Motomondiale, Marquez trionfa ad Indianapolis in Moto2. Nella 125cc é ancora Terol

E’ stato ancora una volta lui il migliore: il pilota della Suter, lo spagnolo Marc Marquez, campione in carica della 125cc, si è imposto nella dodicesima gara del Mondiale della Moto2 nel Gp di Indianapolis. Nonostante l’ottima partenza dell’inglese Bradley Smith (Tech3) e del successivo avvicendamento in vetta alla corsa con Simone Corsi (FTR), lo spagnolo della Suter è riuscito a guadagnare la testa della corsa e a staccare gli avversari nonostante l’asfalto della pista di Indianapolis, non proprio dei migliori, abbia pesantemente condizionato la prestazione di molti piloti quest’oggi. Tra i penalizzati c’è anche il romano Simone Corsi, che dopo una brutta imbarcata è lentamente e inesorabilmente scivolato nella classifica, cvhiudendo addirittura 14/o. Il podio della Moto2 di Indianapolis parla spagnolo: oltre al vincintore Marquez infatti, sono saliti sugli altri due gradini anche altri due spagnoli, ovvero Pol Espargarò (FTR) e Esteve Rabat (FTR). Alla fine, il migliore tra i piloti italiani in gara, è stato Mattia Pasini (FTR) che ha chiuso ottavo, mentre Andrea Iannone (Suter), ha chiuso 11/o, penalizzato anch’egli dall’eccessivo consumo degli pneumatici. Bene invece il tedesco Stefan Bradl (Kalex) autore di una grande rimonta: partito dalla 22/a posizione, é riuscito a difendere la leadership in classifica iridata, chiudendo la gara in sesta posizione. A punti anche il pilota di San Marino Alex De Angelis (Motobi-TSR) alle prese con problemi di stabilità della sua moto, che ha chiuso in 15/a posizione.

TEROL VINCE IN 125CCSesto successo stagionale a Indianapolis per lo spagnolo Nico Terol (Aprilia). Il leader della classifica piloti del mondiale ha vinto nella classe 125cc con ben sette secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Sul podio anche il sedicenne spagnolo Maverick Vinales (Aprilia) e il tedesco Sandro Cortese (Aprilia). Il migliore tra gli italiani è stato ancora una volta Simone Grotzkyj Giorgi (Aprilia) che ha chiuso al 10/o posto. A punti anche Luigi Morciano (Aprilia) che ha chiuso la sua gara in 15/a posizione.

Moto2, ad Indianapolis Marquez beffa Corsi per 1 solo millesimo: 3° Iannone. Nella 125cc pole per il leader Terol

Continua a regalare emozioni il mondiale della Moto2. Anche nella sessione di qualifiche del Red Bull Indianapolis Grand Prix, dodicesimo appuntamento stagionale, i piloti in pista hanno ingaggiato una dura battaglia, che ha lasciato aperta sino all’ultimo, la lotta per la pole position. Alla fine a spuntarla é stato ancora una volta il Campione del Mondo in carica della classe 125cc, lo spagnolo Marc Marquez (Team CatalunyaCaixa Repsol), che proprio nell’ultimo giro sull’asfalto del Brickyard, ha tagliato il traguardo stoppando il cronometro sul tempo di 1:44.038, conquistando la sua quinta pole del 2011. Si é invece dovuto accontentare della seconda posizione Simone Corsi (Ioda Racing Project): l’italiano ha dominato per lunghi tratti la sessione delle qualifiche, per poi arrendersi allo spagnolo numero 93 per un solo millesimo: 1:44.039 il suo tempo. Ma quella di domani ad Indianapolis, sarà una prima fila targata Italia: infatti, in terza posizione, partirà il vincitore dell’ultimo appuntamento di Brno, Andrea Iannone (Speed Master) con il tempo di 1:44.158, più lento di soli 120 millesimi del crono dello spagnolo Marquez. Sarà invece l’inglese Bradley Smith ad aprire la seconda fila della griglia di partenza di domani: il pilota del team Tech 3 Racing ha infatti chiuso il turno delle qualifiche con un 1:44.344 (+0.306s), e vedrà partire al suo fianco lo svizzero Thomas Luthi (Interwetten Paddock Moto2) che nonostante la caduta rimediata a metà sessione, ha saputo reagire e concludere con un 1:44.623 (+0.585s). Ultimo della seconda fila, l’altro italiano del team Ioda Racing Project Mattia Pasini, che ha ottenuto un buon 1:44.732, a 694 millesimi da Marquez. Partiranno dalla terza fila lo spagnolo Aleix Espargaró (HP Tuenti Speed Up), con 1:44.785 (+0.747s), lo svizzero Dominque Aegerter (Technomag-CIP), con 1:44.794 (+0.756s), e l’altro spagnolo Esteve Rabat (Blusens-STX), con 1:44.859 (+0.821s). Da registrare diverse cadute durante i 45 minuti della sessione delle qualifiche: oltre al su citato Thomas Luthi, sono finiti a terra Kenny Noyes (Avintia-STX), Mike Di Meglio (Tech 3 Racing), Martin Cardenas (Blusens-STX) e Mika Kallio (Marc VDS Racing Team): per fortuna, nessuno di loro ha riportato conseguenze fisiche.

125cc, TEROL IN POLE POSITION – Sarà il pilota spagnolo Nico Terol a partire dalla pole position nel Gran Premio di Indianapolis, nella classe 125cc: il pilota Aprilia ha ottenuto il miglior tempo in 1.48.199, precedendo sul traguardo il  tedesco Sandro Cortese (Aprilia) e il francese Johann Zarco (Derbi). Partirà invece dalla quinta fila con il 13/o tempo, il migliore degli italiani, Simone Grotzkyj Giorgi (Aprilia).

MotoGp, Stoner centra una super pole ad Indianapolis. Profondo Rossi: cade, poi chiude 14°

Il pilota australiano della Honda, Casey Stoner, ha letteralmente dominato la sessione delle qualifiche del Gp di Indianapolis, dodicesimo appuntamento del Mondiale della MotoGp. Con il cronometro stoppato sul tempo di 1.38.850, l’australiano ha inoltre migliorato i tempi ottenuti nelle sessioni di prove libere, abbassando ulteriolmente il record della pole position e rifilando distacchi importanti a tutti gli altri piloti in lotta per la vittoria. Qualifiche invece ancora molto deludenti per Valentino Rossi, sempre in crisi nera in sella alla sua Ducati, che ha chiuso solo con il 14/o tempo e partirà quindi dalla quinta e penultima fila. Al fianco di Stoner scatteranno invece i due piloti del team Yamaha, l’americano Ben Spies con il secondo tempo (1.39.373) e il campione del mondo in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo, terzo. Seconda fila con il quarto tempo per lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa, mentre é giunto quinto Andrea Dovizioso sull’altra Honda ufficiale. A definire la seconda fila ci pensa l’americano Colin Edwards, fino ad ora protagonista di un ottimo fine settimana: il pilota Monster Yamaha Tech 3, alla tornata numero 21, supera la linea del traguardo con un tempo di 1:40.098 (+1.248s). Solamente settimo tempo e conseguente terza fila per Marco Simoncelli (Honda). Al suo fianco ci sarà l’americano Nicky Hayden (Ducati Team), con un 1:40.244 (+1.394s), e lo spagnolo Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), con un 1:40.333 (+1.483s). In quarta fila partirà l’altro spagnolo Hector Barbera (Mapfre Aspar Team), l’esordiente inglese Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), e il francese Randy De Puniet (Pramac Racing). Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini) partirà 13°, mentre un sempre più deludente Toni Elias (LCR Honda) addirittura 15°. Chiudono la griglia di partenza Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) e Loris Capirossi (Ducati) che ha chiuso queste qualifiche con il 17/o ed ultimo tempo.

CAPITOLO ROSSI – Discorso a parte merita invece Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo è prima scivolato con la moto numero 1 nei primi minuti della sessione delle qualifiche. Ritornato ai box senza conseguenze fisiche, Vale ha cercato di riprendere immediatamente il ritmo in pista montando sulla seconda Ducati a sua disposizione. Ma anche oggi Valentino non è mai riuscito a migliorare i suoi tempi che invece lo hanno portato sempre più in basso nella classifica delle prove ufficiali. Alla fine come detto ha chiuso con il 14/o tempo (1.40.975).

MotoGp, Stoner il più veloce nella prima giornata di libere ad Indianapolis

Casey Stoner è stato il pilota più veloce al termine delle due sessioni di prove libere della MotoGp sul circuito americano di Indianapolis. Il leader attuale del Mondiale, dopo aver montato nei minuti finale della sessione una gomma nuova, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’40″724, precedendo di appena 194 millesimi Ben Spies. Lo statunitense, in sella alla Yamaha Factory Racing, quindi, non é riuscito a restare il più veloce di giornata davanti al pubblico di casa visto il miglior tempo della mattina, ma è sicuramente tra i piloti che potranno contendere la pole position e la vittoria finale all’australiano della Honda. Terzo tempo a 481 millesimi dal compagno di scuderia, per lo spagnolo Dani Pedrosa. Solamente quarto il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo con la sua Yamaha ufficiale con un ritardo di 0″737. La terza Repsol Honda Hrc ufficiale in gara, quella del nostro Andrea Dovizioso, è invece giunta quinta con un gap di otto decimi. A seguire l’italiano, un altro pilota di casa, Colin Edwards con la Yamaha del team Monster Tech 3 a 0″975, che ha chiuso davanti alla San Carlo Gresini Honda di Marco Simoncelli che porta un ritardo di 1″018 da Stoner. A 47 millesimi dal Super Sic, si é classificata la prima delle due Ducati ufficiali, quella dello statunitense Nicky Hayden; mentre Valentino Rossi non è riuscito ad andare oltre l’undicesimo tempo, a 1″681 dalla migliore prestazione di giornata, preceduto anche dalla Suzuki di Alvaro Bautista e dalla Ducati del team Pramac del francese Randy De Puniet. Loris Capirossi ha chiuso con la seconda Pramac Racing al 14° posto a 2″310 da Stoner.

PRIME LIBERE –  L’americano Ben Spies é stato il più veloce nelle prime libere MotoGp del Gp di Indianapolis, dodicesima prova del motomondiale. Il pilota della Yamaha ha girato con il tempo di 1’43″260 lasciandosi alle spalle la Honda dell’australiano Casey Stoner (1’43″552) e la Yamaha Tech 3 del connazionale Colin Edwards (1’43″574). Marco Simoncelli (Honda del team Gresini) ha chiuso invece con il quarto tempo (1’43″582) davanti alle Ducati dello statunitense Nicky Hayden (1’44″236) e di Valentino Rossi (1’44″362). Settima posizione per la Honda di Andrea Dovizioso (1’44″551), che ha preceduto la Ducati dello spagnolo Hector Barbera (1’45″026). La Yamaha di Jorge Lorenzo è solamente nona (1’45″065), seguita dalla Honda di Dani Pedrosa (1’45″192). 15° crono per Loris Capirossi in sella alla Ducati privata del team Pramac.

MotoGp, Valentino Rossi sul Gp del Giappone: “Nessuno ci vuole andare”

La MotoGp torna sul mitico circuito di Indianapolis: nonostante la gara sia di fondamentale importanza in chiave titolo Mondiale, è il dibattito sulla disputa o meno del Gp del Giappone e sui rischi “nucleari” ad essere al centro degli interessi dei protagonisti del Motomondiale. Valentino Rossi, già a Brno aveva chiarito il suo pensiero ed appena giunto negli Usa ha nuovamente ribadito le sue idee: “A parte gli interessi di ciascuno – ha detto – la situazione reale è che nessuno vuole andare. Io confermo quanto ho detto a Brno, ma non ho ancora preso una decisione“. “Anche perche’, quando sara’ – ha aggiunto -, non voglio poi tornare sui miei passi“. Il Dottore ha puntato il dito sulla mancanza di unità dei piloti: “In questo momento, le pressioni che alcuni subiscono sono difficili da controllare. Bisognerebbe essere uniti. Si pensava che il buon senso sarebbe prevalso; invece adesso siamo arrivati al braccio di ferro. Certo che se noi piloti fossimo tutti assieme, di forza ne avremmo molta“, ha dichiarato. Pensieri non dei migliori che fanno il paio con quelli sulla gara di domenica. Rossi infatti, teme che Indianapolis possa subito azzerare i piccoli progressi compiuti da lui e dalla Ducati a Brno: “Non mi piace tanto questa pista – ha commentato Rossi – e’ vero che e’ stata riasfaltata, intervenendo cosi’ sul problema principale, ma il tracciato non e’ eccezionale: ne esistono di piu’ belli”.

Nicky Hayden correrà per la prima volta la Ducati Gp11.1 nel Gp in programma a Indianapolis. ”Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunita’ di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene. Andiamo a Indy e vedremo come si trovera’ la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono piu’ buche anche se penso che ci vorra’ un po’, venerdi’ mattina, per pulire e gommare l’asfalto”, ha dichiarato lo statunitense, compagno di squadra alla Ducati di Valentino Rossi. ”Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi e’ sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei li’, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana”, ha poi concluso.

MotoGp, Barberà in grande forma verso Indianapolis

La scuderia Mapfre Aspar motorizzata Ducati vanta nel suo team il pilota spagnolo Héctor Barberà, attualmente undicesimo nella classifica piloti del campionato, si é dimostrato uno dei piloti migliori sotto il punto di vista della forma, nelle ultime quattro gare disputate. Lo spagnolo ha terminato l’ultima gara di Brno in decima posizione, dimostrando un ritmo di gara crescente e l’evoluzione della sua Ducati, che ha ottenuto un incremento notevoli di prestazioni a partire dalla gara del Mugello, confermato dal nono posto ottenuto a Laguna Seca, dopo un week end molto positivo. “La settimana di riposo è stata importante per me per staccare la spina e trascorrere del tempo con la mia gente, ma anche per continuare ad allenarmi duramente“, ha dichiarato Barberà. “La seconda parte della stagione di solito tende a essere la parte più difficile e io voglio essere in forma in modo da dare il cento per cento fino alla fine del campionato“.

SECONDA GARA AMERICANA – Lo spagnolo é su di giri e desideroso di fare bene sulla storica pista di Indianapolis. “Mi sento molto motivato per il prossimo Gran Premio a Indy“, ha proseguito il pilota della Aspar. “Ci sono particolari tecnici che hanno funzionato bene, ultimamente stiamo lavorando sodo e se abbiamo avuto un piccolo contrattempo a Brno, abbiamo comunque lottato con i concorrenti e sono sicuro che se andiamo avanti così, continueremo a progredire“. Dunque, si può e si deve ancora migliorare. “Un risultato come il nono posto, che fino a poco tempo fa era considerato un buon risultato, sembrerà come qualcosa di normale. Dobbiamo essere ambiziosi e credo che possiamo lottare per una posizione migliore in ogni gara. Siamo negli Usa dopo poche settimane da Laguna Seca: la prima visita dell’anno negli Stati Uniti è stata positiva, quindi spero che la seconda vada almeno altrettanto bene“, ha concluso Barberà.

MotoGp, Dovizioso carico in vista di Indianapolis: “Vogliamo migliorare ancora”

Andrea Dovizioso sta vivendo la sua migliore stagione da quando ha debuttato in MotoGP (nel 2008 in Qatar con una Honda del team privato JiR Team Scot dove colse un sorprendere 4° posto lasciandosi alle spalle anche il super Rossi dei tempi della Yamaha) e non ha alcuna intenzione di invertire il trend positivo sin qui registrato. Il pilota della Honda Repsol ufficiale arriva all’appuntamento di Indianapolis con grande fiducia, visto che lo stesso ha sempre amato correre sui circuiti americani e soprattutto per aver conquistato il suo quinto podio quest’anno nell’appuntamento di Brno. “Arriviamo a Indy dopo un podio a Brno e spero che potremo continuare su questa strada. La pista di Indianapolis è un luogo tipicamente americano, con ottimi servizi e tribune enormi, la pista non è particolarmente interessante ma tutto sommato è un evento molto bello e ci tengo a fare bene“.

QUINTO POSTO NEL 2010 – I miglioramenti del romagnolo sia nella guida che conseguantemente nelle prestazioni, sino ad ora non hanno però portato alla tanto agognata prima vittoria stagionale. “Quest’anno il tracciato è stato riasfaltato in alcune parti per così sicuro che sarà molto più divertente da guidare come in passato era molto irregolare e ci sono stati diversi tipi di asfalti“. Ora l’obiettivo é quello di migliorare il quinto posto ottenuto nel 2008 e nel 2010 e il quarto nel 2008. “L’anno scorso nella pratica e sessioni di qualifica siamo stati veloci, ma abbiamo faticato in gara, finendo quinto. Sono fiducioso che potremo essere competitivi anche quest’anno, siamo molto motivati ​​e concentrati“, ha concluso il pilota di Forlì. Attualmente, nella classifica piloti del Mondiale, Andrea Dovizioso occupa la terza posizione a quota 163 punti, dietro il campione del mondo in carica della Yamaha Jorge Lorenzo secondo a quota 186, preceduto dal leader attuale del motomondiale, il compagno di squadra della Honda HRC, l’asutraliano Casey Stoner, primo con 218 punti.

MotoGp, la “nuova idea” di Nakamoto: “Spostiamo la gara a Suzuka”…

Il Gran Premio del Giappone continua ad essere al centro delle polemiche e la sua disputa è sempre più a rischio, visti anche i tanti timori, del tutto legittimi del resto, espressi dai piloti negli ultimi tempi, che non vogliono prendervi parte a causa del rischio radioattività, visto che Motegi dista appena 130 km dalla centrale nucleare di Fukushima, colpita dal devastante terremoto e tsunami che ha colpito il Giappone nello scorso mese di marzo. Proprietaria del circuito, é la casa giapponese della Honda, che non vuole per nulla al mondo perdere gli introiti derivanti dall’appuntamento del motomondiale. La nuova idea, che però come riportammo giorni addietro é già stata bocciata da alcuni addetti ai lavori, é quella di spostare l’evento da Motegi a Suzuka: è questo il pensiero del team principal della Honda HRC, Shuhei Nakamoto. La gara, già posticipata dal 24 aprile al 2 ottobre, secondo Nakamoto potrebbe essere salvata in questo modo, visto che il circuito di Suzuka, ha ospitato le gare giapponesi dal 1987 al 2003 e che dista più di 650 km dalla zona incriminata. “Io dico che potremmo spostare la gara di quest’anno a Suzuka e poi tornare a Motegi partire dal prossimo anno“, ha affermato Nakamoto in un’intervista rilasciata al settimanale Motosprint. “Inoltre, mi piace Suzuka: il circuito è più bello e più tecnico, ma la federazione internazionale ha tolto l’omologazione della pista di Suzuka, quindi ci sarebbe bisogno di una qualche dispensa, e dovrebbe essere fatta in fretta“.

PISTA DATATA MA EFFICACE – Come tutti sanno, Suzuka è un circuito molto bello e veloce, ed ospita le gare ufficiali della Formula Uno, ma da tanti anni non ospita le corse del Motomondiale. L’organo di governo del motociclismo, la FIM, privò dell’omologazione il tracciato di Suzuka dopo la morte di Daijiro Kato, che gareggiava con la Honda del team Gresini, durante la gara del 2003. “Tre anni fa la pista di Suzuka ha subito importanti ristrutturazioni al circuito, dai parcheggi alle vie di fuga e di servizio intorno alla pista“, ha continuato Nakamoto. “Il paddock è rimasto un po’ datato, ma solo per una volta non darebbe fastidio a nessuno. E la Otto Ore di Suzuka, che si tiene regolarmente, dimostra che anche le moto possono correre su quella pista“. Lo stesso Nakamoto non ritiene che il precedente della morte di Kato, avvenuta alla chicane prima del traguardo, possa fungere da cattivo presagio. “La chicane, che non è neppure più utilizzata dalla gara di Formula Uno, è stata modificata in tutta la sua area esterna“, ha concluso.

 

MotoGp, Stoner punta alla vittoria sull’ostico tracciato di Indianapolis

L’australiano Casey Stoner, pilota della Honda e leader della classifica piloti del mondiale 2011 della MotoGp, punterà nuovamente a conquistare la pole position ed a chiudere la gara sul gradino più alto del podio davanti ai diretti inseguitori, anche all’Indianapolis Grand Prix, dodicesima prova del campionato di MotoGP che si disputa domenica. Il pilota della Honda, nell’ultimo impegno stagionale in Repubblica Ceca sul tracciato di Brno, ha fatto registrare un passo avanti importante nella lotta per il titolo piloti, conquistando una vittoria importante che lo ha portato a 32 punti di vantaggio in cima alla classifica davanti a Jorge Lorenzo. Sullo storico tracciato di Indy però, Casey non è mai andato troppo forte, arrivando quarto nel 2008, non partecipando alla gara 2009 e finendo fuori pista lo scorso anno. Ora l’australiano della Honda, ha la possibilità di ribaltare il trend negativo sul tracciato americano. “Nelle stagioni passate la pista a Indianapolis è stata estremamente sconnessa e anche un po’ pericolosa, quindi non vedo l’ora di andare lì e testare la nuova superficie riasfaltata di recente. Sarà anche bello guidare la Honda e ottenere un buon set-up“.

OBIETTIVO SECONDA VITTORIA NEGLI USA DOPO LAGUNA SECA – Dopo la splendida vittoria ottenuta a Laguna Seca (il sorpasso a Lorenzo é entrato di diritto nella storia recente dei più emozionanti momenti della MotoGp, n.d.r.), Stoner vuole ripetersi sulla pista dell’Indiana. “Vorrei fare bene qui, lo scorso anno c’è voluto moltissimo impegno per ottenere la messa a punto della Ducati, si tratta di un circuito particolare. Ho guidato su questo circuito solo nel 2008 e nel 2010 e siamo stati abbastanza competitivi l’anno scorso, ma poi ho perso l’anteriore in gara. Quindi voglio arrivare alla fine e fare bene, provando subito il grip sulla nuova superficie e metterci al lavoro sul set up sulla mia RC212V“, ha concluso l’australiano nell’incontro con la stampa.

MotoGp, Simoncelli ritrova il sorriso dopo il podio di Brno

Dopo la conquista sul circuito ceco di Brno del primo podio stagionale a lungo inseguito, il pilota del Team San Carlo Honda Gresini, Marco Simoncelli, arriva all’appuntamento sul mitico circuito americano dell’Indiana alquanto motivato. Il risultato positivo di Brno conferma quanto di buono fatto vedere sin dal primo Gran Premio della stagione ma che, per grossolani errori o semplice sfortuna, non avevano mai consegnato al Super Sic i gradini del podio. D’ora in avanti si spera che per Simoncelli diventi tutto più semplice, visto e considerato che l’ossessione di dover fare risultato per forza, é venuta a mancare. Sullo storico circuito americano che proprio quest’anno festeggia il centenario della leggendaria “Indy 500“, Marco Simoncelli vuole essere tra i piloti protagonisti. Lo scorso anno, a Indianapolis, il debutto nella classe regina fu positivo, mentre in 250 conquistò addirittura la pole position nel 2008 prima dell’annullamento della gara a causa dell’uragano IKE, infine nel 2009 vinse davanti al suo attuale compagno di squadra Hiroshi Aoyama. “A Brno mi sono liberato di un peso: sono salito sul podio per la prima volta nella MotoGP e per la trentesima volta nel motomondiale – ha spiegato Simoncelli -. E’ stata una grande soddisfazione dopo averlo inseguito fin dalla prima gara dell’anno e non averlo mai realizzato per vari motivi. Ci voleva e sono contento per me, per il Team, per la Honda e per tutte le persone che hanno creduto in me“. Anche il Sic, sentendosi più leggero, spera in una seconda parte di stagione decisamente migliore sotto il profilo dei risultati. “Questa sorta di incubo non c’è più e forse sarà tutto più facile in questa seconda parte della stagione – ha proseguito Simoncelli – Sono carico, determinato e vado in America con lo spirito giusto e tanta voglia di continuare su questa strada. Indianapolis è una pista che fondamentalmente mi piace anche se faccio leggermente più fatica rispetto ai piloti più “leggeri” perché c’è una curva da prima all’ingresso del lunghissimo rettilineo che tecnicamente mi mette in difficoltà. Vedremo se riusciremo a risolvere questo problema ed a non soffrire troppo. Ad Indianapolis ho anche vinto in 250 nel 2009 ed ho fatto la pole nel 2008 quando hanno annullato la gara per l’uragano. Io e il mio Team siamo motivati e quindi spero di continuare su questa strada“. Intanto però, anche in casa Honda si guarda al mercato e soprattutto al futuro. E’ infatti molto vicino il tempo in cui ci si siederà attorno ad un tavolo per parlare dei rinnovi contrattuali, momento in cui ognuno dovrà fare le sua valutazioni. Il Team Gresini, registra al momento qualche difficoltà, perché Simoncelli è oramai diventato un pilota di categoria superiore e ha bisogno di un congruo trattamento sia per quanto riguarda l’equipaggiamento, sia per quanto riguarda lo stipendio. La Honda a breve farà un’offerta “ufficiale” , ma con qualche cambiamento soprattutto per quanto concerne la parte tecnica. Proprio ad Indianapolis riprenderanno le trattative.

MotoGp, Nakamoto avvisa i piloti Honda in vista di Motegi: “Chi ha un contratto lo deve rispettare”

Continuano a tenere banco nel mondo della MotoGp, le vicende legate alla disputa del Gran Premio del Giappone. Come ampiamente previsto e preannunciato, la casa giapponese della Honda (proprietaria del circuito di Motegi, n.d.r.), ha ribadito una volta di più che si aspetta che tutti i suoi piloti, tra cui ovviaamente il leader attuale del campionato, l’australiano Casey Stoner, partecipino al Gp del Giappone della MotoGP previsto per il 2 ottobre prossimo. Anche se Casey Stoner ora sembra più possibilista sull’andare a correre sul circuito del Twin Ring Motegi, l’australiano nutre ancora delle forti perplessità in merito, a causa del timore di radiazioni proveniente dall’impianto nucleare di Fukushima, gravemente danneggiato durante il terremoto devastante e il conseguente tsunami che ha colpito il Giappone nel mese di marzo. Motegi dista infatti appena 130 km da Fukushima e dall’area inquinata in modo irreparabile dalle radiazioni. Ma il responsabile della HRC, Shuhei Nakamoto, da questo orecchio pare proprio non sentirci e si aspetta che tutti i piloti che sono legati da un contratto con la Honda, mantengano fede ai propri impegni. Oltre al leader del mondiale Stoner quindi, anche i suoi compagni di scuderia lo spagnolo Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, così come il pilota della Honda del team Gresini Marco Simoncelli, che è sotto contratto diretto della scuderia giapponese.
Queste le parole di Nakamoto che ha rilasciato una breve intervista al sito Motorciclenews: “Credo che tutti i piloti Honda, che hanno un contratto con noi, verranno a Motegi“. Il nipponico ha però escluso che la HRC abbia deciso quale azione intraprendere qualora un pilota dovesse rifiutarsi di onorare il suo contratto: “Ho spiegato i nostri piloti qual è la sanzione prevista sulla base del contratto. Vi sono sanzioni diverse, ma non so quale sarebbe la penalità giusta. Uno scenario possibile sarebbe quello di annullare il contratto ma la Honda non ha deciso ancora alcuna azione“, ha infine concluso il team boss della casa giapponese.

MotoGp, Dovizioso si gode una stagione da protagonista: “Vorrei vincere una gara”

Difficilmente all’inizio della stagione 2011 della MotoGp, qualcuno avrebbe scommesso che Andrea Dovizioso a metà campionato sarebbe stato il pilota italiano più di successo, al terzo posto nella classifica Mondiale piloti grazie ad una presenza costante sui podi con la sua Honda. Lo stesso Dovi infatti, spiega come i suoi successi siano il frutto di un grande lavoro e di moltissimi sacrifici. “A Brno il passo era buono, ho cercato di prendere Stoner, ho controllato Lorenzo, ho controllato, Simoncelli: non posso lamentarmi della gara, è stata bella“, ha dichiarato il forlivese. “Ho ancora uno step da fare per raggiungere Casey, ottenere una vittoria, ma è difficile, vista la concorrenza“. Mentre il campionato é in attesa di riprendere il proprio cammino, tiene sempre banco il mercato piloti. Il pilota italiano è molto vicino a trovare un accordo con la scuderia giapponese per poter correre con i colori della Honda anche il prossimo anno, probabilmente spostandosi nel team satellite LCR. “Ogni volta che entro in pista e hai a che fare solo guardandoti in casa ti trovi davanti a piloti come Casey e Dani Pedrosa è difficile anche solo a livello di motivazione“, ha spiegato Dovizioso. “La motivazione è sempre quella di batterli ma se poi costantemente prendi tot decimi, si viene punti nell’autostima. Però bisogna reagire e cercare di fare bene la gara successiva“, ha infine concluso il romagnolo. Sino ad ora, nel Mondiale 2011 ancora in corso, ha ottenuto quattro secondi posti (Francia, Gran Bretagna, Italia e Repubblica Ceca) e un terzo posto in Olanda, che gli hanno fruttato 163 punti, grazie ai quali occupa un’ottima terza posizione nella classifica del mondiale piloti. Il prossimo appuntamento in calendario é sullo storico circuito americano di Indianapolis, dove il Dovi ha sempre ottenuto risultati più che discreti: quinto nel 2008 e nel 2010, quarto nel 2009 sempre nella MotoGp, visto che 125cc e Moto2 non corrono in America.

MotoGp, la Ducati continua lo sviluppo della Gp 11.1: nel 2012 si torna al telaio di alluminio?

Prosegue senza sosta il lavoro di sviluppo della Ducati sulla Desmosedici GP11.1, in vista della stagione 2012. Un momento importante é stato vissuto nei test in Repubblica Ceca a Brno, con i test dei piloti di Valentino Rossi e Nicky Hayden. Ma non c’è soltanto il lavoro ai box o sulle varie piste: la scuderia bolognese sta infatti lavorando anche in fabbrica, dove i tecnici stanno compiendo ulteriori sforzi per migliorare la versione della sua moto. Filippo Preziosi, direttore generale della Ducati e la vera mente creativa dietro la macchina, ha spiegato alla stampa l’evoluzione della nuova moto. “I cambiamenti che abbiamo fatto durante il fine settimana a Brno sono stati finalizzati a rendere più veloce una moto per la gara, e ora stiamo lavorando per il medio e lungo termine al fine di definire l’obiettivo per i progettisti per la moto di nuova generazione“, ha dichiarato Preziosi. “Per questo abbiamo bisogno di grandi modifiche nel set-up per valutare il comportamento in ogni condizione, avremo necessità di modifiche importanti a livello di messa a punto“. Preziosi ha spiegato ancora: “Sono contento che anche Nicky stia confermando le idee di Valentino. Sappiamo che l’introduzione di una nuova moto durante il Campionato di solito produce una performance peggiore a breve termine per un paio di gare, e si deve accettare che perché è normale. Ma se si ha un piccolo vantaggio devi usarlo, ed è fondamentale per lo sviluppo della moto 2012“.

DUCATI GIRERA’ CON TELAIO IN ALLUMINIO? – Tra le varie ipotesi che si rincorrono sul futuro, c’è anche chi ipotizza che la Ducati possa tornare ad un telaio in alluminio nel 2012. “Per me non si tratta di un punto fondamentale avere un telaio in alluminio, è invece critico cercare più maneggevolezza“, ha chiosato Preziosi. “Ci stiamo lavorando e presto proveremo nuove soluzioni e decideremo quelle che i piloti preferiscono. Abbiamo fatto un piccolo passo nella giusta direzione che darà più feeling a Valentino”, ha concluso. “Sappiamo che è un vincente quindi dobbiamo metterlo nelle condizioni di utilizzare tutto il suo potenziale“.

Moto2, Iannone e Marquez giovani fenomeni pronti al salto in MotoGp

Nell’ultima tappa del motomondiale della Moto2 sul circuito di Brno nel Gran Premio della Repubblica Ceca, hanno duellato dal primo all’ultimo giro. Ed insieme ai piloti Stefan Bradl e Alex De Angelis, hanno regalato al pubblico presente una delle più belle gare della giovane categoria di mezzo del motomondiale, nata lo scorso anno. Andrea Iannone e Marc Marquez hanno dimostrato una volta di più, di essere due talenti dal grande futuro. L’italiano è finalmente tornato a vincere una gara, dopo un lungo digiuno dovuto anche e soprattutto a problemi di messa a punto della sua moto. Trovato il bandolo della matassa con le tarature standard, il nostro Andrea ha ricominciato ad essere altamente competitivo: alla fine della stagione, resterà però il rimpianto di avere perso tante occasioni. Il giovane spagnolo Marc Marquez, campione in carica della classe 125cc, sconfitto da Iannone a Brno per un solo decimo, ha cominciato anch’egli la stagione “conquistando” tre zeri nelle prime tre tappe del motomondiale: ma nelle sei gare successive, ha portato a casa ben quattro vittorie e due secondi posti. E per questi due giovani fenomeni pare che le porte della MotoGP si stiano già schiudendo. Per Iannone è infatti pronta la Ducati del Team Pramac (dove ha però fallito proprio quell’Elias campione in carica della Moto29 già sondata con buoni risultati nel test del Mugello il lunedi successivo al Gran Premio. Le trattative per il grande salto sono a buon punto, ma per il momento non c’è fretta di mettero nero su bianco. Per Marquez invece, al suo primo anno in Moto2, si tratterebbe di un doppio salto in appena due anni, con la Repsol Honda, che pur avendo già in squadra piloti del calibro di  Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, spinge per vederlo subito all’opera e al confronto con i grandi della MotoGp.