forze il più possibile per raggiungere il top della forma per il GP di Australia», ha chiuso l’iberico.

MotoGp, Dovizioso guarda al futuro: “Potrei scegliere la Yamaha”

Andrea Dovizioso è in procinto di prendere la decisione definitiva in merito al suo futuro: le alternative per il Dovi sono due: o correre per il team satellite LCR Honda (con il supporto della HRC) oppure andare a fare il partner di Cal Crutchlow alla Monster Yamaha Tech 3. Il romagnolo ha dichiarato che la sua decisione di continuare o meno la sua lunga collaborazione con la Honda o spostarsi agli storici rivali della Yamaha sarà presa prima della fine di questa settimana. «E’ una decisione difficile perché il mio feeling con la Honda è ora il migliore degli ultimi nove anni, perché ora sono finalmente in lotta per la vittoria. E’ difficile ma dipende da molti fattori, in questo momento non ho deciso nulla», ha dichiarato l’hondista al sito Motrcyclenews.com.

CHE TENTAZIONE LA YAMAHA – La grande tentazione è come detto quella di trasferirsi dal team manager Herve Poncharal che guida la scuderia Tech 3. Dovizioso potrebbe anche scegliere di firmare un contratto annuale con la Tech 3 con la speranza di fare bene e puntare così ad arrivare alla squadra ufficiale Yamaha nel 2013. «Certo, io penso qualcosa di simile: se si riesce ad essere veloci si hanno molto possibilità di farsi notare e se fossi veloce con la Yamaha potrei avere una qualche chance di correre nel team factory e questo è l’obiettivo di ogni pilota». In sella alla Yamaha, Dovizioso avrebbe la possibilità di ripetere le gesta di Valentino Rossi, ma solo con qualche altro anno di esperienza alle spalle. Ora dunque é tempo della grande scelta.

MotoGp, é un Super Sic già innamorato della nuova RC213V

Dopo aver rinnovato il suo rapporto anche nel 2012 con il team San Carlo Honda Gresini ed HRC, per Marco Simoncelli dopo il quarto posto ottenuto nel Gp del Giappone, è arrivato il gran giorno. SuperSic è infatti sceso in pista a Motegi nell’attesissimo debutto sottoforma di test con la “1000” Honda con la quale gareggerà nel prossimo Mondiale MotoGp. Un’occasione importante quella di ieri, per valutare il reale potenziale della RC213V e per poter iniziare a dare ai tecnici HRC le sue prime indicazioni ed impressioni esprimendo il giudizio sul lavoro svolto sin qui. Una piacevolissima giornata quella di ieri, trascorsa nel paese del Sol Levante prima di volare in un’isola delle Filippine, per trascorrere alcuni giorni di relax, sulla strada che porterà il carrozzone della MotoGp a Phillip Island in Australia, prossimo appuntamento della MotoGP. “Finalmente è arrivato il grande giorno, sono riuscito a provare la moto che guiderò il prossimo anno con i colori del Team San Carlo Honda Gresini. E’ stata un’esperienza fantastica salire sulla RC213V e ringrazio la HRC per l’opportunità che mi ha dato – racconta Marco Simoncelli – Ho percorso 50 giri prendendo subito la giusta confidenza e riuscendo a girare con i tempi della RC212V. Mi sono divertito e come pensavo è piacevole da guidare. Si impenna anche in quinta e sesta marcia! A fine giornata ho anche dato le mie indicazioni e suggerimenti che spero siano importanti per lo sviluppo. Adesso vado a godermi alcuni giorni di vacanza nelle Filippine sull’isola Boracay prima di andare a Phillip Island per il prossimo appuntamento iridato“.

MotoGp, Aoyama delude a Motegi. “Non avevo grip”

Ha delusoMotegi il pilota giapponese Hiroshi Aoyama che ha perso così l’occasione di disputare un positivo Gran Premio sul circuito di casa. Il pilota del team Honda Gresini è stato infatti poco consistente in gara ed alla fine si è dovuto accontentare di un deludente nono posto finale. «E’ stato un Gran Premio del Giappone molto difficile», ha spiegato il nipponico della Honda Gresini. «Purtroppo non avevo grip a sufficienza per spingere come avrei voluto. In qualifica ero andato decisamente meglio e non riesco a darmi una spiegazione del perché oggi non riuscivo ad essere veloce». Aoyama, pur terminando nella Top 10, non può non tener conto del gran numero di ritiri di piloti che erano davanti a lui, che avrebbe potuto regalargli anche una posizione tra i primi sei. «E’ stato tutto molto strano ed il forte calo della temperatura ha condizionato molto la mia prestazione per la poca confidenza che avevo con il pneumatico posteriore. Ci rifaremo nel prossimo Gran Premio», ha spiegato il giapponese. Molto critico a fine gara nei suoi confronti anche il team manager della scuderia, Fausto Gresini: «Da Aoyama mi aspettavo qualcosa di più perché nelle prove era andato abbastanza bene e pensavo che avrebbe avuto le giuste motivazioni nel Gran Premio di casa davanti al suo pubblico», ha detto il dirigente romagnolo.

MotoGp, Guareschi dopo il week end Ducati a Motegi pensa positivo

La Ducati anche nel Gran Premio di GiapponeMotegi ha raccolto poco o nulla, ottenendo solo un settimo posto, decisamente deludente, per l’americano Nicky Hayden. Però Vittoriano Guareschi, team manager della Rossa bolognese, nonostante ciò vede elementi positivi e se la prende con la sfortuna per la caduta di Valentino Rossi a poche ore dal via. «Dopo una domenica del genere è difficile trovare dei lati positivi eppure è indubbio che nel fine settimana ce ne siano stati molti», ha spiegato Guareschi. «In prova abbiamo lavorato bene sulla moto sia con Valentino sia con Nicky ed eravamo pronti per fare una bella gara. Vale questa mattina nel warm-up ha girato forte, era contento del set up e fiducioso di poter lottare per una buona posizione. Purtroppo c’è stato subito un contatto con Lorenzo e poi con Spies e quindi la caduta. Capita, ma ci spiace davvero molto». A prescindere della caduta di Rossi, l’altro pilota della Ducati ha comunque dimostrato di possedere un buon ritmo fino ad un errore che ha compromesso la gara e gli è costato un sicuro quarto posto. «Nicky stava girando su un passo veloce ed era in lotta per la quarta posizione quando ha fatto un piccolo errore che gli è costato molto caro. Ha chiuso settimo, un risultato che certamente non esprime il potenziale della nostra squadra in questo fine settimana ma che cercheremo di sfruttare nelle ultime gare della stagione», ha concluso Guareschi.