MotoGp, Stoner arriva carico in quel di Misano: “Vogliamo vincere anche qui”

Dopo aver ottenuto una fantastica doppietta nel Gp di Indianapolis, il team giapponese della Repsol Honda Hrc si é subito spostato in quel di Misano, dove domenica si disputerà il Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del Mondiale MotoGP. Ad Indianapolis, l’australiano Casey Stoner ha ottenuto la settima vittoria stagionale, con lui sul podio, al secondo posto, si é classificato il compagno di squadra Dani Pedrosa, mentre Andrea Dovizioso, altro pilota sulla Honda ufficiale, ha chiuso in quinta posizione. Casey Stoner si presenta all’appuntamento di Misano in uno stato di forma ottimo e punta, oltre che all’ennesima vittoria, soprattutto a migliorare i suoi personali record ottenuti su questa pista dove in carriera ha vinto soltanto nel 2007 (quando era in sella alla Ducati, n.d.r.), ha conquistato due pole position e lo scorso anno ha chiuso al quinto posto. “Sono curioso di andare a Misano e vedere quanto riusciremo ad essere competitivi. In passato su questa pista ho ottenuto risultati alterni: nel 2007 e nel 2008 sono stato  rapido, ho saltato il gran premio nel 2009 mentre lo scorso anno ho faticato un po’” ha dichiarato il leader della classifica iridata nella presentazione della gara sanmarinese. Misano é una pista che da sempre regala forti emozioni: sul tracciato di San Marino anche i diretti rivali per una vittoria, il compagno di scuderia Dani Pedrosa ed il campione del mondo in carica della Yamaha, Jorge Lorenzo, si potranno esaltare. Ma l’australiano mostra di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei rivali. “Misano è una pista interessante, in particolare le due curve dopo il rettilineo dietro sono molto veloci divertenti. So che Dani e Jorge saranno molto competitivi, ma arrivo a Misano forte di tre vittorie consecutive e la prima posizione in campionato, così conto di ottenere un buon risultato“. A Misano ci sarà l’ennesima affermazione di super Casey?

MotoGp, Stoner su di giri: “Siamo stati semplicemente perfetti”

E’ ovviamente entusiasta Casey Stoner, pilota della Honda, vincitore dell’ultima tappa del motomondiale ad Indianapolis e leader attuale della classifica piloti della MotoGp: “In questo week-end abbiamo trovato una pista difficile. Se non si stava bene sulla linea si rischiava di sbagliare, bisognava essere perfetti e molto precisi“. Una pista dall’asfalto infimo dunque: ad un certo punto, anche l’australiano ha temuto il peggio: “Quando Pedrosa mi ha passato avevo i freni caldi e potevo rovinare la gara perché potevamo toccarci. Dopo la gara è andata bene e ho vinto. La giornata è stata molto calda con la pista scivolosa, ma abbiamo ottenuto comunque un gran risultato“. Dopo l’ennesimo successo stagionale che lo proietta a +44 sull’inseguitore e campione del mondo in carica Lorenzo, in molti si attendono un monologo dell’australiano da qui a fine stagione: a cominciare dal prossimo impegno di Misano: “Ho a disposizione una moto molto buona e competitiva, con la quale mi sento molto a mio agio. A Misano a caccia del poker? Non lo so, sono stato veloce in passato in quel circuito, ma non sapremo fin quando ci arriveremo. E poi Jorge e Dani (Lorenzo e Pedrosa, ndr) sono molto veloci. Aver già vinto tre gare di fila e’ qualcosa di grande e di cui essere grato al team“.

Dopo lo scellerato errore commesso a Brno quando era in testa alla corsa e c’erano molte probabilità che potesse vincere, il pilota spagnolo della Honda, Dani Pedrosa, si é rifatto con il secondo posto di Indy: “E’ stata dura per me perché ieri ho preso un secondo ed ero lontano da Casey. Per me era impossibile vincere ma il secondo posto va bene, e poi non sono arrivato troppo lontano da Stoner. Sono contento, specie dopo la caduta di Brno. Ringrazio la mia squadra e ora penso a Misano“. Anche Pedrosa sottolinea come quella di Indianapolis sia stata una gara molto difficile per tutti i piloti in gara: “E’ stata una gara strana. Un po’ solitaria perché ero secondo da solo ma ho tenuto un buon ritmo“. Il discorso é che Casey appare davvero irraggiungibile, anche per lo stesso Pedrosa, che corre su una moto identica e prova a stargli dietro. “In qualifica, ero ad un secondo da Stoner ed era un po’ strano. Oggi, però, il distacco era solo di 3 decimi. Lui era un pelino più veloce ma spero di fare meglio alla prossima gara. Stoner è un pilota che guida forte sempre, in qualsiansi situazione: freddo o caldo, grip non grip. Dobbiamo imparare questa tecnica e così fare dei buoni risultati. Oggi ho fatto una buona gara, ma già ieri lui aveva un vantaggio dopo le qualifiche“.

Ben Spies, il pilota americano della Yamaha, festeggia un ottimo terzo posto, nonostante abbia qualche rimpianto per la gara: “E’ stata una bella gara da vedere. E’ una di quelle cose che capitano, non sono partito bene. Con Dovizioso non so cosa sia successo, ma le corse sono così. Dopo di che ho fatto un ottimo lavoro, sono riuscito a recuperare“.

MotoGp, le pagelle del Gran Premio di Indianapolis

Ecco le pagelle dei piloti del Gran Premio di Indianapolis 2011.

Stoner 10: Con qualunque clima e con qualunque asfalto, per il pilota australiano poco cambia. Il pilota della Honda guida che è un piacere, dal primo all’ultimo giro: sempre al limite, non mostra di avere alcuna paura. Attualmente rispetto agli altri piltoi dimostra di essere di un altro pianeta.

Pedrosa 7,5: Arriva dietro il compagno di squadra, ritrova il podio dopo lo sciagurato errore di Brno: si porta a casa venti punti ottimi sia per il morale che per la classifica piloti, dove scalza al quarto posto Valentino Rossi.

Spies  7: L’americano, dopo aver trovato il miglior tempo nelle libere del venerdì mattina e nel warm up, ha avuto qualche problema in gara: una prima parte di gara troppo timida, poi un contatto con Dovizioso, ne hanno pregiudicato la prestazione, ma il pilota della Yamaha resta comunque un ottimo elemento.

Lorenzo 6,5: Il campione del mondo in carica viene nuovamente sconfitto da Casey Stoner, che molto probabilmente gli soffierà il titolo iridato al termine della stagione. Al termine del Motomondiale mancano sette gare: il campione iberico deve assolutamente trovare delle contrimisure per provare contrastare il dominio dell’australiano.

Dovizioso 5,5: Corre con la stessa moto di Stoner e Pedrosa, ma Dovizioso soffre, finendo quinto a 17 secondi dal compagno australiano. Per convincere i giapponesi al rinnovo del contratto ci vorrà un altro Dovi.

Rossi  5: In grandissima difficoltà come tutti i piloti Ducati, paga il rapido deterioramento della gomma anteriore oltre ad un problema al cambio. Conclude decimo, ma le difficoltà non accennano a diminuire.  E il 2012 appare sempre meno roseo.

Simoncelli 5: Parte subito fortissimo, compiendo cinque giri su altissimi livelli. Poi anche lui si trova a dover fare i conti con una gomma anteriore impossibile e fa il possibile per portare a casa la pelle.

Ducati-Bridgestone 4: Il binomio tra la casa giapponese e il team italiano è definitivamente naufragato nel Gp di Indianapolis. Barbera, Capirossi e Abraham sono stati costretti addirittura al ritiro per colpa della gomma anteriore, Hayden ci é andato molto vicino. Si salva solo il povero De Puniet. Davvero difficile far perggio di così…

Gli altri voti – Bautista ed Edwards 6,5 / De Puniet e Aoyama 6

 

 

MotoGp, Stoner domina ad Indianapolis e allunga su Lorenzo. Ok Pedrosa e Spies, Lorenzo chiude 4°. Deludono Rossi 10° e Simoncelli 12°

Nella dodicesima gara della MotoGP, ad Indianapolis, é ancora una volta uno strepitoso Casey Stoner a vincere. Dopo aver dominato anche la sessione della qualifica, l’australiano della Honda fa sua anche la gara senza grandi difficoltà, tagliando il traguardo davanti al compagno di scuderia, lo spagnolo Dani Pedrosa e alla Yamaha dello statunitense Ben Spies. Lorenzo, oggi , perde altro terreno nei confronti di Stoner nella classifica iridata piloti del mondiale: ora lo spagnolo della Yamaha è a 44 punti di distanza dall’australiano. Grossi problemi per tutti gli altri piloti in gara e le loro scuderie, soprattutto per le Ducati: Capirossi e Hayden sono infatti stati costretti a fermarsi ai box, Abraham out, Barbera caduto all’ultimo giro mentre Valentino Rossi ha chiuso 10°. Dovizioso é stato ancora una volta il migliore degli italiani, ; delude anche Simoncelli solo 12°.

LA GARA – Al via, Pedrosa scatta come di consuetudine come una molla, passa Lorenzo con un bel sorpasso, e va in testa davanti a Lorenzo e Stoner. L’australiano, però, ci mette assai poco a ristabilire le gerarchie e nel giro di pochi giri torna in testa alla corsa, superando come un razzo gli avversari in rettilineo. Con tutti gli altri piloti alle prese con tanti problemi di gomme, molti duelli ne vengono condizionati. Simoncelli passa Lorenzo, ma il suo 3° posto provvisorio dura quanto il battito di ciglia, visto che qualche curva dopo deve cedere pure a Spies e Dovizioso. Mentre Capirossi si ritira con la anteriore ‘fusa, Rossi scivola sino all’ultimo posto e Hayden non fa di meglio perdendo diverse posizioni. Spies é l’unico a regalare emozioni, specie quando recupera sino a scalzare il compagno Lorenzo dal podio. Sino al termine tutti lottano per restare in piedi, su una pista molto rovinata e con penumatici distrutti. Nota lieta: spicca il 6° posto di Bautista, con la Suzuki.

MotoGp, Stoner centra una super pole ad Indianapolis. Profondo Rossi: cade, poi chiude 14°

Il pilota australiano della Honda, Casey Stoner, ha letteralmente dominato la sessione delle qualifiche del Gp di Indianapolis, dodicesimo appuntamento del Mondiale della MotoGp. Con il cronometro stoppato sul tempo di 1.38.850, l’australiano ha inoltre migliorato i tempi ottenuti nelle sessioni di prove libere, abbassando ulteriolmente il record della pole position e rifilando distacchi importanti a tutti gli altri piloti in lotta per la vittoria. Qualifiche invece ancora molto deludenti per Valentino Rossi, sempre in crisi nera in sella alla sua Ducati, che ha chiuso solo con il 14/o tempo e partirà quindi dalla quinta e penultima fila. Al fianco di Stoner scatteranno invece i due piloti del team Yamaha, l’americano Ben Spies con il secondo tempo (1.39.373) e il campione del mondo in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo, terzo. Seconda fila con il quarto tempo per lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa, mentre é giunto quinto Andrea Dovizioso sull’altra Honda ufficiale. A definire la seconda fila ci pensa l’americano Colin Edwards, fino ad ora protagonista di un ottimo fine settimana: il pilota Monster Yamaha Tech 3, alla tornata numero 21, supera la linea del traguardo con un tempo di 1:40.098 (+1.248s). Solamente settimo tempo e conseguente terza fila per Marco Simoncelli (Honda). Al suo fianco ci sarà l’americano Nicky Hayden (Ducati Team), con un 1:40.244 (+1.394s), e lo spagnolo Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), con un 1:40.333 (+1.483s). In quarta fila partirà l’altro spagnolo Hector Barbera (Mapfre Aspar Team), l’esordiente inglese Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), e il francese Randy De Puniet (Pramac Racing). Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini) partirà 13°, mentre un sempre più deludente Toni Elias (LCR Honda) addirittura 15°. Chiudono la griglia di partenza Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) e Loris Capirossi (Ducati) che ha chiuso queste qualifiche con il 17/o ed ultimo tempo.

CAPITOLO ROSSI – Discorso a parte merita invece Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo è prima scivolato con la moto numero 1 nei primi minuti della sessione delle qualifiche. Ritornato ai box senza conseguenze fisiche, Vale ha cercato di riprendere immediatamente il ritmo in pista montando sulla seconda Ducati a sua disposizione. Ma anche oggi Valentino non è mai riuscito a migliorare i suoi tempi che invece lo hanno portato sempre più in basso nella classifica delle prove ufficiali. Alla fine come detto ha chiuso con il 14/o tempo (1.40.975).

MotoGp, Stoner il più veloce nella prima giornata di libere ad Indianapolis

Casey Stoner è stato il pilota più veloce al termine delle due sessioni di prove libere della MotoGp sul circuito americano di Indianapolis. Il leader attuale del Mondiale, dopo aver montato nei minuti finale della sessione una gomma nuova, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’40″724, precedendo di appena 194 millesimi Ben Spies. Lo statunitense, in sella alla Yamaha Factory Racing, quindi, non é riuscito a restare il più veloce di giornata davanti al pubblico di casa visto il miglior tempo della mattina, ma è sicuramente tra i piloti che potranno contendere la pole position e la vittoria finale all’australiano della Honda. Terzo tempo a 481 millesimi dal compagno di scuderia, per lo spagnolo Dani Pedrosa. Solamente quarto il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo con la sua Yamaha ufficiale con un ritardo di 0″737. La terza Repsol Honda Hrc ufficiale in gara, quella del nostro Andrea Dovizioso, è invece giunta quinta con un gap di otto decimi. A seguire l’italiano, un altro pilota di casa, Colin Edwards con la Yamaha del team Monster Tech 3 a 0″975, che ha chiuso davanti alla San Carlo Gresini Honda di Marco Simoncelli che porta un ritardo di 1″018 da Stoner. A 47 millesimi dal Super Sic, si é classificata la prima delle due Ducati ufficiali, quella dello statunitense Nicky Hayden; mentre Valentino Rossi non è riuscito ad andare oltre l’undicesimo tempo, a 1″681 dalla migliore prestazione di giornata, preceduto anche dalla Suzuki di Alvaro Bautista e dalla Ducati del team Pramac del francese Randy De Puniet. Loris Capirossi ha chiuso con la seconda Pramac Racing al 14° posto a 2″310 da Stoner.

PRIME LIBERE –  L’americano Ben Spies é stato il più veloce nelle prime libere MotoGp del Gp di Indianapolis, dodicesima prova del motomondiale. Il pilota della Yamaha ha girato con il tempo di 1’43″260 lasciandosi alle spalle la Honda dell’australiano Casey Stoner (1’43″552) e la Yamaha Tech 3 del connazionale Colin Edwards (1’43″574). Marco Simoncelli (Honda del team Gresini) ha chiuso invece con il quarto tempo (1’43″582) davanti alle Ducati dello statunitense Nicky Hayden (1’44″236) e di Valentino Rossi (1’44″362). Settima posizione per la Honda di Andrea Dovizioso (1’44″551), che ha preceduto la Ducati dello spagnolo Hector Barbera (1’45″026). La Yamaha di Jorge Lorenzo è solamente nona (1’45″065), seguita dalla Honda di Dani Pedrosa (1’45″192). 15° crono per Loris Capirossi in sella alla Ducati privata del team Pramac.

MotoGp, Valentino Rossi sul Gp del Giappone: “Nessuno ci vuole andare”

La MotoGp torna sul mitico circuito di Indianapolis: nonostante la gara sia di fondamentale importanza in chiave titolo Mondiale, è il dibattito sulla disputa o meno del Gp del Giappone e sui rischi “nucleari” ad essere al centro degli interessi dei protagonisti del Motomondiale. Valentino Rossi, già a Brno aveva chiarito il suo pensiero ed appena giunto negli Usa ha nuovamente ribadito le sue idee: “A parte gli interessi di ciascuno – ha detto – la situazione reale è che nessuno vuole andare. Io confermo quanto ho detto a Brno, ma non ho ancora preso una decisione“. “Anche perche’, quando sara’ – ha aggiunto -, non voglio poi tornare sui miei passi“. Il Dottore ha puntato il dito sulla mancanza di unità dei piloti: “In questo momento, le pressioni che alcuni subiscono sono difficili da controllare. Bisognerebbe essere uniti. Si pensava che il buon senso sarebbe prevalso; invece adesso siamo arrivati al braccio di ferro. Certo che se noi piloti fossimo tutti assieme, di forza ne avremmo molta“, ha dichiarato. Pensieri non dei migliori che fanno il paio con quelli sulla gara di domenica. Rossi infatti, teme che Indianapolis possa subito azzerare i piccoli progressi compiuti da lui e dalla Ducati a Brno: “Non mi piace tanto questa pista – ha commentato Rossi – e’ vero che e’ stata riasfaltata, intervenendo cosi’ sul problema principale, ma il tracciato non e’ eccezionale: ne esistono di piu’ belli”.

Nicky Hayden correrà per la prima volta la Ducati Gp11.1 nel Gp in programma a Indianapolis. ”Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunita’ di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene. Andiamo a Indy e vedremo come si trovera’ la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono piu’ buche anche se penso che ci vorra’ un po’, venerdi’ mattina, per pulire e gommare l’asfalto”, ha dichiarato lo statunitense, compagno di squadra alla Ducati di Valentino Rossi. ”Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi e’ sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei li’, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana”, ha poi concluso.

MotoGp, la “nuova idea” di Nakamoto: “Spostiamo la gara a Suzuka”…

Il Gran Premio del Giappone continua ad essere al centro delle polemiche e la sua disputa è sempre più a rischio, visti anche i tanti timori, del tutto legittimi del resto, espressi dai piloti negli ultimi tempi, che non vogliono prendervi parte a causa del rischio radioattività, visto che Motegi dista appena 130 km dalla centrale nucleare di Fukushima, colpita dal devastante terremoto e tsunami che ha colpito il Giappone nello scorso mese di marzo. Proprietaria del circuito, é la casa giapponese della Honda, che non vuole per nulla al mondo perdere gli introiti derivanti dall’appuntamento del motomondiale. La nuova idea, che però come riportammo giorni addietro é già stata bocciata da alcuni addetti ai lavori, é quella di spostare l’evento da Motegi a Suzuka: è questo il pensiero del team principal della Honda HRC, Shuhei Nakamoto. La gara, già posticipata dal 24 aprile al 2 ottobre, secondo Nakamoto potrebbe essere salvata in questo modo, visto che il circuito di Suzuka, ha ospitato le gare giapponesi dal 1987 al 2003 e che dista più di 650 km dalla zona incriminata. “Io dico che potremmo spostare la gara di quest’anno a Suzuka e poi tornare a Motegi partire dal prossimo anno“, ha affermato Nakamoto in un’intervista rilasciata al settimanale Motosprint. “Inoltre, mi piace Suzuka: il circuito è più bello e più tecnico, ma la federazione internazionale ha tolto l’omologazione della pista di Suzuka, quindi ci sarebbe bisogno di una qualche dispensa, e dovrebbe essere fatta in fretta“.

PISTA DATATA MA EFFICACE – Come tutti sanno, Suzuka è un circuito molto bello e veloce, ed ospita le gare ufficiali della Formula Uno, ma da tanti anni non ospita le corse del Motomondiale. L’organo di governo del motociclismo, la FIM, privò dell’omologazione il tracciato di Suzuka dopo la morte di Daijiro Kato, che gareggiava con la Honda del team Gresini, durante la gara del 2003. “Tre anni fa la pista di Suzuka ha subito importanti ristrutturazioni al circuito, dai parcheggi alle vie di fuga e di servizio intorno alla pista“, ha continuato Nakamoto. “Il paddock è rimasto un po’ datato, ma solo per una volta non darebbe fastidio a nessuno. E la Otto Ore di Suzuka, che si tiene regolarmente, dimostra che anche le moto possono correre su quella pista“. Lo stesso Nakamoto non ritiene che il precedente della morte di Kato, avvenuta alla chicane prima del traguardo, possa fungere da cattivo presagio. “La chicane, che non è neppure più utilizzata dalla gara di Formula Uno, è stata modificata in tutta la sua area esterna“, ha concluso.

 

MotoGp, Stoner punta alla vittoria sull’ostico tracciato di Indianapolis

L’australiano Casey Stoner, pilota della Honda e leader della classifica piloti del mondiale 2011 della MotoGp, punterà nuovamente a conquistare la pole position ed a chiudere la gara sul gradino più alto del podio davanti ai diretti inseguitori, anche all’Indianapolis Grand Prix, dodicesima prova del campionato di MotoGP che si disputa domenica. Il pilota della Honda, nell’ultimo impegno stagionale in Repubblica Ceca sul tracciato di Brno, ha fatto registrare un passo avanti importante nella lotta per il titolo piloti, conquistando una vittoria importante che lo ha portato a 32 punti di vantaggio in cima alla classifica davanti a Jorge Lorenzo. Sullo storico tracciato di Indy però, Casey non è mai andato troppo forte, arrivando quarto nel 2008, non partecipando alla gara 2009 e finendo fuori pista lo scorso anno. Ora l’australiano della Honda, ha la possibilità di ribaltare il trend negativo sul tracciato americano. “Nelle stagioni passate la pista a Indianapolis è stata estremamente sconnessa e anche un po’ pericolosa, quindi non vedo l’ora di andare lì e testare la nuova superficie riasfaltata di recente. Sarà anche bello guidare la Honda e ottenere un buon set-up“.

OBIETTIVO SECONDA VITTORIA NEGLI USA DOPO LAGUNA SECA – Dopo la splendida vittoria ottenuta a Laguna Seca (il sorpasso a Lorenzo é entrato di diritto nella storia recente dei più emozionanti momenti della MotoGp, n.d.r.), Stoner vuole ripetersi sulla pista dell’Indiana. “Vorrei fare bene qui, lo scorso anno c’è voluto moltissimo impegno per ottenere la messa a punto della Ducati, si tratta di un circuito particolare. Ho guidato su questo circuito solo nel 2008 e nel 2010 e siamo stati abbastanza competitivi l’anno scorso, ma poi ho perso l’anteriore in gara. Quindi voglio arrivare alla fine e fare bene, provando subito il grip sulla nuova superficie e metterci al lavoro sul set up sulla mia RC212V“, ha concluso l’australiano nell’incontro con la stampa.

MotoGp, Simoncelli ritrova il sorriso dopo il podio di Brno

Dopo la conquista sul circuito ceco di Brno del primo podio stagionale a lungo inseguito, il pilota del Team San Carlo Honda Gresini, Marco Simoncelli, arriva all’appuntamento sul mitico circuito americano dell’Indiana alquanto motivato. Il risultato positivo di Brno conferma quanto di buono fatto vedere sin dal primo Gran Premio della stagione ma che, per grossolani errori o semplice sfortuna, non avevano mai consegnato al Super Sic i gradini del podio. D’ora in avanti si spera che per Simoncelli diventi tutto più semplice, visto e considerato che l’ossessione di dover fare risultato per forza, é venuta a mancare. Sullo storico circuito americano che proprio quest’anno festeggia il centenario della leggendaria “Indy 500“, Marco Simoncelli vuole essere tra i piloti protagonisti. Lo scorso anno, a Indianapolis, il debutto nella classe regina fu positivo, mentre in 250 conquistò addirittura la pole position nel 2008 prima dell’annullamento della gara a causa dell’uragano IKE, infine nel 2009 vinse davanti al suo attuale compagno di squadra Hiroshi Aoyama. “A Brno mi sono liberato di un peso: sono salito sul podio per la prima volta nella MotoGP e per la trentesima volta nel motomondiale – ha spiegato Simoncelli -. E’ stata una grande soddisfazione dopo averlo inseguito fin dalla prima gara dell’anno e non averlo mai realizzato per vari motivi. Ci voleva e sono contento per me, per il Team, per la Honda e per tutte le persone che hanno creduto in me“. Anche il Sic, sentendosi più leggero, spera in una seconda parte di stagione decisamente migliore sotto il profilo dei risultati. “Questa sorta di incubo non c’è più e forse sarà tutto più facile in questa seconda parte della stagione – ha proseguito Simoncelli – Sono carico, determinato e vado in America con lo spirito giusto e tanta voglia di continuare su questa strada. Indianapolis è una pista che fondamentalmente mi piace anche se faccio leggermente più fatica rispetto ai piloti più “leggeri” perché c’è una curva da prima all’ingresso del lunghissimo rettilineo che tecnicamente mi mette in difficoltà. Vedremo se riusciremo a risolvere questo problema ed a non soffrire troppo. Ad Indianapolis ho anche vinto in 250 nel 2009 ed ho fatto la pole nel 2008 quando hanno annullato la gara per l’uragano. Io e il mio Team siamo motivati e quindi spero di continuare su questa strada“. Intanto però, anche in casa Honda si guarda al mercato e soprattutto al futuro. E’ infatti molto vicino il tempo in cui ci si siederà attorno ad un tavolo per parlare dei rinnovi contrattuali, momento in cui ognuno dovrà fare le sua valutazioni. Il Team Gresini, registra al momento qualche difficoltà, perché Simoncelli è oramai diventato un pilota di categoria superiore e ha bisogno di un congruo trattamento sia per quanto riguarda l’equipaggiamento, sia per quanto riguarda lo stipendio. La Honda a breve farà un’offerta “ufficiale” , ma con qualche cambiamento soprattutto per quanto concerne la parte tecnica. Proprio ad Indianapolis riprenderanno le trattative.

MotoGp, la Ducati e Rossi pronte per il week end di Indianapolis

Correre in America per me è sempre bello, mi piacciono molto sia l’atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi“. Valentino Rossi é pronto per disputare il secondo appuntamento della MotoGp negli Stati Uniti, con la prova sullo storico circuito di Indianapolis. “Indy non è esattamente una delle mie piste preferite – sottolinea il Dottorema aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. Hanno riasfaltato parte del tracciato quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista. Durante il GP di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della Gp11.1 e vedremo se li confermeremo nella prossima gara“. Il “Dottore” esprime anche un pensiero per Claudio Castiglioni, patron della MV Agusta recentemente scomparso. “Mi spiace moltissimo che mancherà qualcuno che sicuramente ci seguiva sempre, anche se non in pista: Claudio Castiglioni, un vero appassionato, una persona che ha fatto tanto per il mondo delle moto e che a me in particolare aveva dato la possibilita’ di iniziare a correre in Sport Production 125 quando avevo 14 anni“: questo il ricordo del centauro di Tavullia.

NICKY HAYDEN – “Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunità di guidare la Gp11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene. Mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana“. Questo invece il pensiero di Nicki Hayden, altro pilota Ducati, che insieme al compagno Valentino Rossi difenderà i colori della casa di Borgo Panigale nel Gp di Indianapolis che Hayden correrà ad appena pochi chilometri dal luogo in cui è nato, Owensboro nel Kentucky. “Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield – continua Hayden – Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po’, venerdì mattina, per pulire e gommare l’asfalto“.

VITTORIANO GUARESCHI“Arriviamo a Indy dopo una giornata di test a Brno dove la squadra ed entrambi i piloti hanno fatto un gran lavoro. Valentino ha dedicato tutto il tempo a disposizione a provare un’infinità di regolazioni e di set-up per la Gp11.1, un compito faticoso, affrontato con un impegno incredibile. Anche Nicky ha fatto molti giri, trovando  un buon affiatamento con la Gp11.1 tanto che da Indy la useranno entrambi, una cosa importante per accelerare il lavoro di sviluppo“. Questo, infine, quanto ha dichiarato a qualche giorno dal Gran Premio di Indinapolis Vittoriano Guareschi, team manager Ducati, che parla anche degli ultimi test effettuati sulla nuova moto. “È la gara di casa per Nicky e questo dà sempre una motivazione extra. Infatti nel 2009 ha ottenuto il suo primo podio con la Ducati e l’anno scorso è stato solo molto sfortunato in gara, perdendo una saponetta nei primi giri, perché andava davvero forte” aggiunge Guareschi.

MotoGp, Nakamoto avvisa i piloti Honda in vista di Motegi: “Chi ha un contratto lo deve rispettare”

Continuano a tenere banco nel mondo della MotoGp, le vicende legate alla disputa del Gran Premio del Giappone. Come ampiamente previsto e preannunciato, la casa giapponese della Honda (proprietaria del circuito di Motegi, n.d.r.), ha ribadito una volta di più che si aspetta che tutti i suoi piloti, tra cui ovviaamente il leader attuale del campionato, l’australiano Casey Stoner, partecipino al Gp del Giappone della MotoGP previsto per il 2 ottobre prossimo. Anche se Casey Stoner ora sembra più possibilista sull’andare a correre sul circuito del Twin Ring Motegi, l’australiano nutre ancora delle forti perplessità in merito, a causa del timore di radiazioni proveniente dall’impianto nucleare di Fukushima, gravemente danneggiato durante il terremoto devastante e il conseguente tsunami che ha colpito il Giappone nel mese di marzo. Motegi dista infatti appena 130 km da Fukushima e dall’area inquinata in modo irreparabile dalle radiazioni. Ma il responsabile della HRC, Shuhei Nakamoto, da questo orecchio pare proprio non sentirci e si aspetta che tutti i piloti che sono legati da un contratto con la Honda, mantengano fede ai propri impegni. Oltre al leader del mondiale Stoner quindi, anche i suoi compagni di scuderia lo spagnolo Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, così come il pilota della Honda del team Gresini Marco Simoncelli, che è sotto contratto diretto della scuderia giapponese.
Queste le parole di Nakamoto che ha rilasciato una breve intervista al sito Motorciclenews: “Credo che tutti i piloti Honda, che hanno un contratto con noi, verranno a Motegi“. Il nipponico ha però escluso che la HRC abbia deciso quale azione intraprendere qualora un pilota dovesse rifiutarsi di onorare il suo contratto: “Ho spiegato i nostri piloti qual è la sanzione prevista sulla base del contratto. Vi sono sanzioni diverse, ma non so quale sarebbe la penalità giusta. Uno scenario possibile sarebbe quello di annullare il contratto ma la Honda non ha deciso ancora alcuna azione“, ha infine concluso il team boss della casa giapponese.

MotoGp, Spies e il nuovo motore della Yamaha: “Ad Indy saremo più potenti”

Nel prossimo week end si correrà il Gran Premio di Indianapolis e il pilota americano della Yamaha Ben Spies, ha dichiarato che correrà con un motore Yamaha più potente nell’appuntamento americano, in quella che é la seconda delle due gare americane in calendario nella stagione della MotoGP. Spies, come la gran parte dei piloti, ha infatti iniziato a collaudare il motore evoluto per la prima volta durante i test di Brno, in vista della prossima stagione. Tutto questo, nonostante il pilota americano abbia un braccio sinistro dolorante ed indebolito a causa di un nervo schiacciato. Il nuovo propulsore giunge a metà della stagione, e potrebbe rivelarsi un asso nella manica importante per la casa giapponese, in quanto la Yamaha M1 ha sempre pagato dazio in termini di potenza nei confronti della rivale Honda nelle gare fin qui disputate. Il nuovo pacchetto, fornirà più coppia a tutti i regimi, e potrebbe regalare a Jorge Lorenzo i mezzi per competere con il rivale Stoner per la vittoria del titolo finale. E i primi risultati sono stati alquanto positivi, visto che lo stesso Spies a Brno è andato mezzo secondo più veloce del suo miglior giro di gara, utilizzando le nuove specifiche del motore. “Certo ogni pilota vorrebbe sempre più potenza e si tratta di un grande passo avanti, c’è un incremento delle prestazioni“, ha dichiarato Spies. “Grazie a questo miglioramento abbiamo fiducia per Indy e il resto della stagione. I motori da 800 esistono da un sacco di anni e stanno per uscire di scena il prossimo anno sostituito da quelli da 1000cc. Forse possiamo tirare fuori ancora un po’ di potenziale da essi prima della fine della stagione“.
Come detto, il 27enne texano deve risolvere i problemi ad un braccio: per questo sarà oggetto di ulteriori trattamenti di fisioterapia nei prossimi giorni, nel tentativo di presentarsi nella forma migliore per la gara di domenica prossima. “Da un punto di vista fisico ho solo bisogno di un sacco di fisio, non c’è nulla di danneggiato, è solo un nervo intrappolato tra due ossa e ora so quanto mi può influenzare“, ha continuato Spies. “Col riposo la situazione è un po’ migliorata ma farò prima della gara alcune scansioni per vedere se tutto è ok e spero di essere in piena forma a Indy“, ha concluso l’americano.

MotoGp, Dovizioso si gode una stagione da protagonista: “Vorrei vincere una gara”

Difficilmente all’inizio della stagione 2011 della MotoGp, qualcuno avrebbe scommesso che Andrea Dovizioso a metà campionato sarebbe stato il pilota italiano più di successo, al terzo posto nella classifica Mondiale piloti grazie ad una presenza costante sui podi con la sua Honda. Lo stesso Dovi infatti, spiega come i suoi successi siano il frutto di un grande lavoro e di moltissimi sacrifici. “A Brno il passo era buono, ho cercato di prendere Stoner, ho controllato Lorenzo, ho controllato, Simoncelli: non posso lamentarmi della gara, è stata bella“, ha dichiarato il forlivese. “Ho ancora uno step da fare per raggiungere Casey, ottenere una vittoria, ma è difficile, vista la concorrenza“. Mentre il campionato é in attesa di riprendere il proprio cammino, tiene sempre banco il mercato piloti. Il pilota italiano è molto vicino a trovare un accordo con la scuderia giapponese per poter correre con i colori della Honda anche il prossimo anno, probabilmente spostandosi nel team satellite LCR. “Ogni volta che entro in pista e hai a che fare solo guardandoti in casa ti trovi davanti a piloti come Casey e Dani Pedrosa è difficile anche solo a livello di motivazione“, ha spiegato Dovizioso. “La motivazione è sempre quella di batterli ma se poi costantemente prendi tot decimi, si viene punti nell’autostima. Però bisogna reagire e cercare di fare bene la gara successiva“, ha infine concluso il romagnolo. Sino ad ora, nel Mondiale 2011 ancora in corso, ha ottenuto quattro secondi posti (Francia, Gran Bretagna, Italia e Repubblica Ceca) e un terzo posto in Olanda, che gli hanno fruttato 163 punti, grazie ai quali occupa un’ottima terza posizione nella classifica del mondiale piloti. Il prossimo appuntamento in calendario é sullo storico circuito americano di Indianapolis, dove il Dovi ha sempre ottenuto risultati più che discreti: quinto nel 2008 e nel 2010, quarto nel 2009 sempre nella MotoGp, visto che 125cc e Moto2 non corrono in America.