MotoGp, Pedrosa il più veloce nelle prime libere di Aragon. Lorenzo 2°, poi Stoner. Rossi 8°, ultimo Capirossi

E’ stato lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda il pilota più veloce nella prima sessione di prove libere della MotoGP sul circuito di Aragon. Lo spagnolo della Honda a Motorland ha girato in 1’50”281, facendo meglio di 449 millesimi rispetto al connazionale Jorge Lorenzo su Yamaha. Il maiorchino, da par suo, ha preceduto proprio il leader del Mondiale, l’australiano Casey Stoner, staccato di 525 millesimi dal compagno di squadra e di 76 dal rivale. Quarta piazza, a soli 87 millesimi da Stoner, per il nostro Marco Simoncelli con la Honda del team Gresini: il romagnolo ha preceduto l’altro italiano della Honda, Andrea Dovizioso, che ha chiuso distanziato di otto decimi dalla vetta. Le Ducati, che sono scese in pista montando componenti del telaio in alluminio, tutto sommato non sono dispiaciute: ma, a sorpresa, il migliore dei ducatisti è stato Randy De Puniet con la moto non ufficiale del team Pramac, staccato di 1”1 da Pedrosa, 42 millesimi più veloce dalla prima Ducati ufficiale, quella dello statunitense Nicky Hayden a 1”2 dalla testa. Valentino Rossi ha chiuso ad un decimo dal compagno di squadra, in ottava posizione: un risultato in linea con i precedenti GP. Chiudono la provvisoria Top Ten Colin Edwards, con la Yamaha del team Tech3 e Hiroshi Aoyama con la seconda Honda del team Gresini: altra sorpresa, l’americano Ben Spies che con la Yamaha ufficiale é apparso in difficoltà. Male Capirossi, al debutto sul tracciato di Aragon nell’ultimo anno di carriera in MotoGp: Capirex chiude ultimo.

MotoGp, ecco il calendario per la stagione 2011/2012

La Federazione Internazionale di Motociclismo ha reso noto quest’oggi il calendario provvisorio per la prossima stagione di MotoGP. Il prossimo Mondiale prenderà il via 12 aprile in Qatar, ovviamente in notturna. Poi si prosegue il 29 aprile, col GP di Spagna a Jerez de la Frontera e appena una settimana dopo, il 6 maggio, per quello del Portogallo all’Estoril. Il 20 maggio ci sarà il GP di Francia a Le Mans, mentre il 3 giugno, quello di Catalogna sulla pista di Montmelò a Barcellona. Tappa a Silverstone il 17 giugno, per il Gran Premio di Gran Bretagna, seguito dal classico di Assen il 30 giugno in Olanda, che si correrà come sempre di sabato.  Settimane di fuoco per il Motomondiale tra giugno e luglio: dopo Assen si correrà l’8 luglio in Germania, al Sachsenring, e una settimana dopo al Mugello, per il GP d’Italia. Una collocazione anomala dunque per la gara italiana, spostata dopo quella tedesca. Il 29 luglio, tappa negli Stati Uniti, a Laguna Seca e quindi pausa estiva fino al 19 agosto, con il GP di Indianapolis, ancora negli Usa. Dopo solo una settimana, il 26 agosto, GP della Repubblica Ceca a Brno, mentre il 16 settembre, ci sarà il GP di San Marino e della Riviera di Rimini a Misano. Il 30 settembre, tappa ancora in Spagna sulla pista di AragonMotorland, poi il Asia il 14 ottobre per il GP del Giappone a Motegi, seguito una settimana dopo dal GP della Malesia a Sepang e dopo un’altra sola settimana, il 28 ottobre, dal GP di Australia a Phillip Island. Chiusura l’11 novembre a Valencia, sulla pista di Ricardo Tormo, per il GP della Comunità Valenciana, per la quarta gara in terra iberica.

Questi gli appuntamenti in programma per la stagione 2011/2012 della MotoGp:

15 aprile, Qatar – Doha/Losail

29 aprile, Spagna (STC) – Jerez de la Frontera

6 maggio, Portogallo (STC) – Estoril

20 maggio, Francia – Le Mans

3 giugno, Catalogna – Catalunya

17 giugno, Gran Bretagna – Silverstone

30 giugno, Olanda – Assen

8 luglio, Germania (STC) – TBC

15 luglio, Italia – Mugello

29 luglio, Stati Uniti – Laguna Seca

19 agosto, Indianapolis – Indianapolis

26 agosto, Repubblica Ceca – Brno

16 settembre, San Marino e Riviera di Rimini – Misano

30 settembre, Aragon – Motorland

14 ottobre, Giappone – Motegi

21 ottobre, Malesia – Sepang

28 ottobre, Australia – Phillip Island

11 novembre, Valencia – Ricardo Tormo – Valencia

MotoGp, Gresini spinge Simoncelli per Aragon: “E’ in uno stato di forma strepitoso”

Fausto Gresini, titolare del team satellite della Honda, é intervenuto sullo stato di forma del pilota Marco Simoncelli prima della gara di Aragon in programma domenica, 14° appuntamento del Motomondiale della MotoGp, che ritorna in Spagna per la terza volta in questa stagione. “Dopo l’avvincente ed emozionante ultimo giro di Marco a Misano il clima nel team è decisamente euforico e supermotivato per il finale di stagione“, ha dichiarato il titolare della Honda Gresini. “Sic ha espresso sul circuito di casa il suo grande potenziale e sono convinto che nella parte finale del campionato non potrà che migliorarsi ulteriormente conquistando quei risultati che gli sono sfuggiti nella prima parte dell’anno. Il suo feeling con la moto è in continua crescita e l’ottima armonia con il team lo porta ad essere sempre più determinato nell’andare alla ricerca del risultato. Marco può regalarci ancora tante soddisfazioni nel 2011“. Lo stesso Simoncelli, in vista di Aragon, ha dichiarato di mirare al podio: “Siamo in crescita e riesco ad essere più consistente in gara, il risultato di Misano mi ha emozionato ma adesso voglio lottare per il podio perché credo di avere le potenzialità per farlo. Ad Aragon l’anno scorso non ero andato male, la pista mi piace e quindi spero di poter fare una bella gara”.

AOYAMA VUOLE PROVARE A RILANCIARSIGresini ha anche parlato dello stato di forma dell’altro pilota della squadra, il giapponese Hiroshi Aoyama. “E’ stato molto positivo anche il recupero di Hiroshi Aoyama che si è lasciato alle spalle il periodo difficile del dopo caduta di Assen“. Il giapponese potrebbe essere un’aiuto importante in gara anche per Super Sic. “Oggi ha ritrovato la confidenza con la moto e soprattutto ha recuperato la condizione fisica. Prevedo per lui un finale di stagione che lo riporti a ritrovare il ritmo di inizio anno“, ha concluso il team manager della scuderia satellite della Honda.

 

MotoGp, Rossi si aspetta di più dalla Ducati ad Aragon

Il “Dottore” Valentino Rossi è apparso molto carico e fiducioso in vista del GP d’Aragon. “L’anno scorso quella di Aragon è stata la gara migliore della stagione per la Ducati – ha dichiarato il pesarese – quindi ci avviciniamo a questo appuntamento con un po’ di aspettativa in più. Inoltre a Misano, dopo prove difficili, alla fine abbiamo individuato una buona messa a punto e, in gara, mi sono trovato abbastanza bene. Cercheremo di unire le due cose domenica prossima“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il compagno di scuderia, l’americano Nicky Hayden: “Sono contento di tornare ad Aragon, una pista che mi piace. Non la conosciamo benissimo avendoci corso solo una volta quindi ti da ancora la sensazione di ‘nuovo’. L’anno scorso è stato il fine settimana migliore della stagione per la nostra squadra quindi, in teoria, dovrei trovarmi bene, sia io sia la mia moto. L’anno scorso il ‘grip’ era ottimo e il fondo perfetto, vedremo se sarà ancora così. Ci sono diversi dislivelli e qualche curva con belle uscite aperte, una cosa buona per noi. Dopo la caduta di Misano sono a posto al 100%, non ci sarebbero scuse su quel fronte, quindi speriamo davvero di fare bene ad Aragon“.

Con il Motomondiale che ritorna in Spagna per la terza volta in stagione per il 14º appuntamento di questo 2011 per il Gran Premio di Aragon, per qualcuno sarà la prima e ultima volta su questo circuito. Ci riferiamo a Loris Capirossi, in quanto pur introdotto nel calendario lo scorso anno il bolognese saltò per infortunio mentre al termine di questa stagione avverrà il ritiro ufficiale dalle corse per il pilota italiano. “A 38 anni, a poche gare dal mio ritiro, fa sorridere sentirsi ancora un esordiente“, ha detto il pilota del team Ducati Pramac. “Per me sarà la prima volta ad Aragon avendo saltato la gara dell’anno scorso. Sarà curioso conoscere un altro tracciato, ma naturalmente partirò svantaggiato rispetto agli altri piloti. Darò il massimo, come sempre. Voglio chiudere la mia carriera con il sorriso“. Fabiano Sterlacchini, direttore tecnico della Pramac Racing, si è detto convinto che la sua classe lo farà adattare subito. “Sarà curioso vedere come Loris si adatterà a questa pista. Ci sono tante curve e quattro rettilinei per cercare poi di sprigionare la potenza della moto e sono convinto che potrà fare bene”, ha concluso Sterlacchini.

MotoGp, ad Aragon nuovo duello tra Stoner e Lorenzo per il titolo mondiale

Dopo il duello chiuso a favore dello spagnolo nel Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica sul circuito di Misano, Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono pronti a rientrare in pista nel week end in quel di Aragon. “Siamo tutti convinti di riuscire a ridurre il nostro gap da Casey“, ha dichiarato il campione del mondo in carica, che in classifica si trova attualmente a 35 punti dall’australiano. Che, dal canto suo, è pronto per l’ennesima sfida: “Sono contento di essermi riposato dopo Misano. Ero sfinito. Il calendario così frenetico mi aveva lasciato senza energie, così ho approfittato per riposarmi e allenarmi“. Jorge Lorenzo ha più di un motivo per puntare alla vittoria nel Gran Premio di Aragon di domenica: “Sono molto felice di tornare di nuovo davanti al mio pubblico di casa e, per la seconda volta, sul circuito spagnolo di Aragon. Non vedo l’ora di ritrovare tutti i miei tifosi ad assistermi e soprattutto il mio fan club che è già partito per raggiungermi. Devo rivendicare quel podio che ho mancato lo scorso anno mentre correvo con il casco in memoria di Shoya Tomizawa. Comunque sono molto fiducioso perché a Misano ho fatto una buona gara e so di poter puntare in alto“, ha chiarito Lorenzo.

Dal par suo Stoner, che proprio lo scorso anno colse ad Aragon la prima vittoria della sua ultima stagione in sella alla Ducati, preferisce badare al sodo evitando di fare proclami. “La pista di Aragon non è tra le mie preferite, ma non è male, forse potrebbe essere solo un po’ più veloce. Lo scorso anno avevamo lavorato molto sulla messa a punto e alla fine la moto funzionava bene. Quest’anno arriviamo con una moto completamente diversa, così avremo molte cose da imparare nella prima sessione di libere, dalla giusta messa a punto del cambio all’assetto in generale per le caratteristiche del tracciato spagnolo. Sarà interessante correre con la RC212V, lo scorso anno Dani è andato forte, così penso che saremo competitivi anche noi e puntiamo a ottenere un buon risultato“.

MotoGp, la carica di “Super Sic”: “Ad Aragon voglio il podio

Dopo il fantastico ultimo giro del Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Rimini, Marco Simoncelli arriva molto motivato ad Aragon, dove avrà come obiettivo quello di replicare o meglio ancora migliorare, il risultato ottenuto nell’ultimo appuntamento del motomondiale, ovvero il quarto posto al GP di Misano. Negli ultimi cinque Gran Premi in calendario, “Super Sic” può raccogliere quei risultati che sino ad ora gli sono sfuggiti nella prima parte del campionato, vuoi per sfortuna, vuoi per i tanti errori commessi. “L’ultimo giro di Misano è stato bellissimo, mi sono divertito moltissimo, con Dovizioso e Spies ci siamo superati due, tre volte ed aver vinto la sfida mi ha entusiasmato e credo di aver fatto un bel regalo ai miei tifosi“, ha detto il romagnolo del team Honda Gresini. “Adesso bisogna continuare di questo passo e toglierci altre soddisfazioni prima della fine dell’anno“.

ARAGON, DOLCE ARAGON – Sul circuito di Aragon la MotoGP scenderà in pista domenica per il secondo anno consecutivo ed il tracciato é uno dei preferiti da Supersic. Sul circuito disegnato dall’ingegnere tedesco Herman Tilke con la collaborazione del pilota di Formula 1 Pedro de la Rosa, Simoncelli lo scorso anno chiuse al settimo posto, distanziato di meno di un secondo da Valentino Rossi, trovando subito un bel feeling con il tracciato, dalle molte curve complesse ma divertenti, giro dopo giro. “Siamo in crescita e riesco ad essere più consistente in gara, il risultato di Misano mi ha emozionato ma adesso voglio lottare per il podio perché credo di avere le potenzialità per farlo“, ha continuato il pilota di Cattolica. “Ad Aragon l’anno scorso non ero andato male, la pista mi piace e quindi spero di poter fare una bella gara. Cercherò di essere più consistente anche in prova come nella prima parte della stagione cercando di migliorare la mia posizione sullo schieramento di partenza. E’ quasi inutile dire che il mio feeling con la squadra è sempre ottimo e questo credo sia un altro aspetto positivo e stimolante per ottenere buoni risultati“, ha concluso Supersic.

MotoGp, Toni Elias proverà la BMW X 1000 in Superbike

Toni Elias, campione del mondo in carica del Campionato del Mondo di Moto2, ed attuale pilota del Team LCR Honda MotoGP, salirà per la prima volta nella sua carriera in sella ad un prototipo di Superbike durante le prove in programma per il 13 ed il 14 settembre presso il circuito di Misano Adriatico. Il pilota spagnolo sarà dunque impegnato nella due giorni di test a bordo di una BMW X 1000 RR per il Team BMW Motorrad Italia SBK. Una serie di circostanze ha portato alla possibilità di questo test: da un lato, il ritiro anticipato dalle corse di James Toseland, pilota del team BMW, e poi la curiosità di Toni Elias di provare l’emozione di guidare una Superbike, possibilità resa possibile dall’amicizia di lunga data che intercorre tra il direttore sportivo della BMW Motorrad Italia, Serafino Foti, e Lucio Cecchinello, titolare del Team LCR, insieme con la volontà del costruttore giapponese di concedere l’autorizzazione pilota a partecipare.

I TEST PROGRAMMATI – Il pilota spagnolo Toni Elias, può vantare un piccolo primato personale: ha infatti corso in ogni categoria del Motomondiale, ma non ha mai avuto la possibilità finora di provare una Superbike. “Con l’addio di Toseland si è creato un vuoto, certo non è stata una cosa di cui siamo contenti“, ha detto Serafino Foti. “Dopo tutto, James è un campione. Ma ovviamente dobbiamo anche guardare avanti. I test del 13 e 14 settembre sono stati programmati da tempo e abbiamo voluto invitare Toni al fine di soddisfare il suo interesse e per sfruttare la sua esperienza e abilità di guida. Il test imminente non mira a sostituire James in campionato, anche perché Toni è già impegnato nel campionato MotoGP. Tuttavia, nei prossimi giorni individueremo e ufficialmente il nome del pilota che sarà in competizione per noi nelle ultime tre gare. Vorrei esprimere il mio personale ringraziamento a Lucio Cecchinello per la sua disponibilità a cooperare e la Honda per aver accondisceso alla sua richiesta“, ha concluso Foti.

MotoGp, la Yamaha correrà in Giappone il 2 ottobre. E Lorenzo pensa ad Aragon

La Yamaha Factory Racing ha confermato oggi la sua sicura partecipazione al GP di Motegi in programma il prossimo 2 ottobre in Giappone. Con un comunicato stampa diramato in giornata, la scuderia “certifica con la presente la partecipazione dei suoi piloti Jorge Lorenzo e Ben Spies di competere per l’15 del Campionato Mondiale MotoGP 2011 a Motegi in Giappone il 2 ottobre. Il team Yamaha Factory Racing correrà con la livrea celebrativa rossa e bianca del 50° Anniversario per la quarta volta quest’anno al GP di casa del proprietario del team, la Yamaha Motor Co., Ltd”.

LORENZO E’ STATO OBBLIGATO A CORRERE? – Il comunicato lascia alquanto perplessi, perché proprio Jorge Lorenzo, assieme a Valentino Rossi e Ben Spies, era stato capofila della protesta dei piloti che lamentavano come il circuito, situato a 130 km dalla centrale atomica di Fukushima vittima di un gravissimo incicente nucleare lo scorso marzo a causa del terremoto e dello tsunami che colpirono il paese orientale, fosse a rischio radiazioni. Ora la Yamaha ha assicurato la presenza di entrambi i suoi piloti: resta da vedere se si tratta di una scelta dettata da ragioni politiche oppure sia vera la volontà di Lorenzo di partecipare alla tappa giapponese del Motomondiale. Inoltre la Yamaha, ha precisato che le moto del team ufficiale avranno per l’occasione la livrea commemorativa dei 50 anni di attivita’ nel motorsport. Cadono cosi’ tutte le perplessita’ di Jorge Lorenzo sul GP del Giappone. Ma Valentino Rossi commenta: “Se i piloti fossero stati veramente uniti avremmo potuto fare qualcosa, ma cosi’ non e’“.

PENSIERO AD ARAGON – Intanto, il Circus della MotoGP approda per la terza volta in Spagna in questo motomondiale, al “Motorland” di Aragon per il 14° round stagionale. Jorge Lorenzo, dopo la strepitosa vittoria ottenuta la scorsa settimana a Misano Adriatico, ritorna in sella alla sua Yamaha YZR-M1, con il titolo iridato ancora tutto da giocare quando mancano ancora cinque tappe al termine della stagione e con un gap di 35 punti dall’attuale leader Casey Stoner. Per Lorenzo c’è anche da vendicare il podio mancato proprio ad Alcaniz nel 2010, dopo la partenza dalla seconda posizione in griglia e una lunga battaglia con Hayden fino alla bandiera a scacchi. “Sono molto felice di tornare di nuovo davanti al mio pubblico di casa e, per la seconda volta, sul circuito spagnolo di Aragon. Non vedo l’ora di ritrovare tutti i miei tifosi ad assistermi e soprattutto il mio Fan Club che è già partito per raggiungermi” ha dichiarato il mallorchino. “Devo rivendicare quel podio che ho mancato lo scorso anno mentre correvo con il casco in memoria di Shoyà Comunque sono molto fiducioso perché a Misano ho fatto una buona gara e so di poter puntare in alto. Siamo tutti convinti di riuscire a ridurre il nostro gap da Casey“.

MotoGp, la Ducati pensa ad usare un telaio in alluminio nel 2012?

La Ducati nella scorsa settimana ha svolto una tre giorni di test al Mugello, per provare la nuova moto del 2012. Eppure, diversi addetti ai lavori, hanno dichiarato di aver intravisto un telaio in alluminio sotto alle carene della moto bolognese. Se questa notizia si rivelasse vera, si tratterebbe di una vera rivoluzione, in quanto la casa di Borgo Panigale non ha mai utilizzato questa tecnologia telaistica nella sua storia: ma fonti di fabbrica hanno confermato al portale motorcyclesnews.com che a Misano lo scorso fine settimana che il costruttore inglese FTR aveva collaborato con la casa di Borgo Panigale per diverse settimane su nuovi progetti, con l’interessamento in prima persona di Valentino Rossi e del compagno di squadra Nicky Hayden, per dare vita ad un radicale ridisegno del progetto della Desmosedici. E quel telaio scaturito dagli studi, costruito dalla FTR nella sua sede di Buckingham, sarebbe stato in fase di test al Mugello proprio nella passata settimana.

NUOVA COLLABORAZIONE – La FTR è un costruttore impegnato nel mondiale della Moto2, ma ha rifiutato per ora di commentare i legami con la Ducati. I disegni infatti, mostrerebbero chiaramente, come afferma sempre il sito internet motorcyclesnews.com, la parte posteriore di una struttura a doppia trave in alluminio. La moto dunque, si crede sia già stata costruita come un prototipo 1000, visto che le norme in voga, impediscono l’effettuazione di ulteriori test sulle attuali moto da 800cc. Rossi aveva confermato che stava testando la moto GP12 da 1000cc al Mugello, ma aveva rifiutato di divulgare dettagli specifici. Resta da vedere se vi sarà un trapianto di tecnologia per l’annata attuale, come già avvenuto con la GP11.1, oppure si lavorerà direttamente per la prossima stagione.

ROSSI SUL GP DI MOTEGI – Alla notizia della partecipazione della Yamaha al Gp del Giappone del prossimo 2 ottobre sulla pista di Motegi,  Valentino Rossi ha così commentato: ‘Se i piloti fossero stati veramente uniti avremmo potuto fare qualcosa, ma cosi’ non e”’.

 

MotoGp, Stoner fa “lezione” di Ducati a Rossi: “Il problema non é il carbonio”

Il leader attuale della classifica iridata della MotoGP 2011, l’australiano della Honda Casey Stoner, in attesa del Gran Premio di Aragon, lancia qualche frecciatina contro il pilota della Ducati, Valentino Rossi, che sta vivendo una stagione alquanto tormentata in Rosso, al di sotto di tutte le aspettative della vigilia del Mondiale: “Quando c’ero io, in Ducati, usavo la stessa moto per tutto l’anno, adesso per Valentino ne hanno già fatte due e la terza è in arrivo. Il problema non è il carbonio. Dicono che io ho sviluppato male la moto, ma nel 2010 ho chiuso con nove podi e a fine stagione ho vinto tre gare, quindi la moto che ho lasciato era vincente”, ha dichiarato l’australiano. La pronta replica di Rossi, impegnato proprio in questi giorni al Mugello per i test con la nuova Ducati, non si è fatta di certo attendere. Valentino si è infatti limitato a dire che “nonostante l’infortunio alla gamba e poi quello ancora più grave alla spalla, nell’ultima parte di stagione sono stato cinque volte sul podio e ho vinto una gara. Non penso di essere stato poco competitivo”.

Intanto, mentre Stoner e Rossi duettano rispolverando vecchi attriti, il campione del mondo in carica della MotoGP, lo spagnolo Jorge Lorenzo, nonostante sia ancora con il morale a mille per la splendida vittoria ottenuta nel Gran Premio di Misano, ha deciso di correre le prossime gare senza pensare alla pressione psicologica, di dover a tutti i costi accorciare la classifica che vede un Casey Stoner lanciatissimo verso la conquista del suo secondo titolo mondiale. Il pensiero del maiorchino va al lavoro svolto dal suo team : “Ha fatto un grande lavoro per fare tornare la moto al top. La classifica? Non ci penso”. Anche se ha vinto l’ultima gara del Motomondiale a Misano, Lorenzo sa molto bene che sarà difficile raggiungere Stoner in testa alla classifica piloti, lontano a 35 lunghezze. Il pilota della M1 dunque, ha decisoc che d’ora in poi, penserà solo a guidare per vincere, portando nel cuore il ricordo dei tanti applausi dei tifosi sotto il podio italiano: “Sono felice perché ho vinto due gare in Italia quest’anno, mentre nel 2010 nemmeno una. E’ bello tornare sul gradino piu alto del podio, le ultime gare sono state pesanti”.

MotoGp, per Dovizioso un futuro in Ducati?

Il suo futuro alla Honda in vista della stagione 2012, è ancora lontano dall’essere chiarito. Il pilota italiano Andrea Dovizioso, infatti, sa bene che i due leader Casey Stoner e Dani Pedrosa, sono ritenuti intoccabili dalla casa giapponese, che tra l’altro ha da tempo annunciato che nella prossima stagione, saranno solamente due i piloti che gareggieranno con la moto ufficiale, e non invece tre come accaduto in questa stagione. Dunqnue, non essendo una prima scelta nelle gerarchie della casa nipponica, il pilota italiano ha iniziato a guardarsi intorno per cercare la migliore soluzione per lui e per la sua carriera in vista della prossima stagione. Il Dovi attualmente occupa il terzo posto nella classifica piloti della MotoGp, anche se non è ancora riuscito ad ottenete una vittoria: di contro però, è anche vero che, fatta eccezione per la trasferta di Jerez, Dovizioso non ha mai terminato una gara oltre il quinto posto.

Una delle possibili ipotesi per la prossima stagione, risponde al nome della Ducati. La moto italiana potrebbe infatti essere una buona soluzione per Dovizioso, se non fosse che i risultati di questa stagione sportiva, hanno alzato una cortina di fumo e di dubbi sulle effettive potenzialità tecniche future della moto della casa bolognese nel motomondiale. Se anche un mostro sacro come Valentino Rossi sta incontrando grandissime difficoltà nello sviluppo della GP 11.1 e della GP 12.1, è chiaro che l’appeal della moto italiana é in netto calo e un pilota giudizioso come Dovizioso ci penserà due volte prima di direi si ad una proposta italiana.

Intanto, lo stesso Dovizioso si é espresso su un suo possibile approdo in Ducati, in occasione dell’inaugurazione dello show-room della Megabike a Roma: “Stiamo parlando anche con loro perché sono in un momento della mia carriera fortunato avendo la possibilità di parlare con Honda, Yamaha, Suzuki e Ducati”. Nell’intervista, pubblicata dal portale Gpone.com, Dovizioso ha anche affermato che è molto difficile al momento prendere la strada Ducati, soluzione certo intrigante, nonostante tutto, e nonostante il difficile momento agonistico di un grande come Valentino Rossi presso la stessa scuderia.

 

MotoGp, Lorenzo su Motegi: “La salute é la priorità”

Dopo aver conquistato una splendida vittoria in solitaria sul tracciato di Misano Adritatico nell’ultimo appuntamento del motomondiale della MotoGp, il Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Rimini, il pilota spagnolo della Yamaha e campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, ha riaperto di fatto i giochi per il titolo piloti 2011, tornando a mettere pressione al leader attuale della classifica piloti, l’australiano della Honda, Casey Stoner, apparso nell’ultimo gran premio stranamente fuori forma. Per Lorenzo però, i punti da recuperare sono ancora tanti e lo spagnolo si é accorto che, per continuare ad alimentare le speranze di mantenere il titolo mondiale MotoGP, non potrà commettere altri passi falsi. Tra questi però, rischia di essercene già uno sengato sul calendario, esattamente al 2 ottobre: data in cui é in programma il discusso Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Il problema però, non é di quelli semplici da gestire, visti i grandi timori espressi dalla maggior parte dei piloti, per i rischi sulla salute che potrebbero derivare dal trascorrere 4 giorni in un sito ad appena 130 km di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima, fortemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che colpirono il Giappone nello scorso mese di marzo. Dunque, alla fine, lo spagnolo come molti altri piloti, potrebbero decidere di non gareggiare, a differenza di altri, come ad esempio Casey Stoner, che nonostante si sia subito detto contrarissimo ad andare in Giappone, molto probabilmente sarà costretto a farlo dalla stessa Honda, proprietaria del circuito e che ha già ufficialmente dichiarato di aspettarsi che tutti i piloti sotto contratto con la casa giapponese, rispettino gli accordi gareggiando a Motegi. La gara é stata spostata in un primo momento da aprile a ottobre per i danni subiti dopo il terremoto, ma i piloti della MotoGP non sono convinti che il luogo sia sicuro e hanno espresso in varie occasioni l’intenzione di non correre. Il pilota della Yamaha, dunque, si trova nella difficile situazione di dover decidere se rischiare di subire danni fisici dalle radiazioni oppure perdere punti preziosi e dire addio alle possibilità di rivincere il titolo mondiale.

DUBBI SUI RISCHI PER LA SALUTE – Lorenzo, comunque, ha ribadito che la sua decisione dovrà essere presa in completa autonomia, senza interferenza alcuna: “La mia decisione sul Giappone non deve essere basata sul campionato“, ha detto lo spagnolo come riferito dal sito motorcyclenews.com. «Se io sono davvero convinto di andare a Motegi, ci andrò. Se non vado non mi interessa il campionato, perché come ho detto sempre di quest’anno la mia prima priorità è la mia salute». Dal canto suo, la scuderia Yamaha ha già confermato  che prenderà parte all’evento di Motegi, anche se Lorenzo o il compagno di squadra Ben Spies dovessero rifiutarsi di gareggiare. A prendere il posto dei piloti ufficiali saranno i collaudatori giapponesi.

La leggenda Wayne Rainey in visita al quartier generale della Yamaha

Nel quartier generale di Yamaha Motor Racing nella giornata di ieri ha fatto visita un ospite d’eccezzione: il tre volte Campione del Mondo, Wayne Rainey. Una delle più grandi leggende viventi del motociclismo mondiale, ha trascorso l’intera giornata in compagnia dei dipendenti di Yamaha Motor Racing, Yamaha Motor Italia e Yamaha Motor R&D Europa. E’ stato proprio Rainey poi, ad inaugurare ufficialmente la Boardroom che porterà il suo nome, prima di visitare l’impianto accompagnato dai due piloti ufficiali della scuderia Yamaha in MotoGp, Jorge Lorenzo e Ben Spies. La settimana scorsa invece, Rainey è tornato sul luogo del delitto per la prima volta: sul circuito di San Marino infatti, nel 1993 avvenne il tragico incidente che gli troncò la carriera: sono passati 18 anni da allora, ma la ferita sanguina ancora. Domenica scorsa, prima della partenza della gara MotoGP, Wayne è stato accolto da una vera e propria standing ovation da tutti i tifosi presenti sugli spalti del circuito di Misano Adriatico. Dopo aver assistito alla bella vittoria di Lorenzo, Rainey è salito sul podio con il Campione del Mondo in carica ed ha ricevuto il premio costruttori, sempre accompagnato dal grande affetto mostrato dal pubblico di Misano. “Mi ha dato immenso piacere l’aver trascorso del tempo qui al quartier generale”, ha dichiarato Wayne Rainey. “È affascinante capire ed osservare tutto quello che accade lontano dalla pista, rendendosi così conto di ciò che serve per gestire un team di successo oggi. Sono rimasto sorpreso dall’accoglienza positiva ricevuta da parte di tutti. Il weekend a Misano è stato fantastico, Yamaha mi ha accolto calorosamente ed è stato emozionante per me rivedere vecchi amici e facce conosciute. Sono onorato di far parte della famiglia Yamaha e tornerò di nuovo!”.

I NUMERI DI UNA LEGGENDA– Nel 1983 vinse il titolo nel campionato Superbike americano. mentre nel 1984 fece il suo esordio nel Motomondiale, chiamato da Kenny Roberts a far parte del suo team Yamaha nella classe 250, con cui ottenne un terzo posto nel Gran Premio d’Europae poco altro. Tornato ai campionati statunitensi, si ripresentò al Motomondiale nel 1988 partecipando alla classe 500, con la stessa scuderia di Roberts: conquistò in quell’anno il terzo posto nella classifica finale e il suo primo successo mondiale, nel Gran Premio di Gran Bretagna. Nella stagione 1989 ottenne tre primi posti (negli Stati Uniti, in Germania ed in Olanda) e fu secondo in classifica finale dietro Lawson con 210,5 punti. Dalla stagione successiva Rainey s’impose nella classe regina, conquistando il titolo iridato per tre volte consecutive: nel 1990 (7 vittorie; 255 punti), nel 1991 (6 vittorie; 233 punti) e nel 1992 (3 vittorie; 140 punti). Anche nella stagione 1993 era in testa al mondiale quando, a tre gare dal termine, rimase vittima di un grave incidente nel Gran Premio d’Italia a Misano, riportando la frattura della colonna vertebrale e la conseguente paralisi alle gambe. Seppure menomato dal grave infortunio, Rainey tentò di reagire a questa situazione correndo il campionato del mondo dei go-kart disputato nel nord della California. Quale riconoscimento e memoria del motociclismo statunitense, una curva del circuito di Laguna Seca è stata intitolata a suo nome.

MotoGp, Pernat conferma: “Sarà ancora Sic-Gresini-HRC”

La situazione di Marco è ormai definita: con Nakamoto abbiamo parlato domenica sera, siamo a posto su una grandissima parte degli aspetti, specie quelli economici. Mancano solo alcuni dettagli, ma all’85, 90% Marco correrà ancora una stagione del Team Gresini con assistenza ufficiale Hrc: contratto annuale, secco, senza alcuna opzione“. E’ questo quanto dichiarato da Carlo Pernat, manager di Marco Simoncelli, che é intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per provare a fare il punto su alcune situazioni importanti legate alla MotoGp. Pernat ha parlato anche del prossimo addio di Capirossi: “Dispiace perché Loris è prima di tutto un amico, ha vinto tre mondiali ma ne poteva vincere molti di più. Ha fatto bene nella sua carriera. Ha ricevuto altre offerte, non solo dalla Moto Gp, ma anche dalla Superbike. Lui ha detto basta perché non si divertiva più. Mi sono commosso quando giovedì, durante una conferenza stampa con la Dorna, tutti i giornalisti del mondo hanno fatto un’ovazione per Loris“.

Poi Pernat si é ovviamente soffermato sulla problematica situazione vissuta da Valentino Rossi e dei suoi problemi al primo anno con la Ducati: “Questa moto attualmente non funziona, qualunque modifica si apporti. Valentino non ha avuto il feeling con questa moto e quindi ha avuto problemi. Il telaio Deltabox è necessario. La Ducati è la prima volta nella sua storia che si trova costretta a ricredersi, cambiando così tanto“. Pernat critica l’entusiasmo mostrato dalla Ducati dopo il Gp di Misano, dichiarando però che quando Vale riuscirà a trovare la quadratura del cerchio con la Ducati, tornerà per vincere ancora. “Domenica ho visto ottimismo nel duo Rossi-Ducati, ma non è comprensibile se si vede Rossi giungere settimo al traguardo con 23 secondi di ritardo dal vincitore. Valentino se ha la moto giusta se la batte ancora con tutti per vincere, è un animale in gabbia, e quando potrà uscire se li mangerà tutti di nuovo“.