MotoGp, Spies alla caccia di un nuovo successo al Sachsenring

Il campione del mondo della Superbike 2009, l’americano della Yamaha, Ben Spies, proverà ad ottenere un nuovo importante risultato al Gran Premio di Germania, nona tappa del Motomondiale 2011, cercando di bissare il successo ottenuto sul circuito di Assen e che gli é valsa la prima vittoria in carriera nella MotoGp. ‘Wonder Ben’ smania dalla voglia di tornare a correre in terra tedesca per poi volare alla volta del tracciato amico e delle curve del Cavatappi di Laguna Seca: “siamo in buona forma in questo momento con la squadra, la moto va davvero bene, sono fiducioso e i risultati lo stanno dimostrando. Naturalmente poi andremo nella mia gara di casa negli Stati Uniti e avrò di nuovo i colori rosso e bianco”.

MotoGp, Elias rischia il licenziamento. E Capirossi non vede l’ora di rientrare

Sono tempi duri per Toni Elias, pilota del team LCR di Lucio Cecchinello e che dispone sicuramente di una della moto più competitive e performanti del circus: ovvero la Honda RC212V. Ciò nonostante però, oramai Toni è abbonato agli ultimi posti della classifica: e questo, ovviamente, non sta affatto bene ai responsabili della squadra, che hanno deciso di dargli un ultimatum: ancora tre gare e se i risultati non cambieranno radicalmente, sarà addio. Infatti Lucio Cecchinello, che appena un anno fa ottenne con Randy De Puniet diversi buoni piazzamenti, ha chiarito a Toni Elias ed al suo manager, che se nei prossimi tre Gran Premi, quelli di Germania, Repubblica Ceca e Stati Uniti, i risultati del pilota spagnolo resteranno ancora sotto le aspettative, sarà costretto a sostituirlo.

Intanto, per un Elias che rischia il licenziamento anticipato, c’é un Loris Capirossi, tra i beniamini della MotoGP per il suo carisma e la voglia innata di correre, che ha dovuto saltare a causa di un infortunio gli ultimi due appuntamenti del Motomondiale 2011, ovvero le gare di Le Mans e quella di casa al Mugello; tuttavia, nonostante le sue condizioni non siano ancora ottimali, il romagnolo non ha più voglia di attendere ancora e stringerà i denti per esserci in Germania con la sua squadra, il Pramac Racing Team, e così ritornare in sella alla sua Ducati. Per essere comunque in grado di salire in moto, Capirossi sta facendo in questi giorni molta fisioterapia; queste le sue parole in un comunicato diffuso dal team Pramac: “Rispetto a una settimana fa sto meglio, ma le mie condizioni fisiche non sono ancora accettabili. Per questo sto facendo tutti i giorni sedute di fisioterapia al centro medico IM2S di Monaco. Ho saltato già due gare, una di queste era per me la più importante. Voglio montare in sella alla mia moto prima possibile, anche perché quello del Sachsenring è un altro circuito a cui tengo molto”.

Superbike, Biaggi e il nuovo rivale Melandri: “Un duello che mi diverte”

Il duello con Melandri? L’anagrafe dà ragione a lui, ha 12 anni meno di me. Io sono come un caterpillar, alla seconda gara rendo di più. Dovrebbe essere il contrario, ma va bene così“. Lo ha dichiarato Max Biaggi ai microfoni di SkySport24 riguardo alla gara di Brno che lo ha visto duellare con Marco Melandri. Alla domanda sull rivalità tra i due, Biaggi ha spiegato che “la simpatia o l’antipatia è la salsa ideale per reclamizzare duelli tra piloti della stessa nazione. In realtà non c’è alcun tipo di argomento che possa far pensare a una rivalità come quella con Rossi. É normale che tra connazionali forti si creino titoli sui giornali. Ormai di questi problemi non me ne creo più. Domenica è stato divertente“. Proprio sulla storica rivalità con Valentino Rossi, Biaggi preferisce non fare paragoni rispetto a quella con Melandri. “Per quanto non sia un fan di Rossi – ha detto – non possiamo mettere le due cose a confronto, quello che ha fatto Rossi dimostra che non ce ne sono tanti come lui“.

Con la vittoria in gara-2Brno ed il secondo posto in gara-1, Biaggi si è avvicinato a Carlos Checa: proprio per questo il pilota romano tiene alta la tensione. “Mi sono portato a 30 punti da Checa – ha detto – ma è presto per cantar vittoria. Mi sono solo avvicinato al leader della classifica. I 30 punti sono un bottino importante di vantaggio, ci siamo riavvicinati, ma fino a quando non sei a 2,3 o 5 punti non puoi dire di averlo riagganciato. Per ora gli stiamo dietro e lavoriamo“. A chi gli ha infine chiesto un parere sul trio italiano in MotoGp, composto da Rossi, Dovizioso e Simoncelli, Biaggi ha risposto come suo solito senza peli sulla lingua. “Dovizioso è un buon passista – ha fatto notare – non ha mai brillato per risultati. È l’ultimo dei tre, non mi entusiasma. Simoncelli fa delle gran botte, potrebbe fare grandi risultati. Non ha trovato per ora le alchimie giuste per centrare risultati importanti. È veloce e se riesce a non cadere può fare risultati. Sull’altro (Valentino Rossi, ndr) c’e’ poco da dire. Stoner ogni tre gare ne vince almeno una. Adesso è facile dare addosso a Rossi, io mi tiro indietro, non voglio esser il primo a farlo“, ha concluso.

MotoGp, la Ducati Gp11 non é la peggiore di sempre

Dopo che il Dottore ha effettuato la sua diagnosi, “questa moto è da rifare“, dopo che è stata rifatta prendendo quella progettata per il 2012 riportandola a 800 cc, ma ritrovando gli stessi difetti, in tanti si chiedono: la Desmosedici GP11 può essere colnsiderata la peggior Ducati di sempre? In molti si sono già lanciati in mille giudizi, ma la storia della Rossa degli ultimi anni, non parla di certo di grandi successi, eccezion fatta per Stoner. Nel 2003, la 1000 selvaggia e potente, è la più veloce nei test di Barcellona, è subito sul podio al primo colpo a Suzuka, vince alla sesta uscita a Barcellona con Capirossi, poi va altre 5 volte sul podio con Loris e Troy Bayliss. Capirex è quarto nel mondiale.

La GP4, vettura da quasi 350 all’ora, pronfdamente cambiata ed inguidabile nel 2004 fino alle profonde modifiche di metà stagione, incluso motore big-bang, porterà Capirossi a concludere nono con il solo podio australiano. Nel 2005 la Ducati si trova molto bene con le Bridgestone. Podio al Mugello, poi doppia vittoria di Loris a Motegi e Sepang, con Checa sul podio malese, concluderà sesto Capirossi nel mondiale.

La GP6, più equilibrata, ottima moto su ogni circuito, porta subito in dote la vittoria a Jerez, replicata a Brno e Motegi da Capirossi che però perderà il mondiale solamente a causa dell’incidente di Barcellona. Con la GP6 vincerà anche Bayliss a Valencia. Per il 2007 la Ducati finalmente trova il progetto vincente con la 800. Il primo prototipo ha un motore da 20.000 giri, che però viene addomesticato per i consumi. La moto vola nelle mani di un giovanissimo Casey Stoner che domina il mondiale, ma anche Loris farà la sua bella figura con una vittorie e altri 3 podi.

La GP8 non si discosta più di tanto dalla moto che ha regalato la vittoria mondiale, cambia qualche dettaglio, mentre per la GP9 arriva il carbonio per il telaio. Ma 2008 e 2009 concideranno con gli anni dela riscossa Yamaha. La GP10 presenta il motore big-bang e forcellone in carbonio, la moto è molto rigida, Stoner va forte ma finisce col cadere spesso. GP11 e GP11.1, storia attuale, con i lavori sempre in corso, difficile pronosticare il primo successo: ciò detto, non stiamo parlando della peggior Ducati degli ultimi anni, che a conti fatti resta quella del 2004.

MotoGp, una Yamaha dalla mentalità green

La Yamaha è la scuderia a tutti gli effetti più green del Motomondiale. Infatti, appena un anno dopo aver ottenuto l’ISO 14001 (il certificato di gestione del sistema ambientale), ora il team giapponese punta a diffondere la “mentalità green” a tutte le scuderie del motomondiale. Alla base di questa scelta, non c’é soltanto il rispetto per l’ambiente ma anche e soprattutto un sistema di gestione che permetta di arrivare ad ottenere gli standard minimi di sicurezza per i piloti e gli addetti ai lavori in tutti i circuiti del mondo. Una vera e propria rivoluzione verde dunque, che parte dal basso, cercando di non imporre norme a nessuno, ma diffondendo un nuovo metodo di lavoro tra tutti gli addetti del team. “Lavoriamo a questo progetto da tre anni quando è nata la cooperazione con i prodotti Airbank ha spiegato Marco Riva, direttore generale della Yamaha -. Questa certificazione ci permette un miglioramento continuo modificando il nostro metodo di lavoro“. Il progetto pensato dalla casa giapponese, punta in modo deciso sulla “gestione dei carburanti, la sicurezza, la struttura e l’organizzazione del lavoro e la gestione degli ospiti nel paddock”. Problemi che sarebbero ancora sottovalutati dai più, secondo Riva: “In ogni circuito ci confrontiamo con normative differenti, non esiste uno standard di riferimento a cui i team possono adattarsi“. Tra le diverse novità eco-compatibili proposte dalla Yamaha c’è ECO3, uno scooter elettrico che può essere utilizzato dal team per spostarsi all’interno dei paddock andando da una parte all’altra del circuito. Al momento gli scooter sono appena 15, ma dal prossimo anno potrebbero essere utilizzati anche dalle altre scuderie. Un’operazione per sensibilizzare in modo semplice ma efficace non solo gli addetti ai lavori ma anche l’opinione pubblica. Per promuovere questa nuova mentalità green dell’azienda, a Barcellona, con la complicità del campione del mondo Jorge Lorenzo, è stato realizzata una finta partenza di un gran premio davanti alla Sagrada Familia.

L’OPINIONE DI MEREGALLI: “E’ SOLO UNA QUESTIONE MENTALE” – “All’inizio non è stato semplice. Siamo gli unici ad adottare questo metodo di lavoro, tutti erano scettici ma poi è diventato automatico“- queste le parole di Massimo Meregalli da pochi mesi team manager Yamaha MotoGP . “E’ un modo di lavorare più professionale. Sono sicuro che anche gli altri team seguiranno il mostro esempio. E’ solo una questione di testa: bisogna cambiare la mentalità degli addetti ai lavori“.

MotoGp, l’amicizia tra Aoyama e Yamamoto griffata Barcellona

Hiroshi Aoyama e Sakon Yamamoto non hanno in comune il sol fatto di avere le stesse origini: entrambi, ad esempio, vivono a Barcellona. Quando si incontrano per le ramlbas, i due si fermano spesso a discutere delle differenze che ci sono tra moto e auto da corsa. Aoyama, vive nella città catalana da 8 anni, ed ha spiegato che sia lui che Yamamoto nutrono grande rispetto ed ammirazione per il talento di uno e dell’altro nei rispettivi sport. “Lui fa tutto il possibile per guidare bene, ammiro questa cosa” ha dichiarato l’ex Campione del Mondo 250. Yamamoto, si è invece trasferito a Barcellona dopo averla vista per la prima volta nel 2006, è letteralmente rimasto a bocca aperta dopo aver visto per la prima volta il suo amico in pista. “Avevo un’idea generale di cosa fosse la MotoGP, ma non riuscivo a crederci quando l’ho visto in azione a quelle velocità. Penso sia molto dura sia fisicamente che mentalmente. Anche la F1 è tosta, ma credo che la MotoGP sia fisicamente più impegnativa. La gara dipende realmente dalle capacità dei piloti“. “Altra cosa da sottolineare è che nel motociclismo, se fai un errore, vai per terra” ha poi aggiunto il 28enne. “È assolutamente pericoloso. Quando ho raccontato a Aoyama come la pensavo, lui mi ha risposto che le macchine sono ancora più pericolose perché se vieni coinvolto in qualche incidente non puoi buttarti fuori dall’auto. Lui dice che sono pazzo, ma io dico che quello pazzo qui è lui!” I due amici, tra l’altro, sono rimasti profondamente segnati dalla recente tragedia che ha colpito il loro paese, il Giappone. Yamamoto è ben consapevole che , sebbene il peggio sia passato, c’è ancora molto lavoro da fare. “Ci sono parecchi problemi nel nord – Servirà molto tempo per riprendersi completamente. Dobbiamo guardare avanti ed essere positivi“. Aoyama ha invece appreso la notizia mentre era diretto in Qatar, per il primo appuntamento della stagione 2011, ed è mancato veramente poco ad un suo ritiro dalla gara. “Mi sono detto – potrei andare in Giappone, ma cosa posso fare, sono solo un pilota. Così ho pensato che se avessi fatto del mio meglio nel mio mondo, portando buone notizie in Giappone, avrei per lo meno rallegrato i miei cari in questo momento difficile“.

MotoGp, Capirossi rientrerà in Germania

Loris Capirossi é riuscito a recuperare e venerdì mattina sarà regolarmente in pista al Sachsenring con la sua Ducati Pramac per la prima sessione di prove libere del GP di Germania. Capirex ha infatti saltato il weekend del Mugello per via della lussazione alle spalla destra e alla frattura di alcune costole rimediata dopo la caduta nelle qualifiche del GP d’Olanda ad Assen. Capirossi ci proverà comunque, anche perché , come lui stesso ha ribadito, ha “sofferto troppo a non correre al Mugello“.

MotoGp, Rossi e la Ducati: “Stiamo lavorando, ci vuole pazienza”

Che più di qualcosa non stia andando nel verso giusto in casa Ducati, non è più una novità. Valentino Rossi non solo non torna ad essere competitivo al Mugello, circuito che è stato di suo esclusivo dominio per ben nove volte in carriera, ma ottiene un sesto posto con cui non raggiunge nemmeno la sufficienza. In un tracciato che lo aveva visto protagonista in moto GP dal 2002 al 2008, il campione di Tavullia ha spiegato così il suo distacco dai migliori: “Il nostro livello è quello che abbiamo espresso ad Assen, se fossi partito meglio i secondi di ritardo dai primi sarebbero stati una ventina“. La pista toscana che ha ospitato nel weekend appena passato l’ottavo appuntamento del motomondiale, ba mostrato ai tanti tifosi presenti, solamente l’ombra del Valentino Rossi che abbiamo ammirato negli anni scorsi. Dodicesimo in qualifica, con un ritardo dai primi di oltre 1,8 secondi e sesto in gara con addirittura 26lunghissimi  secondi da Lorenzo. Come non bastassero questi dati già di per sé molto negativi, durante la gara Rossi ha preso circa 8 decimi al giro dai piloti che gli stavano davanti. Ignorare questi campanelli d’allarme, vorrebbe dire essere ciechi e sordi allo stesso tempo. “In Ducati stanno lavorando – ha poi detto Rossi – ma ci vuole tempo“: ma la Casa di Borgo Panigale non è minimamente paragonabile ai colossi giapponesi della Honda e della Yamaha che stanno dominando sin qui il mondiale. Il pilota italiano non può utilizzare la versione 2010 e la successiva 2011 della Ducati perchè non possiede la confidenza necessaria e la GP11.1 sembra essere nata vecchia guardando ai risultati che stanno facendo i suoi avversari. “Sappiamo ora ancora di più che la GP12 non potrà essere la moto del prossimo anno – ha detto Rossi al Mugello – anche con la mille, al Mugello nei test, non ho fatto i tempi di chi mi è finito davanti in gara“. Per vedere la Ducati e Rossi in testa, dunque bisognerà continuare ad avere pazienza. Ma fino a quando?

MotoGp, Stoner il più veloce nei test del Mugello

Ad appena 12 ore dal GP d’Italia, approfittando anche delle condizioni meteo favorevoli, più della metà dei piloti della MotoGP sono scesi in pista per effettuare test ufficiali. Al termine dell’intera giornata il più veloce, manco a dirlo, è stato ancora lui, Casey Stoner. Il leader della classe regina, infatti, ha ulteriolmente abbassato di sei decimi il tempo della pole position, fermando il cronometro sul tempo di 1’47″326. L’australiano della Repsol Honda Hrc, che ha anche provato un nuovo forcellone, è stato pure protagonista di un piccolo incidente alla curva numero 1 durante la mattina, ma è riuscito a completare lo stesso 47 giri nell’arco dell’intera giornata. Subito dietro si é piazzato Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini): l’italiano, che impegnato questi test nel ricercare una soluzione per alcuni problemi di grip riscontrati domenica durante la gara, è stato l’unico insieme a Stoner a scendere sotto la barriera dell’1’48, con il suo 1’47″422. Il secondo del podio di ieri, Andrea Dovizioso ha invece fatto segnare un 1’48″061, a 735 millesimi dal tempo del compagno di squadra australiano. Con l’ultimo pilota del team Repsol Honda Hrc, Dani Pedrosa, la casa giapponese ha approfittato dell’occasione per testare alcune novità nell’elettronica delle loro RC212V.

L’esordiente Karel Abraham, ha effettuato 46 giri del tracciato. Il ceco del team Cardion AB Motoracing ha ottenuto il quinto miglior tempo della giornata, sfruttando i test per migliorare le sospensioni nell’anteriore. Settimo tempo per lo spagnolo della Rizla Suzuki, Alvaro Bautista, che ha girato con una nuova mescola per lo pneumatico anteriore ed alcune variazioni nell’elettronica, mentre Randy De Puniet (Pramac Racing) ha provato un’evoluzione del telaio della sua Desmosedici, e, come lui, il pilota del team Mapfre Aspar Hector Barbera. Il francese e lo spagnolo hanno poi chiuso rispettivamente in ottava e quarta piazza. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), é terminato nono, mentre ha completato la top ten con Sylvain Guintoli.

MotoGp, Valentino Rossi a novembre diventerà padre

Nonostante il Mugello non gli abbia portato bene per il secondo anno di file, Valentino Rossi potrà ben presto consolarsi e dimentica in fretta il primo anno in Ducati: infatti, presto il nove volte campione del mondo sarà padre. La sua fidanzata tunisina Marwa Klebi è incinta da quattro mesi e presto darà alla luce il primogenito di Valentino, di cui però ancora non si conosce il sesso. La compagna del nove volte campione del mondo, che ha 25 anni ed è da poco laureata in odontoiatria, ha iniziato a frequentare il Dottore due anni fa ed era presente anche nel paddock del Mugello, nonostante sia sempre rimasta dietro le quinte. Domenica però ha deciso di uscire allo scoperto ed è stata avvistata (come mostra la fotografia, n.d.r.) in motorino dietro ad un sorridente Valentino.

MotoGp, le pagelle del Gran Premio d’Italia

Il GP d’Italia ha visto il ritorno alla vittoria di Jorge Lorenzo, primo al traguardo davanti a Dovizioso e Stoner. Queste le nostre pagelle sulla gara di ieri al Mugello.

LORENZO 10 – Lo spagnolo é stato praticamente perfetto. Parte bene, non si perde d’animo quando Stoner scappa via e Dovizioso gli dà filo da torcere. Poi ritorna con prepotenza da campione: va a riprendere l’australiano e lo brucia, lasciando tutti a bocca aperta: il maiorchino é tornato. 

DOVIZIOSO 8 – Finalmente abbiamo potuto vedere in pista un Dovi all’altezza delle aspettative. Il forlivese dà battaglia dall’inizio alla fine: resta incollato a Lorenzo senza però riuscire ad avere la meglio. Poi, quando il suo nuovo avversario diventa Stoner, lo sorpassa senza timori reverenziali e lo tiene dietro sino al traguardo.

SPIES 7 – Perde terreno alla partenza e resta per diverso tempo imbottigliato nel traffico del gruppone a ridosso dei primi, ma alla fine riesce a trovare un buon quarto posto, ottenuto dopo una lunga lotta con Simoncelli. Sarà protagonista sino alla fine.

STONER 6.5 – Il pilota da battere questa volta fa cilecca. Dopo aver dominato i primi 11 giri del Gran Premio d’Italia, da un certo momento in poi perde terreno e se la prende con la pressione delle gomme (ma se avesse dato tutti questi problemi, sarebbe stata incisiva a gomme calde già dopo qualche giro, invece che partire da otto giri dal termine su 23 totali). Insomma, l’australiano non ama perdere e quando questo accade spesso si giustifica con scuse poco credibili. A volte, forse, basterebbe ammettere che ha vinto è stato il più forte.

BARBERA 6.5 – Mostra un grande carattere nella prima parte di gara, quando lotta metro dopo metro chiarendo a tutti, anche al Dottore, che non vuole fare sconti a nessuno. Avvincente il duello con Rossi.

ROSSI 6 – Ma non si era detto la 1000 andava “molto meglio”? Se da un lato é vero che Vale guida questa moto da poco tempo e che per questo non ha avuto molto tempo per settarla, è vero anche che non è cambiato quasi nulla rispetto agli altri GP. I risultati finali sono sempre molto lontani dal podio e con distacchi notevoli dai migliori.

SIMONCELLI 6 – Super Sic questa volta non é caduto, né ha creato problemi agli altri piloti in gara: é questo é già un passo in avanti. Lotta con Spies, ma il Sic velocissimo delle prove libere e delle qualifiche si perde troppo spesso durante le gare.

PEDROSA 5 – Lo scorso anno aveva dimostrato di poter vincere anche con un problema a una spalla, mentre questa volta rientra con molta difficoltà, parte da lontano, prova a recuperare, si mostra molto nervoso. Basti vedere che non accetta nemmeno le scuse di Super Sic: un momentaccio, urge un periodo di riflessione.

MotoGp, Gran Premio d’Italia: Lorenzo torna Campione. Super Dovizioso, Stoner deluso. Sic: “Pedrosa mi ha rotto le scatole”

Jorge Lorenzo è distrutto ma felice dopo aver ottenuto il successo nel GP d’Italia della MotoGP: “Sono esausto, ho dato tutta l’energia che avevo dentro e l’ho buttata in pista – ammette lo spagnolo della Yamaha non è stato facile superare Dovizioso e Stoner ma alla fine sono riuscito a vincere questa gara che è magnifica“.

Andrea Dovizioso è raggiante per il suo secondo posto nel Gran Premio d’Italia e fa i complimenti a Jorge Lorenzo per il successo al Mugello: “Lo spagnolo oggi aveva qualcosina in più ma è il milgior momento del mio campionato, guardiamo avanti – dice il pilota Honda – è stata una gran gara, ho tirato per tutto il tempo“.

E’ invece rammaricato Casey Stoner per il terzo posto nel GP d’Italia della MotoGP: “Con il collo non ho avuto problemi e devo dire che anche la moto andava bene – racconta il leader del mondiale – forse ho sbagliato la pressione degli pneumatici. Già stamattina la pressione delle gomme era elevata ma in gara ha fatto più caldo e così, dopo 6-7 giri, ho cominciato a perdere un pò di grip, ho avuto difficoltà a portare la moto e la cosa migliore da fare era essere costante, non potevo spingere di più. Mi sento frustrato, con le gomme giuste avrei potuto vincere senza problemi“.

Dopo il quinto posto nel Gran Premio d’Italia della MotoGP, sul circuito del Mugello, Marco Simoncelli torna a parlare della polemica a distanza con Dani Pedrosa, originatasi in occasione dell’incidente di Le Mans, costato ben quaranta giorni di stop e un intervento chirurgico allo spagnolo: “Pedrosa mi ha rotto le scatole – sbotta il centauro romagnolo – forse non si è accorto che è passato un mese e mezzo da Le Mans e ancora tira fuori questa storia. Ho detto quello che penso di lui e non sono belle cose, anche lui ha detto tutto quello che aveva da dire e anche troppo. Ora basta, mi sono rotto di parlare di questa cosa. E’ meglio avere l’aria nel cervello piuttosto che altro. Io mi accontento di avere l’aria…“.

Valentino Rossi é contento ma resta molto realista nel commentare il sesto posto nel Gran Premio d’Italia della MotoGP, soprattutto alla luce del dodicesimo posto della partenza: “Ho avuto un pò di problemi con la frizione in partenza e durante la gara e ho perso anche del tempo per sorpassare, ma anche senza quei problemi il distacco rimane troppo grande – riconosce il pilota della Ducati – siamo andati meglio che ad Assen. Stamattina abbiamo fatto un setting diverso della moto che me la fa curvare un pò meglio e sono riuscito ad andare meglio di ieri ma per oggi pomeriggio non avevamo abbastanza dati per crescere ancora“.

MotoGp, Lorenzo trionfa al Mugello: battuto Stoner nel Gran Premio d’Italia

Jorge Lorenzo torna sulla vetta della MotoGp. Nel Gran Premio d’Italia disputato al Mugello quest’oggi infatti, il pilota spagnolo é riuscito a battere in rimonta l’australiano della Honda Casey Stoner, che sembrava avviato all’ennesima vittoria in solitaria, ma che negli ultimi 10 giri ha iniziato pian piano a perdere il vantaggio accumulato nella prima parte di gara, per poi finire con l’arrendersi al prepotente ritorno dello spagnolo della Yamaha e soprattutto all’ottimo Andrea Dovizioso, oggi secondo con l’altra Honda ufficiale. Non tutto é da buttare però: l’australiano infatti, mantiene la testa del mondiale con 152 punti, seguito a 19 lunghezze da Lorenzo e a 33 da Dovizioso. Tornando alla gara, questa volta Marco Simoncelli ha disputato una gara alquanto riflessiva e tranquilla, dall’inizio alla fine, cosa che gli ha fruttato un quinto posto che, dopo il terzo tempo delle qualifiche e il primo nel warm up della mattina, lasciava sperare in ben altra gara da parte del Super Sic. Finale dedicato a Valentino Rossi. Dopo essere partito dodicesimo, il “Dottore” ha ottenuto un sesto posto onorevole, considerando la buona rimonta effettuata in gara e tenendo anche conto del fatto che l’altra Ducati (quella di Hayden) è finita decima. Ciò detto però, é anche vero che non ci riusciamo proprio ad abituare al fatto di vedere uno come Valentino a lottare per tutta la gara con piloti del calibro di Barberà e Bautista: segno inequivocabile che c’è davvero qualcosa che non va. E che i suoi tifosi – che continuano a idolatrarlo come se vincesse tutte le domeniche – hanno un cuore grande così.
L’Ordine d’arrivo del Gran Premio d’Italia della MotoGp sul circuito toscano del Mugello:

1. Jorge Lorenzo (ESP/Yamaha), in 41 min 50 sec et 89/1000
2. Andrea Dovizioso (ITA/Honda) a   0.997
3. Casey Stoner (AUS/Honda) 1.143
4. Ben Spies (USA/Yamaha) 8.980
5. Marco Simoncelli (ITA/Honda) 9.076
6. Valentino Rossi (ITA/Ducati) 26.450
7. Hector Barbera (ESP/Ducati) 28.745
8. Dani Pedrosa (ESP/Honda) 32.043
9. Colin Edwards (USA/Yamaha) 33.421
10. Nicky Hayden (USA/Ducati) 34.724
11. Hiroshi Aoyama (JPN/Honda) 37.359
12. Karel Abraham (CZE/Ducati) 43.964
13. Alvaro Bautista (ESP/Suzuki) 47.654
14. Randy de Puniet (FRA/Ducati) 48.840
15. Toni Elias (ESP/Honda) 1:15.199
Classifica mondiale dopo il Gran Premio d’Italia della MotoGp corso sul circuito toscano del Mugello:

1. Casey Stoner (AUS/Honda)            152 punti
2. Jorge Lorenzo (ESP/Yamaha)          133
3. Andrea Dovizioso (ITA/Honda)        119
4. Valentino Rossi (ITA/Ducati)         91
5. Nicky Hayden (USA/Ducati)            77
6. Ben Spies (USA/Yamaha)               74
7. Dani Pedrosa (ESP/Honda)             69
8. Hiroshi Aoyama (JPN/Honda)           56
9. Colin Edwards (USA/Yamaha)           53
10. Marco Simoncelli (ITA/Honda)         50
11. Hector Barbera (ESP/Ducati)          44
12. Karel Abraham (CZE/Ducati)           37
13. Toni Elias (ESP/Honda)               35
14. Cal Crutchlow (GBR/Yamaha)           32
15. Alvaro Bautista (ESP/Suzuki)         30
16. Loris Capirossi (ITA/Ducati)         22
17. Randy de Puniet (FRA/Ducati)         12
18. John Hopkins (USA/Suzuki)             6
19. Kousuke Akiyoshi (JPN/Honda)          3

MotoGp, Stoner pretende di più: “Potevo fare meglio”. Spies carico, Simoncelli promette di fare il buono. E Rossi…

Nonostante l’ennesima pole ottenuta al Mugello con un tempo di tutto rispetto, Casey Stoner pensa che avrebbe potuto fare ancora meglio se solo le condizioni meterologiche fossero rimaste inalterate. “Ieri avevo dei dubbi per il problemi al collo ed è andata male – ha raccontato Stoner ai microfoni di Italia 1- Poi ho fatto un trattamento ed oggi è andata bene, non ho avvertito alcun fastidio. Il tempo l’ho realizzato con una gomma usata, non ho fatto il tempo a mettere quella nuova, altrimenti potevo fare ancora meglio“.

La moto lavora bene, mi sento pronto per fare una buona gara domani“. Questo il pensiero del pilota della Yamaha Ben Spies che ha commentato ai microfoni di Italia 1 la seconda posizione conquistata al termine della sessione delle qualifiche della MotoGp in vista del Gp d’Italia in programma domani. “L’obiettivo alla vigilia era di conquistare una delle prime cinque posizioni per partire bene domani e ce l’ho fatta“, ha detto Spies, fresco reduce dal successo di una settimana fa ad Assen.

Sono piuttosto sereno. Le sciocchezze le ho fatte, mi sono il tolto il peso…”. Marco Simoncelli domani partirà dalla terza posizione nella classe MotoGp del Gp d’Italia. Il pilota del team Honda Gresini è infatti reduce dall’incidente provocato al primo giro del Gp d’Olanda disputato sabato scorso a Assen, che ha coinvolto il campione del mondo, Jorge Lorenzo. “Le cagate le ho fatte…“, dice Simoncelli ai microfoni di Mediaset. “La moto è a posto, come già è successo in passato. Mi sento a mio agio, speriamo che la pista sia asciutta“.

Cerchero’ di salvare il salvabile. Non riesco a guidare bene la moto, non mi fido a spingere. Il gap rispetto ai migliori rimane sempre lo stesso“. Valentino Rossi non si dà ancora per vinto, né accetta un ruolo da comprimario nel Gp d’Italia in programma domani. Il ‘Dottore’ domani scatterà dalla non prorpio consona 12esima posizione sull’asfalto del Mugello. “Avevamo tante soluzioni da provare, la pioggia ci ha bloccato“, ha dichiarato Rossi, dopo la sessione delle qualifiche condizionate dal maltempo. “Facciamo fatica, il distacco rimane sempre lo stesso rispetto ai primi. Con la Gp11.1 abbiamo risolto i problemi in accelerazione, ma i problemi sull’anteriore rimangono perchè non abbiamo apportato modifiche davanti“, aggiunge.