MotoGp, Dovizioso pensa al futuro: sarà LRC oppure Yamaha?

Quale sarà il futuro in MotoGp per Andrea Dovizioso? Il pilota della Honda ufficiale HRC, il prossimo anno non avrà più il suo posto, visto che il team giapponese per problemi economici e contenere i costi di gestione, rinuncerà alla terza moto con il romagnolo escluso visto che la Honda punterà tutto sul duo formato dal probabile futuro campione del mondo Casey Stoner e il “veterano” hondista Dani Pedrosa. Per lui, dunque, molto probabilmente si apriranno le porte di un team satellite della Honda, ma non è totalmente da escludere il fatto che Dovizioso possa abbandonare la casa dell’ala e puntare ad approdare alla rivale Yamaha o ad altre scuderie. La Tech3, che utilizza la Yamaha M1, il prossimo anno vedrà infatti la partenza dell’anziano Colin Edwards e ha bisogno di un sostituto valido da affiancare al giovane inglese Cal Crutchlow. Oltre a Dovizioso, al team di base a Le Mans pensano anche ad Alvaro Bautista, così come anche all’americano John Hopkins e al francese Randy De Puniet, della Ducati Pramac. Il manager di Dovizioso, Simone Batistella ha anche parlato con il team Aspar che gestisce in MotoGP la Ducati Mapfre e la Suzuki.

ACCORDO POSSIBILE CON LA LCR – Ma i vertici della HRC non disperano sul fatto che alla fine possa essere trovato un accordo con Lucio Cecchinello, patron della scuderia LCR e impedire quindi il passaggio del pilota di Forlì alle casi rivali. “Sappiamo che la prima opzione di Lucio è Dovi e stiamo cercando di chiudere questo accordo. Non è un compito facile, ma stiamo facendo del nostro meglio per mettere insieme le posizioni“, ha spiegato Livio Suppo, manager della HRC. “Speriamo che i partner di Lucio si rendano conto di avere una grande opportunità di fare un grande passo il prossimo anno dopo una stagione difficile. Come HRC stiamo cercando di aiutarli quanto più possibile sul lato tecnico per fornir loro il supporto completo e spero saremo in grado di farlo. Ognuno sta facendo del proprio meglio, tra cui Andrea“, ha concluso Suppo. La LCR proviene tra l’altro da un annus horribilis a causa delle difficoltà incontrate dallo spagnolo Toni Elias, che il prossimo anno tornerà in Moto2, dove lo scorso anno conquistò il titolo iridato.

Motomondiale, Simoncelli e Rea protagonisti anche nel Rally

Seguendo i preziosissimi consigli di chi di rally se ne intende eccome, ovvero il WRC Mikko Hirvonen, recentemente tornato in Inghilterra dopo la vittoria ottenuta nel Rally d’Australia, Simoncelli ha guidato per 50km a bordo di una Ford Fiesta RS WRC. Il pilota italiano non è però nuovo a questo tipo di corse, avendo già partecipato al Rally Show di Monza nel 2010 conquistando il 16º posto finale, sin qui il miglior risultato fatto registrare da un pilota MotoGP nella competizione. Subito dopo aver terminato la prova, sia Simoncelli che il pilota Castrol Honda World Superbike Jonathan Rea, hanno assistito come passeggeri al test nella foresta situata nel quartier generale del team M-Sport con Mikko Hirvonen alla guida. I due hanno concluso la loro giornata rallystica visitando le strutture dove opera la squadra a Dovenby Hall per apprendere i segreti della messa a punto del team Ford Abu Dhabi World Rally.

IL FASCINO E LE EMOZIONI DELLE QUATTRO RUOTE – “Voglio ringraziare Castrol per avermi offerto quest’opportunità“, ha subito dichiarato il SuperSic dopo l’esperienza vissuta l’altro giorno. “Inizialmente mi sentivo spaesato ma dopo poco ho cominciato a prendere confidenza con i controlli della macchina. È sempre interessante fare esperienze nuove, apprendendo da altri piloti, e oggi ho imparato molto da Mikko e la sua squadra“. Il pilota finlandese del team Ford Abu Dhabi World Rally, Mikko Hirvonen, ha invece così commentato la divertente giornata trascorsa al fianco del pilota della Honda Gresini e dell’ingelese che in Superbike corre sempre per la casa giapponese: “Quando Castrol organizza questo genere di eventi fa sempre piacere incontrare altri piloti. Marco è sicuramente un ragazzo talentuoso. Considerando che questa era la sua prima volta al volante di questa macchina, ha fatto segnare dei tempi interessanti. Magari in futuro troverà posto in WRC quando smetterà di correre in MotoGP!“.

Lorenzo e Checa all’autodromo di Franciacorta per un evento della Nolan. Con Melandri terzo incomodo

Nella giornata di mercoledì 21 settembre, é avvenuto un simbolico passaggio di consegne tra Jorge Lorenzo e Carlos Checa. Il pilota spagnolo della Yamaha campione in carica della MotoGP e il futuro iridato della Superbike della Ducati, si sono infatti incontrari all’autodromo bresciano di Franciacorta per un evento organizzato dalla Nolan. Qui i due piloti spagnoli si sono scambiati il casco, X-Lite per entrambi, regalandosi anche una piccola dedica e scambiandosi tanti complimenti. Terzo incomodo della giornata, il nostro Marco Melandri, che ha promesso di dare del filo da torcere a Checa nelle ultime gare della Siperbike. Per poi tornare, magari un giorno neanche troppo lontano, a sfidare Lorenzo e compagni nel mondiale della MotoGp.

MotoGp, Capirossi: “Non vado a Motegi, ma non é un ritiro anticipato”

Loris Capirossi ha deciso di non partecipare al Gp del Giappone in programma il prossimo 2 ottobre a Motegi: “Ho voluto sperarci fino all’ultimo di poter correre in Giappone, una delle mie piste preferite dove mi sono tolto molte soddisfazioni, ma i dottori sono stati più che chiari“. Il problema per Capirex é dunque di natura medica. “Dopo un primo consulto a Montecarlo, dove mi avevo consigliato un’operazione immediata e tre mesi di stop, che avrebbe voluto il termine della mia carriera, mi sono recato dal dottor Costa a Imola per capire se lui, abituato a vedere piloti in queste condizioni, avesse delle altre idee. Anche lui, purtroppo, è stato rigido a riguardo e mi ha vivamente sconsigliato di prendere parte alla gara giapponese“. Molto probabilmente serviranno almeno due settimane per recuperare dall’infortunio alla spalla. “La spalla fa male e ci vorranno almeno due settimane di stop completo più una settimana di riabilitazione. Mi spiace davvero tanto, ma penso sia la scelta migliore per poter concludere la mia stagione, e la mia carriera, al meglio nelle ultime gare in Australia, Malesia e Valencia“.

MotoGp, Lorenzo riconosce la superiorità delle Honda: “Sono più veloci di noi”

Jorge Lorenzo non ha intenzione di dire addio ai sogni di titolo Mondiale, ma è non nasconde la consapevolezza che quest’anno la Honda ha messo su una moto che per diversi aspetti si sta rivelando essere superiore alla Yamaha. Il campione del mondo in carica infatti, riconosce senza problemi la superiorità dei rivali: «Penso che la Honda è stata estremamente veloce e molto competitiva: lo era dall’ultima parte dello scorso anno, e quest’anno ancora di più», ha spiegato Lorenzo in un’intervista rilasciata al settimanale Autosport. «Hanno migliorato il passo alla fine dello scorso anno, e ulteriormente all’inizio di quest’anno. Alla Yamaha abbiamo vinto tre titoli mondiali di fila, quindi è logico che siamo rimasti un po’ più tranquilli e non rischiare così tanto nell’evoluzione della moto. La Yamaha ha vinto tanto e ha fatto un ottimo lavoro, ma in questo momento in questa categoria le Honda sono davanti a noi, vanno al massimo».

LORENZO PESSIMISTA PER IL MONDIALE – Il maiorchino ha poi ammesso di sentirsi addirittura fortunato per aver maturato sin qui uno svantaggio nella classifica piloti dall’australiano Casey Stoner, non superiore a 44 punti data la velocità che la Honda ha avuto quest’anno. «Penso che la sorpresa sia essere solo 44 punti dietro a Casey. Ha dominato il campionato e sta vincendo molte gare. Essere secondi non è male visto come stiamo quest’anno. La nostra speranza è che qualcosa succeda, si spera non negativa per Casey, ma per aiutarci un po’ e per continuare a lottare», ha concluso Lorenzo. «Ma se ciò non avviene il Mondiale è quasi impossibile».

MotoGp, Bautista lottatore ad Aragon: “Bel duello con Barberà e Hayden”

E’ stato uno dei protagonisti del GP di Aragona: Alvaro Bautista ha dato vita ad un duello con i ducatisti Hector Barbera del team Mapfre e Nicky Hayden, alla guida della Rossa ufficiale. i tre non si sono risparmiati cortesie, superandosi a vicenda diverse volte. Lo spagnolo della Suzuki alla fine ha avuto la meglio, e nell’ultima parte della gara è riuscito anche a staccarsi, assicurandosi così un combattuto ma meritatissimo sesto posto. «In gara le condizioni erano molto diverse da quelle delle prove, con temperature molto più basse», ha spiegato Bautista. «Volevo fare una buona gara davanti ai miei tifosi, quindi ho spinto al massimo perché la moto e le gomme andassero bene sin dall’inizio, ma non sono partito bene e alla prima curva mi sono trovato davanti altri piloti; all’inizio era piuttosto difficile superare».  Tra i tre piloti c’è stata vera battaglia, con manovre spesso al limite in cui non hanno esitato al contatto fisico spalla contro spalla. Continua Bautista: «Sono riuscito a raggiunger Hector e Nicky ed è iniziato un lungo duello, ma quando sono passato in sesta posizione i piloti davanti erano troppo lontani e io avevo ancora gli altri due alle spalle, per cui non riuscivo a trovare il passo di gara giusto. Negli ultimi giri però sono riuscito a distaccare Hector e Nicky e sono riuscito a correre più regolare e fluido, fino a portare a casa il sesto posto. É un buon risultato, ma penso che con condizioni uguali a quelle delle qualifiche saremmo potuti rimanere con il gruppetto in lizza per il podio. Sono contento di quello che abbiamo fatto questo weekend e non vedo l’ora di fare la prossima gara per continuare a lavorare in questa direzione», ha chiuso lo spagnolo.

 

MotoGp, la Ducati testa a Jerez il tradizionale telaio Deltabox

Valentino Rossi questo venerdì proverà sul circuito di Jerez un tradizionale telaio in alluminio del tipo Deltabox su quella che sarà la Ducati GP12, il prototipo da 1000 cc che rappresenterà la casa italiana nella prossima stagione. In quello che sarà l’ultimo test per la Desmosedici in vista della prossima stagione, sarà utilizzato un nuovo telaio perimetrale, simile nel concetto a quello utilizzato dai rivali giapponesi della Ducati, Honda e Yamaha, e sino ad ora sempre rifiutato dalla casa di Borgo Panigale. Dopo l’ennesimo fallimento patito con l’utilizzo di un telaio in alluminio al posto di quello tradizionale in carbonio nell’ultima gara ad Aragon, il Deltabox è solo l’ultimo di una lunga serie di cambiamenti radicali introdotti in corso d’opera per provare a dare a Rossi una moto vincente o quantomeno competitiva.

MotoGp, Hayden soddisfatto della Ducati ad Aragon

Il fine settimana spagnolo di Aragon è stato molto impegnativo per il Ducati Team e per i suoi due piloti ufficiali che stanno lavorando sodo per accelerare lo sviluppo della Desmosedici per la prossima stagione. La scelta di punzonare il settimo motore per Valentino Rossi ha permesso di avere a disposizione per le ultime gare della stagione due moto uguali su cui lavorare, ma dall’altro, a causa del regolamento della Dorna che consente l’utilizzo di solo sei motori, lo ha costretto a partire dalla pit-lane, dieci secondi dopo il via di tutti gli altri piloti. Cosa che però non ha impedito all’italiano di rimontare con caparbietà fino al nono posto anche se l’usura della gomma posteriore sul finire di gara gli ha fatto perdere una posizione in favore di Crutchlow. Nicky Hayden invece è partito da subito molto bene dalla terza fila e ha chiuso in settima posizione, dopo aver avuto un bel duello fino all’ultima curva con Barberà. «Sono partito bene e nei primi giri ero piuttosto competitivo», ha spiegato il ducatista. «Sapevamo che il consumo delle gomme avrebbe potuto condizionarci e infatti dopo i primi giri c’è stato un calo di grip. In alcune sezioni della pista non andava comunque male mentre in altre, soprattutto nell’ultima curva, facevo fatica a caricare la moto per farla girare bene».

PROBLEMI ANCORA IRRISOLTI – La Ducati è e resta in fase di riprogrettazione, ma Hayden vede qualche spiraglio di ottimismo: «Speravo di poter restare con Bautista perché il suo passo era alla nostra portata ma ho lottato con Barberà fino all’ultimo giro e questo ha permesso ad Alvaro di scappare un po’ avanti. Peccato. In ogni caso questa è la prima gara che finisco regolarmente con la GP11.1, a Indy mi ero fermato e poi ero rientrato, e quindi spero che il lavoro che stiamo facendo ci permetta di raccogliere dati importanti per il futuro», ha concluso l’americano.

MotoGp, Gresini difende Simoncelli: “Sic penalizzato dalle gomme”

Il team manager Fausto Gresini ha commentato la gara dei piloti Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama, piloti ufficiali della scuderia Honda omonima che dirige.”E’ stata una bella gara questa di Aragon anche se non facile perché le nostre preoccupazioi prima del via sul consumo anomalo delle gomme si sono puntualmente verificate ed hanno messo in crisi Marco”, ha dichiarato il team manager della scuderia di Faenza. 2In ogni caso è un quarto posto meritatissimo e forse il piccolo errore non ha compromesso più di tanto la sua gara. Il podio sarebbe compunque stato difficile da conquistare”.

IL PROBLEMA DELLE GOMME – In diversi GP del Mondiale 2011, Marco Simoncelli ha risentito di un grande consumo di carburante e delle gomme, dovute forse anche alla sua notevole stazza fisica. Ma questo particolare varia da gara a gara e nelle prossime Supersic dovrebbe tornare ad essere pienamente competitivo.”Sono contento per la consistenza dei risultati dopo il quarto posto di Misano e credo che nel finale di stagione Marco ci farà vivere belle emozioni. Anche Aoyama è stato bravo lottando fino alla fine con Rossi e penso che a Motegi, sulla sua pista, con lui ci divertiremo”, ha concluso Gresini.

ANCORA UN ERRORE DECISIVO – Ciò detto però, é altrsì vero che Super Sic anche nel Gp di Aragon, ha commesso ancora un errore, certamente meno grave di quelli commessi in questo 2011 (il peggiore quello di Le Mans dove mandò fuori pista Dani Pedrosa che si fratturò la clavicola e disse addio ai sogni di gloria per il titolo iridato), che ha rovinato comunque una gara che il Sic avrebbe potuto festeggiare anche sul podio, visto che prima di andare lungo nei pressi del Muraglione della pista spagnola, era in terza posizione, davanti alle due Yamaha di Ben Spies e del campione del mondo in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo.

MotoGp, Valentino Rossi la prende sul ridere: “Stiamo messi male, come l’Inter”

Le parole di Valentino Rossi a margine del gran premio di Aragon, alla fine del quale è giunto decimo ma ha dovuto recuperare numerose posizioni a causa della penalità di 10 secondi alla partenza inflittagli per l’utilizzo del settimo motore in stagione (ne sono consentiti sei).

“A parte i soliti, abbiamo avuto grossi problemi con la gomma dietro. La moto già dai primi giri ha iniziato a sgommare in accelerazione e si è distrutta, tanto che a sette – otto giri dalla fine ho dovuto scalare di un secondo perché avevo paura di cadere, con la moto che vibrava da tutte le parti. Ma anche con una gomma migliore non avremmo lottato per le posizioni che vogliamo”.

Valentino Rossi, alla trasmissione Fuori Giri, in onda su Italia 1, ha parlato a lungo dei problemi della sua Ducati GP11.1 che non gli hanno consentito di far meglio del decimo posto nel GP di Spagna. La consacrazione, in concomitanza, di Casey Stoner viene letta da mlti quale un passaggio di consegne ideale, con l’australiano che ha tutto il potenziale necessario per fare nei prossimi anni quello che ha fatto in carriera Valentino.

“Stoner con questa moto andava più forte di me, la guidava in maniera diversa. Ci sono cose strane da risolvere: nel rettilineo sono più lento di lui e non sappiamo perché. Stiamo cercando di fare di tutto, solo che tutto quello che proviamo non va”

ha dichiarato senza troppi giri di parole il “Dottore“.

Motomondiale, Marquez domina il Gran Premio d’Aragon in Moto2. Iannone e Corsi sul podio

Lo spagnolo Marc Marquez é un uragano inarrestabile nella Moto2 e va a vincere anche il Gran Premio d’Aragon, tredicesimo appuntamento del Mondiale. Per lo spagnolo si tratta del terzo successo consecutivo, il quinto nelle ultime sei gare. Alle spalle dello spagnolo del team CatalunyaCaixa Repsol, che con la vittoria ottenuta quest’oggi si avvicina ancora di più al leader della classifica iridata Stefan Bradl (oggi solamente 9°), due italiani: secondo posto per Andrea Iannone (Speed Master), terzo Simone Corsi (Ioda Racing Project). Ai piedi del podio il sammarinese Alex De Angelis (JIR Moto2), 19° Claudio Corti e 22° Alex Baldolini.

MotoGp, Stoner ha nel mirino la vittoria dopo la pole. La delusione di Rossi: “Potevo fare di più”

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti della MotoGp, dopo la sessione delle qualifiche per la pole position del Gran Premio d’Aragona. E non possiamo che partire dal pilota che partirà davanti a tutti domani, l’australiano della Honda Casey Stoner, leader della classifica iridata: “Finora è stato un bel week end. Ho dovuto raddrizzare la moto all’ultimo e sono andato dritto, in quella parte non si poteva fare molto di più, ma sono comunque contento di come è messa la moto” .

Chi proverà a rompere le uova nel paniere dell’australiano, manco a dirlo, sarà il compagno di scuderia, lo spagnolo Dani Pedrosa: “Alla fine ho provato a migliorare ma sono andato dritto come Stoner. Lui sta andando più forte di me qui, spero domani di poter fare meglio, di migliorare la moto, di fare qualcosa con la squadra per stare più vicino a lui e fare una bella gara“.

Partirà invece dalla terza posizione l’americano della Yamaha, Ben Spies, che ammette: “C’è un gap importante tra noi e la Honda, ma anche l’anno scorso qui hanno faticato parecchio“. Dal quarto posto partirà Jorge Lorenzo, quinto Andrea Dovizioso. Sesto un Marco Simoncelli apparso comunque in buona forma: “E’ stato un turno un po’ difficile, soprattutto all’inizio quando abbiamo provato un setting che non andava bene e siamo tornati alla versione precedente. Non sono contentissimo ma penso che alla fine domani quelli che hanno qualcosa in più sono solo Stoner e Pedrosa, mentre con gli altri a partire da Spies ce la possiamo giocare alla pari“. Delude ancora invece, Valentino Rossi che con la sua Ducati ha pregiudicato la sua prestazione a causa di una caduta, che lo ha confinato al 13° posto: “Potevo fare qualcosa di meglio. Purtroppo abbiamo provato una modifica al setting per risparmiare le gomme, ma dopo un po’ c’è stata quella scivolatina che mi ha fatto perdere del tempo. Poi con l’ultima gomma stavo andando meglio ma ho fatto un piccolo errore, sono arrivato un po’ lungo ed ho perso tempo, ma ci meritavamo qualcosa in più”.

Motomondiale, Marquez in pole nella Moto2 ad Aragon. In 125cc la spunta Faubel

E’ ancora una volta lo spagnolo Marc Marquez a conquistare la pole position della classe Moto2. Per il Gran Premio d’Aragona in programma domani, il campione del mondo in carica della 125cc, ha ottenuto il miglior crono di 1’53″296 precedendo il connazionale Julian Simon (1’53″980) e il britannico Scott Redding (1’54″004), in una sessione dominata dalla Suter. L’attuale leader del Campionato Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing) andrà invece ad occupare la prima piazza della seconda fila con il tempo di 1:54.075, staccato di 779 millesimi dal rivale. Alex De Angelis (Motobi-TSR) è quinto: completa la fila lo spagnolo Aleix Espargaró(Pons HP 40) che a circa metà della sessione ha bloccato il cronometro sull’1:54.220 (+0.924s) che gli vale l’ultima piazza disponibile. A prendere posto dalla terza fila dello schieramento di partenza ci saranno il francese Jules Cluzel (NGM Forward Racing), lo spagnolo Pol Espargaró (HP Tuenti Speed Up), e il finlandese Mika Kallio (Marc VDS Racing Team). Decimo tempo per Andrea Iannone (Suter), mentre il romano Simone Corsi (FTR) è 12/o, davanti a Michele Pirro (Moriwaki) accreditato del 13/o tempo, per una quarta fila tutta italiana.

125cc, POLE PER FAUBEL – Ci saranno tre spagnoli nella prima fila della classe 125 alla partenza del Gp d’Aragona di domani. In pole position troviamo Hector Faubel (Aprilia) che ha fatto segnare il miglior tempo fermando il cronometro sull’1.59.222. Il secondo, Maverick Vinales (Aprilia) conferma di trovarsi a meraviglia su questa pista dove lo scorso anno, quando correva ancora nel campionato spagnolo, girò a 4 millesimi dalla pole del mondiale. Terzo il leader della classifica iridata Nico Terol (Aprilia), che aveva subito anche uno stop per guasto tecnico che lo ha fatto provare nelle libere del mattino solo per tre giri. Il migliore tra i piloti italiani nel turno di prove ufficiale, è stato Luigi Morciano (Aprilia) che ha chiuso in 19/a posizione.

 

Motomondiale, blac out ad Aragon: cancellata seconda sessione prove libere MotoGp e Moto2

A causa di imprevisti e seri problemi all’alimentazione elettrica sul circuito di Aragon, é stata cancellata seconda sessione di prove libere della MotoGP e della Moto2. I problemi di elettricità hanno infatti causato disagi per tutto il pomeriggio, con la seconda sessione della 125 che ha preso il via con un ritardo di trenta minuti. Alla fine della sessione, un altro black-out ha impedito la partenza della seconda sessione di prove libere della MotoGP ed anzi tutto il paddock è stato lasciato al buio, senza elettricità. Infine, quasi due ore dopo l’orario previsto per le prove della MotoGP , la potenza è stata riportata al circuito e gli organizzatori hanno così annunciato che le prove libere sarebbero inizate alle 16,20 ora locale, con ben due ore e dieci in ritardo sulla tabella di marcia.

GUASTO FATALE – Ma proprio mentre le squadre si stavano preparando a ritornare in pista, sul circuito c’è stato un nuovo black-out. A quel punto, in pochi minuti, è stato deciso che le prove della MotoGP e della Moto2 fossero cancellate, in modo da permettere ai tecnici del circuito di individuare il guasto al generatore.  Le libere riprenderanno con la 125 alle 9,15 locali di domani mattina, con la MotoGP che partirà alle 10,10.