Come da consuetudine, anche quest’anno il Team Gresini pubblicherà un libro fotografico per ricordare la stagione da poco conclusa: questa volta però, il “Gresini Racing Official Book 2011” non potrà che essere doveroso omaggio all’indimenticabile Marco Simoncelli. Il libro di 128 pagine stampate ad altissima qualità fotografica, ha al suo interno immagini inedite, bellissime, di grande impatto emotivo del grande campione scomparso tragicamente in un incidente nel Gran Premio di Sepang in Malesia lo scorso 23 ottobre. “Ciao Sic” è il nome del libro, frutto della partnership tra il Gresini Racing Team e la Casa Editrice Faenza Group. Il libro è da pochissimi giorni disponibile sul sito letsbookandapp.com, mentre arriverà nelle migliori librerie italiane entro dicembre. Si tratta di un’opera ufficiale la cui vendita avrà anche una finalità benefica, con parte degli incassi devoluti alla “Fondazione Marco Simoncelli”. Fausto Gresini ha riassunto nel libro, in poche righe, gioie e dolori di una stagione che ha lasciato in lui una cicatrice indelebile: «Sic, o ancor meglio Supersic, era straordinario e in questo libro lo si vuole ricordare per la sua sincera simpatia ed i sorrisi che ha regalato a tutti noi». Nel libro é presenta anche un amabile ricordo del giornalista e amico del cuore, Paolo Beltramo, introduzione del libro “Ciao Sic”, che é anche un condensato di simpatiche ed ironiche frasi che riassumono alla perfezione lo straordinario carattere del pilota di Coriano.
MotoGP
E’ il talento di Stoner il segreto della Honda per Livio Suppo
Casey Stoner ha portato alla Honda quella mentalità vincente che è stata il vero segreto delle sue vittorie. Questa l’idea di Livio Suppo, colui che portò l’australiano in Ducati nel 2007, anno della sua prima vittoria Mondiale, nonché autore del suo divorzio con la Ducati e del suo secondo titolo con la casa giapponese: è lui l’uomo che ha sempre creduto nel talento dell’australiano. «Casey è stato veloce fin dall’inizio, penso che questo abbia dato agli ingegneri un sacco di motivazioni e anche un grande spinta all’interno dell’azienda», ha dichiarato il team manager della Honda al sito MCN. «Penso che la maggior parte del paddock riconosca che Casey in passato fosse veloce non solo a causa delle gomme Bridgestone e un motore Ducati. Ora, con i risultati di quest’anno e i tempi di Valentino Rossi con la Ducati, è ancora più chiaro il livello di Casey e penso che sia impossibile non riconoscere quanto sia veloce». Per Suppo, la vittoria di Stoner con la Honda é stato un capolavoro e se non ha vinto tutte le gare é stato solo per colpa della necessità di ambietarsi in una nuova squadra. «Sia Jorge Lorenzo che Dani Pedrosa avevano una lunga esperienza della loro moto mentre per Casey il suo team era tutto nuovo. Forse ha perso alcuni punti a causa di questo. Ma l’unico zero in classifica che ha ottenuto a Jerez non era colpa sua e anche lì ha fatto un ottimo lavoro. Ha fatto un anno super, non un errore, è incredibile», ha concluso il tecnico italiano.
MotoGp, per Zeelenberg é Stoner il valore in più della Honda
Wilco Zeelenberg, team manager della Yamaha Factory Racing, torna a parlare della stagione 2011 e si dice sempre più convinto che sia stato Casey Stoner l’artefice del dominio della Honda. Per l’olandese infatti, la moto giapponese non sarebbe poi cambiata tanto rispetto alla RC212V che ha corso la stagione 2010: è stato il pilota australiano ad aver dato alla HRC quel qualcosa in più per dominare in MotoGP. «Il grande cambiamento è che Casey con la Honda ha corso a un altro livello», ha dichiarato il dirigente della Yamaha al sito GPUpdate.net. «Sapevamo che la Honda aveva fatto un passo avanti lo scorso agosto a Brno, e Jorge Lorenzo aveva lanciato l’allarme e chiesto a Yamaha di fare un passo avanti. Per fare questo passo avremmo dovuto oltrepassare la nostra filosofia e non si può cambiare troppo altrimenti fai lo stesso errore della Ducati. Non volevamo andare in quella direzione e così sembra semplicemente che non abbiamo fatto abbastanza lavoro di sviluppo. Ma questo non era questo il caso». E dunque, seguendo questa linea di pensiero, Zeelenberg afferma che non ci sarebbe tutta questa distanza tra Honda e ,ma il tutto dipenderebbe solo dalla grande adattabilità del bicampione australiano. «La nostra moto era ancora in grado di lottare per il campionato, ma la Honda era forte quest’anno con Casey. Per me al momento i due piloti che sono un passo avanti a tutti sono Casey e Jorge. Dani Pedrosa a volte è spettacolare e veloce, ma Casey e Jorge sono superiori. Questo è abbastanza chiaro e con la nostra moto, Jorge è in grado di battere chiunque», ha concluso il team manager della casa giapponese.
La MotoGP dal 2013 correrà anche in Argentina
La MotoGP approda in Argentina e con Andrea Dovizioso come testimonial. L’occasione era per annunciare in via ufficiale il debutto del GP della Repubblica Argentina per il Mondiale 2013 con una cerimonia alla quale hanno preso parte il nuovo pilota della Yamaha Tech3 ed altri esponenti del mondo dello sport argentino. Il ministro del turismo argentino, Enrique Meyer, ha ufficializzato che il Gran Premio si correrà presso l’autodromo Termas de Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, nel nord dell’Argentina, vicino alla città di San Miguel de Tucuman. La presentazione si è tenuta nel Museo del Bicentenario di Buenos Aires, alla presenza di diverse autorità nazionali, di alcuni rappresentanti Dorna e altri ospiti speciali, come l’ex pilota argentino Sebastián Porto. L’annuncio dato ieri é la logica conseguenza della firma della convenzione dello scorso settembre a Parigi tra il governo argentino, il governatore della provincia di Santiago del Estero, l’impresa OSD e la Dorna, per la celebrazione della prova del Mondiale MotoGP a partire dal 2013: l’accordo avrà una durata di tre stagioni, sino al 2016.
MotoGp, Pirro: “Sarà un’annata lunga e difficile”
L’erede di Super Sic nella scuderia Honda Gresini, Michele Pirro, è stato ospite nei giorni scorsi al Motorshow di Bologna dello stand Gordini-Renault e al sito Omnicorse.it ha rivelato tutte le sue preoccupazioni per l’imminente esordio in MotoGP.
«E’ una bellissima emozione, un bel traguardo, anche se forse è arrivato un po’ troppo presto dopo un solo anno di Moto2 e di Motomondiale, forse bisognava aspettare un attimo»,
ha spiegato il foggiano, neo pilota della FTR-Honda del team Gresini.
«Dopo tutto quello che è successo si è accelerato e la vittoria di Valencia ha affrettato un po’ le cose. Sarà una stagione difficile, spero di imparare in fretta».
MotoGp, Hayden lancia la Ducati: “Nel 2012 torneremo grandi”
Il pilota americano Nicky Hayden si dice convinto del fatto che la Ducati nella prossima stagione tornerà ad essere protagonista, dopo un difficile 2011 in cui la casa di Borgo Panigale ha portato a casa soltanto due podi.
«E’ stato un anno pesante per me e la squadra, a volte va così, ma è stata una difficile stagione perché abbiamo provato molte soluzioni invano»,
ha dichiaro l’americano al sito MCN.com, che sta pian piano recuperando dalla frattura al polso rimediata nell’ultima gara di Valencia.
MotoGp, Gresini difende la scelta Pirro: “Michele farà bene”
Ha fatto molto discutere nell’ambiente delle due ruote, la decisione assunta da Fausto Gresini di affidare la guida della sua seconda moto che schiererà in MotoGP, ad un pilota esordiente, con all’attivo una sola vittoria in Moto2, ovvero quel Michele Pirro diretto discendente di Marco Simoncelli, pilota della scuderia Gresini deceduto nel Gran Premio della Malesia lo scorso 23 ottobre. Ma il patron della scuderia faentina, tristemente orfana di Marco Simoncelli, ha scelto di mettere accanto al primo pilota HRC Alvaro Bautista una seconda guida, si è detto sicuro del fatto che il pilota foggiano farà bene.
«Abbiamo pensato che fosse giusto, per un progetto giovane come la CRT, dare un’opportunità a Michele Pirro affinché possa ulteriormente dimostrare il suo valore. Nella fase finale del Campionato del Mondo 2011 della Moto2 ha certificato di avere le qualità tecnico-sportive per poter crescere ancora e crediamo che in questa nuova categoria, la CRT, possa essere un protagonista»,
MotoGp, De Puniet sulla via del recupero
Il francese Randy De Puniet è attualmente impegnato nella fase di riabilitazione dopo l’operazione a cui é stato sottoposto la scorsa settimana: il pilota della MotoGP è soddisfatto dell’esito dell’operazione, soprattutto per l’avvenuta rimozione delle viti dalla caviglia, fonte di continuo fastidio. «Sono contento per l’operazione perchè mi consente di essere al 100% quando proveremo di nuovo a Jerez nella parte finale di gennaio prima di spostarci a Sepang, con una moto che tuttavia non sarà ancora la versione definitiva, ma sarà alla base di quella con la quale scenderemo in pista la prossima stagione», ha spiegato l’ex ducatista. Il francese nel nuovo anno, proseguirà il lavoro di sviluppo sul prototipo CRT Aprilia che la scuderia valenciana gli ha messo a disposizione per la stagione 2012. «Questa sarà una nuova avventura, un nuovo progetto, e farò di tutto per essere il più competitivo possibile, per avvicinarmi ai tempi delle altre moto e per provare a batterle se ne avrò l’occasione. Non è la prima volta per me con Aspar, lavorai con loro nel 2005 ed ottenni la mia ultima vittoria in un Gran Premio. E’ un team altamente competente, so bene che faranno il possibile per offrirmi una grande moto e sono ottimista per questa nuova esperienza», ha concluso il transalpino.
MotoGp, Dovizioso difende la sua scelta: “Yamaha Tech3 non é un ripiego”
“La scorsa è stata una stagione molto positiva, la più bella della mia carriera. Ci tenevo a finire con il terzo posto in classifica. A Valencia era un gran premio difficile perché battere Pedrosa in casa sua non è facile e poi per il ricordo del Sic. Marco lo conoscevo da piccolo, abbiamo fatto tutta la carriera insieme. Siamo stati molto rivali ma con grande rispetto reciproco. E´ morto per fatalità, non c´è nessuna colpa specifica. La sicurezza in quelle situazioni non può fare nulla“. Così ha parlato il pilota italiano AndreaDovizioso durante un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Radio Sportiva, durante la quale ha ricordato la l’ultima stagione andata da poco in archivio con l’addio alla Honda, scuderia che ha segnato tutta la sua carriera ultradecennale nel motomondiale, alla Yamaha Tech: “Non è mai facile lavorare con Honda, ma in 3 anni e siamo riusciti ad arrivare a un livello altissimo.Lasciare la squadra in questo momento mi dispiace ma capisco la situazione con Stoner e Pedrosa che hanno il contratto garantito. Ho deciso di approdare in Yamaha nel momento giusto, anche per lo stile di guida che si può adattare a me. I primi test non sono andati bene, bisogna lavorare ma la base è buonissima. Non si possono fare pronostici per la stagione: vedremo a febbraio a Sepang a che livello saremo. Credo nel progetto Yamaha che non è una scelta di ripiego“.
MotoGp, Bradl operato tornerà a gennaio
Il pilota tedesco Stefan Bradl, attuale Campione del Mondo Moto2 (e futuro pilota della MotoGP nella quale garaggerà con la LCR Honda) è stato sottoposto con successo ad un’operazione chirurgica per rimuovere le placche metalliche inserite nel suo piede sinistro dopo l’infortunio accadutogli nei test pre-stagione del 2011. Il pilota tedesco ha lasciato subito l’ospedale di Augsburg ed ha immediatamente iniziato la fase di riabilitazione che dovrebbe in pochi giorni rimetterlo in sesto e permettergli di tornare a camminare e a sforzare il piede operato. Il 21enne tedesco sarà costretto ad un periodo di convalescenza al termine del quale potrà fare ritorno sulle piste per proseguire gli allenamenti. Dopo le vacanze di Natale il piano di lavoro di Bradl prevede un forcing di preparazione alla stagione 2012, prima del via dei test ufficiali di Sepang di fine gennaio a cui prenderà parte con la Honda del team LCR.
Loeb trionfa al Monza Rally Show davanti ad un grande Valentino Rossi
Il campione del mondo in carica di rally Sébastien Loeb ha trionfato nell’edizione 2011 del Monza Rally Show. In pista sono scesi ben 97 piloti delle categorie Rally, 24 Ore di Le Mans e Motomondiale, tra cui anche campioni delle due ruote: oltre a Valentino Rossi e Andrea Dovizioso della MotoGP, erano presenti anche Andrea Iannone e Claudio Corti della Moto2, che hanno provato il divertimento di correre con vetture da rally sul retilineo della pista monzese, trasformata per l’occasione in un circuito tortuoso perfetto per le vetture a quattro ruote motrici. Ma come previsto alla vigilia, é stato l’asso dei rally Loeb ha vinto la classica: il francese, uno dei più grandi campioni di tutti i tempi e vincitore di otto titoli iridati, ha dominato con la Citroen DS3 WRC, precedendo un grandissimo Valentino Rossi, che ha gareggiato con una Ford Fiesta RS WRC. Terzo posto per Dindo Capello, anch’egli su una Citroen DS3 WRC. Loeb si è imposto anche nel “Master Show – Trofeo Marco Simoncelli”, la prova finale della tre giorni monzese, disputata domenica pomeriggio. Secondo, anche in questo caso, il pilota della Ducati, che è comunque andato benissimo persino battendo il francese in due prove speciali.
MotoGp, Rossi al Monza Rally Show 2011: “L’anno prossimo voglio una Ducati competitiva”
Si é finalmente rivisto un Valentino Rossi sorridente e rilassato, dopo un mese vissuto nello sgomento e nel dolore per l’incidente di Sepang in cui é stato coinvolto e che ha tolto la vita all’amico Marco Simoncelli. Il “Dottore” é salito a bordo di una Ford Fiesta Wrc nell’edizione 2011 del Monza Rally Show, tradizionale appuntamento conclusivo della stagione agonistica dell’autodromo brianzolo. Con lui ci sono gli inseparabili Uccio e Davide Brivio, anche loro in gara con equipaggi griffati rigorosamente “46”. “E’ un bel modo di finire l’anno – sorride – quello che forse, anzi sicuramente è stato il peggiore della mia carriera. Il regalo che vorrei da Babbo Natale? Una GP 2012 competitiva”.
“DOBBIAMO MIGLIORARE COME L’INTER” — “Abbiamo una moto molto diversa – ha proseguito Rossi – vorrei vedere i progressi già da febbraio. Speriamo di essere più veloci e competitivi, il fatto che non ci siano più limiti alle prove è giusto e ci aiuta”. Intanto però, ora c’è il rally, da lanciare con una sfida speciale al “Cannibale” Loeb. “Lui ha vinto 8 Mondiali di fila, cosa vuoi dirgli? Correre con lui per me è già un onore e un modo divertente per chiudere un 2011 dal bilancio disastroso”. La ricetta migliore, dunque, è quella di ripartire da zero, un po’ come sta provando a fare la sua Inter con i tanti cambi d’allenatore negli ultimi due anni: “Sono contento che si sia qualificata in Champions, però il girone non era difficile. Devo dire che negli ultimi tempi non gioca bene, se vuol competere col Milan deve migliorare”.
TUTTI IN PISTA IN RICORDO DEL SIC — Poi, però, la mente ritorna sempre lì. L’edizione del Rally di quest’anno, la prima senza Marco Simoncelli, che nel 2010 aveva avuto un incidente e l’incendio nel Master Show conclusivo. “Proprio così, eravamo stati noi a tirarlo dentro – conclude Valentino – ricordo ancora quando papà Graziano gli ha fatto provare le prime auto. Era diventato pure veloce”. “Sic non c’è, ma c’è” ripetono in tanti, come testimoniano i moltissimi “Ciao Sic” attaccati sulle auto e la sua Honda numero 58 esposta al centro del paddock.
MotoGp, il team Aspar schiererà due Crt Aprilia: in sella De Puniet e Aleix Espargarò
Randy De Puniet e Aleix Espargarò saranno i due piloti del team Aspar nel prossimo campionato della MotoGP. Dopo aver detto addio alle Ducati, la squadra spagnola schiererà due Crt motorizzate Aprilia. De Puniet in verità ha già provato una prima base della moto, ottenendo anche dei buoni tempi negli ultimi test a Jerez e risultando il più veloce tra i piloti “claiming rule“. Per Espargarò, invece, si tratterà di un ritorno nella MotoGp dopo aver vissuto una stagione tra alti e bassi in Moto2. Ad essere onesti, per De Puniet quella in essere é una sistemazione di emergenza, dopo aver corso con la Desmosedici del team Pramac e aver scelto la Suzuki per la prossima stagione, prima dell’annuncio del ritiro dei giapponesi. “Sono contento di ritornare al team Aspar – ha detto – . So che è una squadra molto competitiva e che avremo il migliore materiale a disposizione. Abbiamo già provato la moto e raccolto buone impressioni. Le Crt sono il futuro e anche se penso che avremo un grande lavoro da fare sarà divertente. Il nostro obiettivo sarà sviluppare la nuova moto e ridurre il gap dalle moto ufficiali. I test a Jerez sono stati molto produttivi, il tempo è stato buono e siamo riusciti a raccogliere molte informazioni. I tempi sul giro sono stati interessanti, anche se ovviamente la strada per sviluppare la moto prima dell’inizio della stagione è ancora lunga, ma sono soddisfatto di come sono andate le cose”.
Ma questa nuova avventura, ha raccolto ovviamente anche il forte entusiasmo di Jorge Martinez, manager e proprietario della squadra: “Siamo veramente contenti perché abbiamo trovato una nuova sfida da affrontare e crediamo che le Crt siano il futuro della MotoGP. Come squadra abbiamo deciso di crescere e quest’anno schiereremo due piloti in MotoGP. Mi fa piacere riavere Randy con noi, era già stato un nostro pilota nel 2005 e conservo dei buoni ricordi. Anche per Aleix è un ritorno, anche se ha corso nel mio team solo due gare nel 2009. Siamo sicuri che il nostro sarà un progetto vincente sia per quanto riguarda i piloti sia per il motore che abbiamo scelto, l’Aprilia. Il nostro obiettivo per la prima stagione è essere i migliori dei Crt e prepararci in vista del 2013”.
MotoGp, Dovizioso su Yamaha cerca la rivincita sulla Honda
Andrea Dovizioso è pronto a prendersi la rivinciato sulla Honda e per farlo ha scelto di farlo insieme alla Yamaha nella prossima stagione della MotoGp. Ricordiamo infatti che la Honda, vista la perdurante crisi economica che ha colpito anche il settore della due ruote e quindi il gran carrozzone della MotoGp, ha tagliato una moto ufficiale in vista della prossima stagione. E la scelta é ricaduta inevitabilmente sul Dovi, che però ha la grande occasione di far ricredere la Honda, puntando forte sulla Yamaha. “E’ una sfida molto importante – ha detto il forlivese, terzo nello scorso campionato della MotoGP – . Non vedo l’ora di iniziare i test di Sepang per capire come va veramente la moto. A Valencia ho provato bellissime sensazioni su alcuni aspetti, negative su altri. Per combattere con la Honda bisogna lavorare“.