Non è il primo, crediamo noi non sarà neppure l’ultimo. Il giorno dopo Phillip Island, per Jorge Lorenzo è una dura lotta contro i fantasmi che attraversano la mente. Lo immaginiamo così: in un punto imprecisato compreso tra quattro mura a vedersi passare intorno le immagini di quel che è stato – purtroppo per lui – il disastro d’Australia.
Una pista, peraltro, che lo spagnolo ha sempre detto di apprezzare particolarmente. Un flash con impresso quel semaforo ai nastri di partenza a dargli il via. Poi un altro, quello dell’istante in cui la sua Yamaha si è messa in moto. Poi un altro ancora, all’altezza del rettilineo, dell’ingresso alla curva. Fino al primo dei due fantasmi grossi così.